Cronologia IX
Gli anni di introduzione della Riforma e
dei primi tentativi di interconnessione fra emittenti locali (1976-1979)
A partire dalla metà degli anni Settanta si
produce un nuovo fenomeno con la nascita della telematica quando i computer informatici
incominciano ad intersecarsi con i telefoni e le reti di telecomunicazione.
Messi in rete i computer cominciano a condividere risorse informative a
distanza. Siamo agli albori della rivoluzione informatica che esploderà nel
decennio successivo con l’introduzione dei personal computer e negli anni
Novanta con lo sviluppo di Internet all’origine della futura convergenza
crossmediale con la radiodiffusione circolare
Contemporaneamente nel 1976, un po’ in
tutta Italia nascono televisioni via etere, concepite dai “ripetitoristi”,
piccoli imprenditori che si erano specializzati nella gestione di impianti per
ritrasmettere le televisioni straniere. La televisione via cavo, di fronte alla
semplicità dell’etere, viene abbandonata.
Come osserva Menduni “Poiché il
carattere locale delle tv private appariva sempre come un vincolo, con il
limite di poter trasmettere di appena 15 chilometri , i
privati misero a punto varie strategie per arginare l’ostacolo. Le tendenze
sono tre: 1) coordinare la presenza televisiva in varie città; 2) gli editori
della carta stampata costruiscono sinergie coni loro giornali. Rusconi nel giro
di un anno apre 5 emittenti (1976), mentre Mondadori si mette a produrre
documentari e programmi culturali. 3) Rizzoli tenta di riproporre una tv
estera, Tivumalta, ritrasmettendo in Italia i programmi. Per ragioni oscure le
trasmissioni non partiranno mai. Rizzoli inizia la sua carriera come editore,
comprando nel 1974 il Corriere della Sera e tante altre testate in Italia”.
La riforma della RAI nel 1975 sancisce
il pluralismo dell'emittenza radio-televisiva, mettendo fine per la prima volta
al tradizionale centralismo dell'azienda e apre la strada ad un doveroso
rinnovamento. Il 15 marzo iniziano le edizioni dei nuovi telegiornali voluti dalla
Riforma. Per la prima volta TG1 e TG2 hanno fisionomie diverse e si inaugura un
regime di concorrenza interna che coinvolge anche le reti. “Gli accordi della
Camilluccia pongono le basi per la lottizzazione istituzionalizzata della Rai.
I partiti si spartiscono sia le reti, sia gli incarichi aziendali affidandoli
prevalentemente a simpatizzanti (giornalisti, funzionari, programmisti, ecc)
delle loro correnti politiche.
Come è facile immaginare, con questa
riforma, se da una parte i politici si volevano rendere sempre più responsabili
della politica del personale nelle posizioni che venivano loro attribuite,
dall’altra, per alcuni, per poter fare carriera, era necessario appartenere a
qualche corrente politica. Nella spartizione politica delle reti Rai, più
esattamente, alla Dc vanno, oltre alla prima rete televisiva, anche la seconda
rete radiofonica comprese le rispettive testate; ai socialisti la seconda rete
televisiva (con la testata inizialmente assegnata ai repubblicani) e la terza
rete radiofonica (con la testata attribuita ai socialdemocratici); ai
socialdemocratici la prima rete radiofonica (con la testata assegnata ai
socialisti). Il PCI, trasformando la lottizzazione in “giusto riconoscimento
dei nuovi equilibri” sollecita la nomina di Mario Motta a Vice Direttore
Generale e di Marcello Severati a Direttore della Sede di Roma. I dirigenti
comunisti più in vista, Mirto Trevisanello e Angelo Guglielmi, anziché optare
per la rete della sinistra guidata dal socialista Massimo Fichera , optano
per la prima rete di Mimmo Scarano
Il 28 luglio 1976 a due anni dalla prime
due sentenze, viene depositata una terza sentenza della Corte Costituzionale
che consente in base agli articoli 3 (principio di uguaglianza) e 21(libertà di
manifestazione del pensiero) della Costituzione, le trasmissioni radiofoniche e
televisive terrestri “di portata non eccedente l’ambito locale”. L’Alta Corte
osserva che sussiste “la disponibilità sufficiente a consentire la libertà di
iniziativa privata senza pericoli di monopoli o oligopoli privati, dato anche
il costo non rilevante degli impianti”. La Sentenza n. 202 della
Corte Costituzionale apre il periodo della cosiddetta fase di aregulation. La Sentenza
invitava il legislatore a mettere mano a una nuova legge di sistema in grado di
regolamentare il nascente sistema misto. Con la libertà d'antenna, emergono in
pochi anni centinaia di stazioni radiofoniche e il modo di ascoltare e fare
radio ancora una volta si modifica. Sempre maggiore importanza assume la
determinazione dei palinsesti per la riqualificazione e la conquista del
pubblico.
Nell’agosto
settembre 1976 un ampio dibattito si produce nell’opinione pubblica. I maggiori
quotidiani nazionali prendono posizione sulla questione televisiva. Il Corriere della Sera si schiera a
favore di un sistema misto come nel Regno Unito, con reti sia pubbliche sia
private. La Repubblica propone
“di suddividere il territorio nazionale in una serie di aree o gruppi di
regioni, appaltando le relative reti a società concessionarie formate dai
giornali e dagli enti locali” in modo che le redazioni giornalistiche abbiano
diritto di prelazione sulle emittenti locali.
Seguendo l’esempio italiano la Spagna
chiede subito di voltare pagina. Nel gennaio 1976 cessa l’obbligo della
diffusione nelle sale cinematografiche dei cinegiornali ufficiali No-Do.
Parallelamente vengono presentate le prime richieste di dar vita a televisioni
commerciali. La prima richiesta datata è quella presentata dal quotidiano
Informaciones associato a Prensa Española, aziende di cui facevano parte
azionisti appartenenti alle quattro maggiori banche del paese. Seguiranno
richieste da parte di: Sociedad Española de Radiodifusión, Editorial Católica,
La Vanguardia, Televisión Catalana, Antena 3 Il 28 gennaio 1976 alle Cortes Arias
Navarro presenta il programma del nuovo governo facendo riferimento allo
spirito di febbraio del 1974.
In realtà il governo appare subito
paralizzato da una frammentazione interna dell’élite franchista mentre
l’opposizione scende in piazza: il 1 febbraio 1976 a Barcellona migliaia
di dimostranti convocati dalla Assemblea
de Catalunya chiedono libertà, amnistia per l’opposizione
antifranchista e statuto di autonomia per la Catalogna. Meno di
due mesi dopo, il 29 marzo 1976 i due
principali raggruppamenti dell’opposizione, la Junta democratica (guidata dai
comunisti di Santiago Carillo e dalle Comision Obreras di Camacho, con la
presenza del Partido socialista Popular di Terno Galvan, del Partido del
Trabajo de Espana (PTE) e dei Carlisti) e la Plataforma de Convergencia
democratica formata da PSOE, Partito Nazionale Basco, e sinistra
democratico-cristiana, si fondono dando vita alla Coordinacion Democratica che
chiede amnistia, libertà sindacale e l’avvio di un processo costituente.
Inizia ben preso la Transizione verso la democrazia. Il 25
maggio 1976 le Cortes approvano la Ley de Reunion y Manifestacion sul diritto
di riunione e di manifestazione. Contemporaneamente Adolfo Suárez dà vita alla
piattaforma denominata Union de Centro Democrática (ucd) formata da 15 partiti
di ispirazione democristiana (fra i
quali spiccano Louis Lavilla, Marcelino Oreja e soprattutto, alla guida della
Federacion de la
Democrazia Cristiana la figura di Joaquín Ruiz-Giménez,
fondatore dei Cuadernos para el
Diálogo), liberali (Garrigues Wallker)
socialdemocratici (Francisco Fernandez Ordoñez) e riformisti provenienti dalle
file del regime franchista (come Martin Villa e Fernando Abril Martorell). Nel
frattempo un trattato firmato dal
governo post franchista con gli Stati Uniti in materia di difesa disegna di
fatto un inserimento della Spagna nella NATO.
Il segnale decisivo si produce il 30
giugno 1976 quando, sotto la spinta del suo Presidente, Torquato
Fernández-Miranda, ex consigliere di
Juan Carlos, Le Cortes approvano la riforma del codice penale per rendere
legittima l’attività dei partiti politici. L’indomani 1 luglio 1976 Carlo Arias
Navarro rassegnerà le dimissioni e si insedierà il primo governo di transizione
presieduto dall’ex Direttore della radiodiffusione Adolfo Suarez. Il 6 luglio
1976 Suárez presenta in televisione il proprio programma politico basato su due
punti: elaborazione di un Ley para la Reforma Politica
che apra un processo costituente di un sistema di democrazia liberale e la
convocazione di libere elezioni entro il 30 giugno 1977.
Il 18 novembre 1976 le Cortes approvano
Ley para la
Reforma Politica. La legge introduce il principio della
sovranità popolare, attribuisce potere legislativo alle Cortes, introduce il
suffragio universale, fissa a 4 anni la durata del mandato parlamentare,
stabilisce che la riforma della Costituzione spettava al Re e al Congresso e
che doveva essere sottoposta a referendum, attribuendo in ultima parola al Re
la facoltà di sottoporre al popolo mediante referendum una scelta politica di
interesse generale.
Nel mese di dicembre due fatti
consolidano il nuovo corso democratico impresso da Suarez: da un lato, dopo un
lunghissimo esilio dal 5 all’8 dicembre 1976, il PSOE, sebbene sia ancora
illegale, può celebrare a Madrid il proprio XXVII congresso in presenza dei
leader dell’Internazionale Socialista. Dall’altro i cittadini spagnoli, dopo
mezzo secolo, tornano a cimentarsi con le urne. Il 15 dicembre 1976 il
referendum sulla riforma politica viene approvato dal 94% dei votanti. Diventa ufficiale il ritorno della Spagna alla democrazia.
1976
1976
Steve Jobs fonda in uno scantinato Apple
1976
Esce Porci
con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti romanzo scritto a quattro mani da Marco Lombardo Radice eLidia Ravera, sotto gli
pseudonimi di Rocco e Antonia.
1976
Esce Il busto di gesso, romanzo di Gaetano
Tumiati, è la storia, largamente autobiografica, di un uomo che nella sua vita
è stato via via sostenuto da tre "busti di gesso". Dapprima, durante
l'infanzia, la famiglia solida e patriarcale, come ancora se ne potevano
trovare nella borghesia ferrarese alla fine degli anni venti.
Poi, giovanissimo, si avvicinerà al fascismo vivendone appieno, con
ingenuo entusiasmo, tutte le vicende storiche più importanti. Con la partenza
come volontario per la guerra sul fronte libico ed al successivo ritorno dal
campo di prigionia americano dove era stato rinchiuso e con la morte del
fratello partigiano troverà il suo antifascismo nella causa del socialismo inteso
totalitariamente. Una volta rotto anche il terzo busto di gesso dovrà imparare
a muoversi nel mondo senza più certezze, sicurezze e verità assolute.
1976
Esce La stanza del vescovo, romanzo
di Piero Chiara ambientato sul Lago Maggiore. narra la vicenda
di Mario Temistocle Orimbelli, che dopo essere stato lontano dall'Italia per 10
anni, prima e durante la seconda guerra mondiale, una volta tornato a casa
cerca di sopperire alla monotonia matrimoniale con avventure boccaccesche. La
storia, ambientata dopo una prima parte da commedia, diventa gialla, drammatica
e infine tragica.
1976
Vincenzo Cerami pubblica Un borghese
piccolo piccolo. Il romanzo racconta la vicenda di un impiegato di un
ministero, molto vicino ad andare in pensione, di nome Giovanni Vivaldi, il quale
ha una moglie di nome Amalia ed un figlio che ha il diploma di ragioniere di
nome Mario.
1976
Inizia lo sbarco di Rupert Murdoch negli Stati Uniti con l’acquisto del New York Post
5
gennaio 1976 - Si svolge a Milano un convegno dell'ANTI. L’obiettivo, fallito,
è quello di mettere d'accordo sullo Statuto le radio private.
6
gennaio 1976 Sandokan, liberamente
tratto dal romanzo di Emilio Salgari, è uno sceneggiato in sei episodi con
Kabir Bedi e Carole André, regia di Sergio Sollima. Sarà seguito mediamente da
27 milioni e 300 mila spettatori
12
gennaio 1976: Il deputato DC Marcello Simonacci presenta un disegno di legge il
cui scopo è modificare e integrare la legge 14 aprile 1975 (la riforma Rai ).
Nell'art.4 si legge che "l'istallazione e l'esercizio degli impianti di
diffusione, sia etere che via cavo, sonora e/o televisiva di programmi, sono
ammessi relativamente a territori limitati al comune, alla provincia o, al
massimo, alla regione"
12
gennaio 1976 Primo programma trasmesso in lingua basca.
13
gennaio 1976 Prima puntata di un giallo poliziesco diverso,"Dov'e
Anna". E' centrato sul rapporto tra i personaggi che cercano la protagonista. La
sceneggiatura delle 7 puntate è di Diana Crispo e Biagio Proietti. M. Rigillo,
S. Gabel e T. Ricci sono i protagonisti, diretti da Piero Schivazappa.
14
gennaio 1976 Eugenio Scalfari lancia il nuovo quotidiano di centrosinistra La Repubblica grazie ad
una joint venture fra il Gruppo Mondadori e il
Gruppo Espresso Debenedetti
15 gennaio 1976 Deposito della Sentenza della Corte
Costituzionale che dichiara “manifestamente infondata la questione di
costituzionalità delle norme che legittimano il monopolio radiotelevisivo in
quanto dichiarate incostituzionali dalla sentenza della Corte Costituzionale n.
225 del luglio 1974” .
30
gennaio 1976 Costituzione delle nuove «strutture centrali» della RAI, a seguita
della riforma. Al posto del Canale Nazionale e del Secondo Canale e dei tre Programmi
radiofonici, nascono le nuove Reti e Testate, unitamente al Dipartimento
scolastico-educativo e ai Supporti:
·
alla ideazione e
realizzazione dei programmi televisivi sono preposte 2 Reti (Raiuno e Raidue)
mentre 2 Telegiornali (TG1 e TG2) assicurano l'informazione;
·
alla ideazione e
realizzazione dei programmi radiofonici risultano preposti 3 Reti (Radiouno,
Radiodue, Radiotre) e 3 Giornali Radio
(GR1, GR2, GR3).
·
A questi si
affiancano le strutture radiotelevisive del Dipartimento trasmissioni scolastiche
ed educative per adulti, della Direzione tribune e accesso, della Direzione
servizi giornalistici e programmi per l'estero.
Le
reti sono a loro volta articolate in strutture di programmazione che “mediante
una distribuzione di competenze, di presenza nelle diverse fasce orarie e nei
giorni della settimana nonché di fattori della produzione, coprono la gamma delle trasmissioni culturali e di
intrattenimento”. Le testate curano le trasmissioni a carattere giornalistico. L'autonoma
attività di trasmissione di Reti e Testate sarà avviata in primavera.
La
cosiddetta lottizzazione di reti e testate si realizza nel rispetto del
pluralismo:
a)
Alla ideazione e realizzazione dei programmi televisivi sono preposte 2 Reti:
·
Rete 1 affidata
al democristiano Mimmo Scarano
·
Rete 2 affidata
al socialista Massimo Fichera.
b)
Assicurano l'informazione televisiva due Telegiornali distinti:
·
il TG1 diretto
dal democristiano “anomalo” Emilio Rossi con vice direttore Emanuele Milano
·
il TG2 diretto con
il sostegno della sinistra socialista e dei comunisti da Andrea Barbato in
seguito al mancato accordo con i socialisti sulla nomina del repubblicano
Sergio Telmon (o di Piero Angela o, ancora di Giovannino Russo) con Giuseppe
Fiori vicedirettore
·
c) Alla ideazione
e realizzazione dei programmi radiofonici risultano preposti 3 Reti: Radiouno
assegnata al socialdemocratico Luigi Baldari,
·
Radiodue,
assegnata al democristiano Vittorio Citterich (poi sostituito da Corrado
Guerzoni) Radiotre affida al socialista Enzo Forcella
d)
Assicurano l’informazione radiofonica 3 Giornali Radio:
·
il GR1 diretto
dal socialista Sergio Zavoli,
·
il GR2 diretto
dal democristiano Gustavo Selva
·
il GR3 diretto
dal socialdemocratico Mario Pinzauti.
La radio abbandona il modello di forte accentramento
adottato nel 1964 e al pari delle reti televisive, ne adotta uno opposto che
lascia a Radiouno, Radiodue e Radiotre una grande autonomia ideativa e
realizzativa
30
gennaio 1976: La Rizzoli dichiara guerra alla Rai e alla Sipra. Contesta la legittimità
del monopolio, accusa la Sipra di concorrenza sleale e chiede un risarcimento
danni.
1 febbraio
1976 Iniziano le trasmissioni a colori della Rai solo per sei ore al giorno
Febbraio 1976 Nasce Mondadori Audiovisual, nuova
divisione all’interno della società editrice Mondadori. Produrrà documentari
culturali sperimentali.
7
febbraio 1976: Grazie a un accordo con la catena di ripetitori SIT, di
proprietà del gruppo Marcucci, Telemontecarlo diventa visibile anche a Roma
9
febbraio 1976 A Bologna nasce Radio
Alice. La diretta delta sue chiusura, con l'irruzione delta polizia, passerà
alla storia.
12
febbraio 1976 Presidente del Consiglio dei Ministri è Aldo Moro (dc) che resterà in carica fino al 29
luglio 1976 di un governo monocolore DC. Il Governo Moro V rimarrà in carica sino al 29 luglio
1976, per un totale di 167
giorni, ovvero 5 mesi e 17 giorni. Ministro delle Poste e Telecomunicazioni è
Giulio Orlando. Sottosegretario rimane Giuseppe Fracassi Adoldo Sarti diventa
Ministro del Turismo e Spettacolo
12 febbraio 1976 Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi
12
febbraio 1976 Per La musica nel tempo
vanno in onda due trasmissioni dedicate a Mozart
e la tradizione massonica di Luigi Bellingardi. Oggi la prima.
16
febbraio 1976 Alle 15. 40 nasce Studio
105, the inizia a trasmettere sui 105.650 MHz a Milano. Con il tempo gli
ascoltatori verranno detti "novantanoviani" per via delta rete
lombarda, tutta vicina alla frequenza di 99 MHz (poi parte stessa dei logo
delta radio). L’emittente amplia progressivamente la diffusione e cambia il
nome in Rate 105 (1983). Raggiunge la copertura nazionale nell'89 e assume il
definitivo nome Radio 105 nel gennaio dei 1996.
20-21
febbraio 1976 I presidenti delle Regioni discutono sulla riforma della Rai e
sul ruolo delle Regioni formulando critiche al governo per lo stato di
disinteresse nell’applicazione della riforma.
Le Regioni danno vita a un "fronte comune contro le scelte
verticistiche della Rai-Tv (...) L'obiettivo è quello di conquistare un reale
potere a livello delle trasmissioni regionali attraverso il decentramento e la
gestione diretta della regolamentazione del diritto di accesso"
21-22 febbraio 1976 Nasce a Firenze per opera delle
radio associative l'assemblea costitutiva
della
Federazioni Radio Emittenti Democratiche (fred).
23
febbraio 1976 Pinocchio di Carmelo
Bene, da Collodi. Presentazione di Franco Quadri, interpretazione e regia
sempre di Bene.
24-25 febbraio 1976 L’Associazione Nazionale delle
Tele radiodiffusioni (anti) richiede un decreto legge o governativo
per disciplinare l’emittenza privata radiofonica e televisiva locale.
26 febbraio- 3 marzo 1976 Nasce Radio Radicale, organo dei Partito Radicale che colma presto la lacuna delle reti di stato nella copertura radiofonica delle sedute dei Parlamento Italiano.
3-7 marzo 1976 XL Congresso socialista a Roma. Le correnti sono cinque: area Francesco
De Martino (42,7%), area Giacomo Mancini (19,8%) L’area Riccardo Lombardi
(17,8%), area Pietro Nenni (14%) e area Gino Bertoldi (5,7%). La maggioranza
viene costituita da un'alleanza fra De Martino e Mancini e prevede il primo
segretario. Sotto la guida di Francesco De Martino, il PSI ritira l'appoggio ai
governi della DC, con l'obiettivo di supportare la crescita elettorale del PCI
al fine di arrivare ad un esecutivo guidato dalle sinistre. De Martino scrive
che il PSI ha una funzione politica a termine: permettere la completa
maturazione del PCI fino alla sua partecipazione diretta al governo. Una volta
raggiunta tale maturazione, di fatto, il PSI avrebbe esaurito le proprie
funzioni.
15
marzo 1976- Dopo lunghe prove tecniche di messa in onda, iniziano le trasmissioni
regolari di Radio Città Futura. Ne è editore una cooperativa con Giulio
Savelli, che lascia poi il posto a Renzo Rossellini.
15
marzo 1976 Avvio operativo dei nuovi Telegiornali e Giornali Radio,
riorganizzati a seguito della riforma e ristrutturati secondo il principio
dell'autonomia su basi paritarie. L'ossatura quotidiana dell'informazione televisiva
è fissata con tre edizioni del TG1 (ore 13.30-14.00, 20.00-20.45, edizione
notte a chiusura programmi) e tre edizioni del TG2 (ore 13.00-13.30, 19.45-20.45,
edizione della notte). Polemiche per il servizio di Bruno Vespa al congresso
socialdemocratico che documenta ampiamente le contestazioni contro il leader
Mario Tanassi
15
marzo 1976 Enzo Forcella, dà il via a Quotidiana , lettura-commento dei giornali
del mattino, poi ribattezzato Prima
Pagina che - come scriverà più tardi lo stesso Forcella in un appunto per i
collaboratori di Prima Pagina - “da
allora si è affermata come appuntamento di più alto ascolto della rete e come
una delle trasmissioni radiofoniche seguite con maggiore interesse dal mondo
politico e dalla stampa”
20
marzo 1976 - La SIAE (Società italiana autori e editori) propone una tariffa
forfettaria che le radio private dovranno pagare per le loro trasmissioni
musicali. La richiesta suscita proteste delle radio aderenti alla FRED; l'ANTI
si dichiara disposta alla trattativa.
22
marzo 1976 Per gli Speciali del GR 1, primo numero di Controvoce , rubrica che approfondisce temi d'attualità.
23
marzo 1976 Nuovo settimanale del TG2 "Dossier" a cura di Ezio
Zefferi. Presenta il documento della settimana.
28
marzo 1976 Renzo Arbore e Maurizio Barendson si alternano nella presentazione
di cronache e fatti di sport e spettacolo sulla rete 2 dalle 14.30 alle 19.00
nel contenitore L'altra domenica.
Compare in video Roberto Benigni. E’ il programma dell’anno. Trasgressione,
ironia, anticonformismo sono il frutto di anni di sperimentazione di nuovi
linguaggi sulla radio. La rottura con le paludate trasmissioni televisive
domenicali degli anni precedenti è evidente. La Rete 2 di Massimo Fichera segna
l’inizio di una breve ma fertile stagione dove sorge una chiara concorrenza
interna al monopolio
31
marzo 1976 - Cominciano le trasmissioni di Controradio. Fondata come cooperative
con Pio Baldelli direttore e Claudio Popovic editore, la radio mantiene questo
assetto fino al 1982 quando in seguito a contrasti politici la cooperativa si
scioglie. Nel 1983 alcuni vecchi soci della cooperativa rilevano la testata e
la trasformano in srl. Dal 1992 è entrata a far parte dei network di Radio
Popolare.
Primavera
1976 I telegiornali iniziano ad essere trasmessi a colori
1
aprile 1976- II CICoM (Centro per l'Informazione e le Comunicazioni di masse)
di Perugia, uno società per azioni di proprietà delta Provincia e dei Comune,
inaugura le trasmissioni della sua stazione radiofonica Radio Umbria.
Aprile 1976 Avvio di Tele Radio City a Castelletto
d’Orba per le province di Vercelli, Alessandria e Novara. L’emittente verrà poi
estesa a tutto il Piemonte e a parte della Liguria e della Lombardia. La
concessionaria pubblicitaria è la Gestione Radiotelevisiva
(grt). L’attività radiotelevisiva,
e la relativa raccolta pubblicitaria, cominciano a estendersi all’ambito
regionale.
Aprile
1976: Orlando (PSI) e Baslini (PRI) presentano un progetto di legge sulla regolamentazione
delle emittenti private. Secondo la proposta la diffusione televisiva su scala
nazionale viene riservata allo stato, mentre l'iniziativa privata deve
limitarsi all'ambito locale. Gli operatori di radio e TV private si dichiarano
favorevoli a una regolamentazione
4 aprile
1976 1 Va in onda per la, prima volta, dopo il Giornale Radio delle 8.00, la rubrica Edicola del
GR1.
30 aprile 1976 Esce Todo Modo di Elio Petri
2 maggio
1976 Pippo Franco Un programma in meridiana presentato da Pippo Franco: Praticamente, no? Regia di Sergio
D'Ottavi.
4
maggio 1976 Iniziano le pubblicazioni de El Pais che dopo due anni diventerà il
quotidiano più venduto a Madrid.
6
maggio 1976 Terremoto di rara violenza nel Friuli con 6,3 di magnitudo secondo la scala Richter. Notiziari ,
edizioni straordinarie e servizi speciali sia in radio sia in televisione
aggiornano continuamente sulla calamità abbattutasi in una vasta zona dell'Italia
Nord-Orientale.
10
maggio 1976 E' avviata l'autonoma attività di produzione e trasmissione delle
reti televisive nate dalla riforma.
17 maggio 1976 Il Presidente Rai Beniamino
Finocchiaro denuncia che “In Italia operano, in condizioni di illegalità e
pirateria, 600 stazioni radiofoniche e qualche decina di emittenti televisive
private via etere. Il nostro è l’unico paese in tutta l’Europa democratica
occidentale a tollerare questo stato di anarchia”. Il Ministro delle Poste e
delle Telecomunicazioni Giulio Orlando (dc)
precisa di voler intervenire non indiscriminatamente ma solo “contro la fungaia
di emittenti e soprattutto su chi disturba i servizi e occupa frequenze
destinate ad altri fini…”.
18
maggio 1976 Un nuovo ciclo a cura di Luca Lombardi è dedicato a Brecht e la musica.
Prima trasmissione: Brecht musicista di se stesso.
28
Maggio 1976 Prima trasmissione di Cronaca,
fatti e problemi delle realtà sociali. Programma realizzato dai protagonisti,
in collaborazione con la Rete
TV 2, Radiotre e GR 3.
2
giugno 1976. Tve si collega in diretta con Washington trasmettendo il discorso di Juan Carlos Al
Congresso e al Senato degli Stati Uniti. Juan Carlos si dichiara favorevole ad
un processo di democratizzazione.
3
giugno 1976: La corte costituzionale inizia il dibattimento sulla legittimità
delle emittenti private. "La questione che dieci pretori di diverse città
hanno portato all'esame della corte riguarda alcuni articoli della legge di
riforma. La legge afferma che sono riservati allo Stato, che l'ha dati in
concessione alla Rai, tutti i servizi di telecomunicazioni eccetto gli impianti
di TV via cavo locali (per i quali è però necessaria l'autorizzazione) e i
ripetitori privati di programmi nazionali e stranieri. L'articolo 1 dice che è
riservato allo stato il servizio di 'diffusione circolare di programmi
radiofonici via etere e di programmi televisivi via etere' senza la
specificazione 'su scala nazionale' citata invece per la diffusione di
programmi via cavo. La mancata specificazione che il servizio pubblico è quello
su scala nazionale sarà alla base della discussione della corte costituzionale,
così come la definizione di 'circolare' per quanto riguarda la diffusione dei
programmi radiofonici. Infatti, per molti pretori che hanno rimesso gli atti
alla corte le radio private non hanno impianti 'circolari', poiché irradiano le
loro trasmissioni localmente, a raggio limitato, e perciò non contrastano con
il monopolio e con la legge"
7
giugno 1976 Prima puntata del Cavallo
selvaggio di Zane Grey, nell'adattamento radiofonico di Domenico Meccoli.
Regla di Gennaro Magliulo. E' considerato il primo romanzo western adattato per
la radio.
20
giugno 1976 Elezioni per la settima legislatura con il voto dei diciottenni.
Segnano una svolta a sinistra La DC
rimane il partito di maggioranza relativa con il 38,7% dei voti. Ma i comunisti ottengono il loro massimo storico
con il 34,4, mentre i socialisti del PSI rimangono al 9,6%. Il MSI si conferma quarta forza politica
nazionale, ma scende ulteriormente al 5,2% Stazionari i socialdemocratici conquistano
il 3,4% i repubblicani in lieve crescita al 3,1%, mentre Democrazia Proletaria
conquista il 1,5% e i liberali perdono quasi tutti i loro consensi conquistando
solo l’1,3%. Nel parlamento entrano anche 4 esponenti del Partito Radicale che
ottiene l’1,1%.
Le elezioni spianano la strada ai
governi di unità nazionale percepiti nell’opinione pubblica come l’incontro di
compromesso storico fra DC e PCI. Dal risultato elettorale il partito socialista di De Martino dopo
una campagna per l’alternativa di sinistra alla DC ottiene il risultato
elettorale più basso di sempre mai raggiunto dal PSI, ovvero con gli stessi
risultati elettorali del 1972, il punto più basso di sempre mai raggiunto dal
PSI, con un'imprevista flessione negativa rispetto al precedente turno di
elezioni amministrative. Lo squilibrio elettorale col PCI sfiora il 25%. Alle
elezioni politiche del 1976 dunque il Partito Socialista. In ogni caso, nel
1976, dopo le elezioni politiche, proprio dal PSI la sopraddetta alternativa si
rende possibile: si esprime il non dissenso di PSDI, PRI, DP ma non l’assenso
del PCI.
25 giugno 1976 Terza
sentenza della Corte Costituzionale. Tale sentenza legittima le stazioni radio
e TV private "di portata non eccedente l'ambito locale". A favore della
liberalizzazione - rivelerà Scalfari ne la
Repubblica il 3 luglio - votano undici giudici costituzionali, contro
soltanto due. "La Corte ha voluto punire i politici che hanno approvato e
soprattutto gestito la riforma della Rai-Tv ignorando le precise condizioni
poste dalla Corte stessa alla legittimità del monopolio pubblico
radiotelevisivo: apertura delle trasmissioni alla collettività e garanzia di
pluralismo e imparzialità dell'informazione"
La
corte, infatti, "postula la necessità dell'intervento del legislatore nazionale"
(ossia invita il Parlamento) a stabilire quale organo dell'amministrazione
dello Stato sia competente a "provvedere all'assegnazione delle frequenze
e all'effettuazione dei conseguenti controlli, e fissi le condizioni che
consentano l'autorizzazione all'esercizio di tale diritto in modo che questo si
armonizzi e non contrasti con il preminente interesse generale di cui sopra e
si svolga sempre nel rigoroso rispetto dei doveri ed obblighi, anche
internazionali, conformi a Costituzione". In particolare, prosegue la
sentenza, si dovranno stabilire:
"a)
i requisiti personali del titolare dell'autorizzazione e dei suoi
collaboratori, che diano affidamento di corretta e responsabile gestione delle
trasmissioni;
b)
le caratteristiche tecniche degli impianti e la relativa zona di servizio,
nonché la specificazione delle frequenze e dei canali utilizzabili;
c)
l'esatta indicazione dell'ambito di esercizio, il cui carattere 'locale' deve
essere ancorato a ragionevoli parametri d'ordine geografico, civico,
socio-economico, che consentano di circoscrivere una limitata ed omogenea zona
di utenza, senza, peraltro, eccessive restrizioni, tali da vanificare
l'esercizio medesimo;
d)
eventuale fissazione di turni ed adozione di ogni altro accorgimento tecnico,
al fine di non turbare il normale svolgimento del servizio come sopra riservato
allo Stato ai sensi degli art. 1 e 2 della citata legge n.103 del 1975 (la
riforma della Rai, NDR) e di ogni altro servizio parimenti riservato allo
Stato; ed al fine di rendere possibile il concorrente esercizio di attività da
parte degli altri soggetti autorizzati;
e)
limiti temporali per le trasmissioni pubblicitarie, in connessione con gli
analoghi limiti imposti al servizio pubblico affidato al monopolio statale;
f)
ogni altra condizione necessaria perché l'esercizio del diritto, previa
autorizzazione, si svolga effettivamente nell'ambito locale e non dia luogo a
forme di concentrazione o situazioni di monopolio o oligopolio"
26
giugno 1976: Il presidente della Rai Beniamino Finocchiaro contesta la
decisione della corte: "A prima vista si possono fare le seguenti
considerazioni:
1)
In Italia, la Corte continua ad assolvere ad un ruolo che avrebbe dovuto essere
proprio del Parlamento, e ciò in quanto, di fatto, l'intera legislazione
radiotelevisiva viene modificata;
2)
il nostro è il primo paese in Europa in cui avremo la legalizzazione del caos
nel sistema radiotelevisivo;
3)
avendo degradato a livello amministrativo un problema eminentemente politico
nessun rigore legislativo potrà più tutelare il monopolio pubblico e quindi il
diritto di accetto a tutti i cittadini, a tutte le comunità e di tutte le
istituzioni al mezzo televisivo;
4)
è capzioso sostenere il concetto che la dimensione locale può impedire la
creazione di un sistema alternativo: la territorialità delle iniziative,
infatti, non potrà impedire collegamenti mimetizzati o articolati che in concreto
consentono un sistema oligopolistico alternativo"
1
luglio 1976 Viacom dà vita ad un proprio canale a pagamento Showtime
sulla rete cavo di Dublino in California Dal 7 marzo 1978, Showtime
espandendosi sul mercato nazionale via satellite inizierà a competere con HBO e altre reti
televisive via cavo
.
5-24
luglio 1976 Sono formalizzate le strutture operative RAI delle Direzioni di
Supporto, delle Sedi regionali e dei Centri di produzione secondo il dettato
della riforma del 1975.
11
luglio 1976 Prende il via un ciclo condotto da Gianni Agus e Paola Quattrini
dedicato all'operetta europea e americana. Titolo: Vaghe stelle dell'operetta. Testi di Jean Blondel. Prima
trasmissione dedicata a La contessa Maritza di
Kalman, con Elena Sedlak.
11
luglio 1976 La trasmissione delle 6.00 di Radiodue cambia. Anziché Il mattiniere è Un altro giorno divagazioni con Turi Vasile.
15
luglio 1976 Limite al monopolio in ambito locale e apertura alla
"concorrenza" La
Sentenza n. 202 della Corte Costituzionale limita il
monopolio pubblico del servizio radiotelevisivo via etere, consentendo l'installazione
e l'esercizio di impianti di diffusione non eccedente l’"ambito
locale". Da questo momento è il boom dell'emittenza privata in Italia che,
manifestatasi gia in precedenza, acquista ora il crisma dell'ufficialità in
nome del "pluralismo". Di fatto, e nonostante ulteriori pronunce
contrarie della Corte Costituzionale, radio e televisioni private
prolifereranno, negli anni successivi, debordando progressivamente dall'ambito
locale a bacini d'utenza regionali, interregionali, infine nazionali. Negli
anni 80 la moltiplicazione delle iniziative cederà il posto alla
concentrazione, soprattutto nel settore televisivo, dando vita ad alcuni
network dominanti sulle emittenti locali (RAI-Affari Legali/Documentazione
Italia, 1981).
16 Luglio 1976 Rivolta dei quarantenni Il PSI nel
comitato centrale del luglio 1976 tenutosi al Midas ritira la fiducia a De
Martino, eleggendo segretario nazionale il quarantenne Bettino Craxi, in quel
momento vicesegretario e membro di punta della corrente autonomista di Pietro
Nenni. Nuovo vicesegretario sarà il dirigente siciliano Salvatore Lauricella.
17
luglio 1976 In
collegamento via satellite da Montreal, trasmissioni sperimentali a colori per la «Cerimonia d'apertura
della XXI Olimpiade».
23
luglio 1976 Prima numero di Spazio tre settimanale
radiofonico d'informazione lettere e arti, musica e spettacolo condotto da
Orazio Gavioli.
23 luglio 1976 Rusconi Elettronica, società
produttrice di programmi audiovisivi per la formazione e l’aggiornamento professionale,
diventa Audiovisual System.
24
luglio 1976 Viene nominato Rafael Ansón Oliart nuovo Direttore Generale per la Radiodiffusione. Si
produce un cambiamento soprattutto nei servizi informativi con l’arrivo di
nuovi professionisti che favoriscono un immagine di modernizzazione e
innovazione. Contemporaneamente il fratello, Luis María Ansón, ex direttore del
quotidiano abc, viene nominato Presidente e Direttore Generale della Agencia
efe
28 luglio 1976 La Sentenza della Corte
Costituzionale n. 202 viene depositata: limita
il monopolio pubblico del servizio radiotelevisivo via etere, consentendo
l'installazione e l'esercizio di impianti di diffusione non eccedente l'«ambito
locale» ovvero liberalizza
definitivamente “l‘installazione e l’esercizio di impianti di diffusione
radiofonica e televisiva via etere di portata non eccedente l’ambito locale”.
Si rimanda la definizione di un assetto complessivo del settore radiotelevisivo
a una futura legislazione (che arriverà solo nel 1990) e nella fattispecie “di
autorizzazioni che stabiliscano tra l’altro condizioni idonee a salvaguardare
il servizio pubblico di preminente interesse generale e a impedire qualsiasi
forma di concentrazione che vanificherebbe non solo il limite dell’ambito
locale, ma le stesse ragioni giustificatrici della liberalizzazione”.
28 luglio 1976 La Sentenza della Corte
Costituzionale n. 202 viene depositata: limita
il monopolio pubblico del servizio radiotelevisivo via etere, consentendo
l'installazione e l'esercizio di impianti di diffusione non eccedente l'«ambito
locale» ovvero liberalizza
definitivamente “l‘installazione e l’esercizio di impianti di diffusione
radiofonica e televisiva via etere di portata non eccedente l’ambito locale”.
Si rimanda la definizione di un assetto complessivo del settore radiotelevisivo
a una futura legislazione (che arriverà solo nel 1990) e nella fattispecie “di
autorizzazioni che stabiliscano tra l’altro condizioni idonee a salvaguardare
il servizio pubblico di preminente interesse generale e a impedire qualsiasi
forma di concentrazione che vanificherebbe non solo il limite dell’ambito
locale, ma le stesse ragioni giustificatrici della liberalizzazione”.
Estate
1976 Esplode il fenomeno delle radio «libere»: erano 150 nel 1975 e saranno
2600 tre anni dopo. Commerciali, politiche o d'informazione: sono questi i tre
modelli che caratterizzano le nuovi emittenti, quasi tutte a dimensione locale.
Nasce Rete 105 di Milano, la prima emittente privata nazionale: si collega con
un sistema di ponti radio con tutto il paese. A Roma nasce Radio dimensione
suono che in breve diventa il più importante nerwork della capitale e sarà
destinato a divenire capofila della radiofonia commerciale. Come emittente di
servizio inizia a trasmettere Radio Radicale.
Luglio 1976 Edilio Rusconi fonda a Roma Quinta Rete e tre mesi dopo avvia a Milano Antenna Nord. Concessionaria pubblicitaria è la spe (Società Pubblicità Editoriale).
Estate
1976Paolo Grassi lascia la sovrintendenza del Teatro alla Scala diventando
vicedirettore generale Rai per la radiofonia
Luglio
1976 TeleMilanocavo dopo la sentenza della Corte Costituzionale inizia a
trasmettere ormai via etere, assumendo la denominazione
di Telemilano e successivamente nel settembre 1978 di Telemilano
58, dal nome del canale utilizzato per le trasmissioni quando verrà ceduta alla
Fininvest di Silvio Berlusconi.
Estate
1976Paolo Grassi lascia la sovrintendenza del Teatro alla Scala diventando
vicedirettore generale Rai per la radiofonia
29
luglio 1976 Inizia la stagione della solidarietà nazionale. In seguito alle elezioni politiche si apre la
stagione dei governi di unità nazionale. Per la prima volta dopo la rottura del
1947, un governo ottiene la “non sfiducia” del Partito Comunista Italiano. Presidente
del Consiglio dei Ministri è Giulio Andreotti (dc)
a capo di un monocolore DC. Il Governo
Andreotti III otterrà la fiducia il 6 agosto e rimarrà in carica sino
all'11 marzo
1978, per un totale di 590
giorni, ovvero 1 anno, 7 mesi e 10 giorni. Ministro delle Poste e
Telecomunicazioni diventa Vittorino Colombo. Sottosegretari sono Giuseppe Antonio Dal Maso, Elio Tiriolo Dario Antoniozzi diventa Ministro
del Turismo e spettacolo
29 luglio 1976 Nasce Tele Roma 56, emittente della
capitale che trasmette via etere terrestre. L’iniziativa è opera dello stesso
editore di Tele Roma Cavo.
1 agosto 1976 Prime trasmissioni, sulle frequenze di
Tele Montecarlo, di gbr.
L’emittente trasmette programmi a colori dalle 22.45 alle 24.00.
Agosto
1976 Il nuovo Direttore Generale ammette
che UHF è ricevuta solo nel 16% del territorio nazionale
15
agosto 1975: Stefano Rodotà interviene su Repubblica
con un articolo intitolato “La spinosa questione della libera antenna".
Rodotà parla della questione pubblicitaria: " La liberalizzazione delle
radio e TV locali ha dato piena cittadinanza ad un altro agguerrito concorrente
della torta pubblicitaria, anche se la corte si è preoccupata di ribadire il
principio del 1974, affermando che pure per le emittenti locali dovranno essere
fissati tetti per la
pubblicità. In attesa che quest'ultimo punto venga regolato
dalla legge che disciplinerà l'intera materia delle radio e delle televisioni
libere, è indispensabile che il gruppo di lavoro della commissione parlamentare
tenga conto di questo fatto nuovo, fissando i limiti alla pubblicità radiotelevisiva
in modo da contemperare gli interessi non più di due (stampa e Rai- Tv) ma di
tre concorrenti. In realtà c'è un quarto concorrente di cui sembra quasi dimenticata
l'esistenza: le televisioni cosiddette straniere (Capodistria, Montecarlo, Svizzera
Italiana, in prospettiva Malta e altre ancora), i cui incassi per la pubblicità
di prodotti industriali italiani sono già cospicui e crescenti. Qui non esiste
alcun bisogno di leggi nuove. La legge di riforma del 1975, ammettendo la
diffusione a mezzo di ripetitori dei programmi di tali stazioni, ha
tassativamente vietato la trasmissione della pubblicità Tecnicamente non esiste
alcun problema per 'oscurare' i programmi nel momento in cui vengono trasmessi
i brani pubblicitari. Parchè allora non si fa rispettare quel chiarissimo
divieto? (...)Sulla disciplina delle trasmissioni straniere sarà forse bene che
il Parlamento ritorni quando si occuperà delle emittenti locali, per evitare
che, attraverso stazioni installate proprio al di là dei confini, venga aggirato
il divieto alla creazione di reti radiotelevisive libere a carattere nazionale
(...) E' indispensabile che una legge
venga approvata al più presto. Già oggi siamo in una situazione a metà tra il
caos e la giungla, dalla quale possono avvantaggiarsi sono i più forti e i più
organizzati, che cercano di sfruttare la libertà d'antenna per far nascere
nuove e più pesanti forme di monopolio dell'informazione. Per evitare ciò, bisogna
che il futuro regime dell'autorizzazione delle emittenti locali privilegi i
gruppi espressivi di esigenze effettivamente locali e di interessi
'pluralistici'; che gli organismi competenti per l'autorizzazione siano gestiti
democraticamente, e non 'penetrabili' dagli interessi più forti; che esista un
severo regime di controlli e una precisa regolamentazione dei casi di revoca
dell'autorizzazione.
16 agosto 1976 Esce Novecento
di Bernardo Bertolucci
20
agosto 1976: "Il dardo lanciato da Angelo Rizzoli al cuore del monopolio
televisivo statale ha fatto centro.
Tele-Malta ha cominciato a trasmettere i suoi programmi, limitati, per ora,
solo a qualche scarno notiziario in italiano sul secondo canale maltese (...)
Ancora per qualche settimana Tele-Malta si potrà vedere solamente in Sicilia e,
con molta difficoltà, in qualche zona dell'Italia meridionale. Ma già da tempo
i tecnici stanno studiando un progetto di ripetitori che permetterà di ricevere
Tele-Malta in tutte le case d'Italia"
23
agosto 1976: In un articolo su La Stampa Carlo Sartori sostiene che "Il monopolio radiotelevisivo, di fatto,
non esiste più. se alle televisioni straniere ricevibili in parecchie zone
della penisola si aggiungono le circa 50 TV indipendenti e le oltre 600 radio
libere sparse in ogni città, si ha una precisa idea di come l'originaria
'riserva allo Stato delle trasmissioni circolari via etere' sia già
perfettamente vanificata. Secondo studi condotti dallo stesso Sartori
all'università di Stanford, California, "in un settore industriale ad alta
tecnologia quale è quello dei mezzi di comunicazione, la liberalizzazione
conduce inevitabilmente al suo opposto, ossia ad una concentrazione".
Trasferendo "queste linee di sviluppo – prosegue Sartori - nella realtà
sociologica italiana ci si trova di fronte ad una 'anomalia' così importante
che ci costringe ad inserirla come variante in un processo. E' la presenza, nel
nostro paese, di un monopolio radiotelevisivo diverso da quello esistente in
molti stati europei, un monopolio che, per oltre vent'anni è stato feudo incontrastato
dell'affossatore regime democristiano e che oggi, al di là della retorica della
riforma, si è semplicemente spaccato lungo le linee precostituite di una bieca
lottizzazione interpartitica; un monopolio che neppure l'ingresso del PCI
nell'area di governo potrà strutturalmente cambiare (...) Di fronte a questo
stato di cose, la liberalizzazione radiotelevisiva, pur con tutti i suoi
pericoli, può giocare un ruolo importante e delicato: può metter con le spalle
al muro il monopolio, costringere i partiti ad abbandonare il frusto schema del
'do ut des' per tentare una vera 'rivoluzione' del nostro sistema comunicativo;
può sortire un effetto 'triggering', detonatore, su una spirale inarrestabile
di positive innovazioni
25
agosto 1976 Si insedia il primo governo Raymond Barre. Rimarrà in carica sino
al 29 marzo 1977. Secrétaire d’État aux Postes et Télécommunications : Norbert Ségard Secrétaire d’État à la
Culture : Françoise
Giroud (RAD)
Settembre
1976 Riprendono in uno sciame fitto e continuo le scosse sismiche in Friuli
3
settembre 1976: Si svolge a Venezia il convegno "Riforma della Rai e
sentenza della Corte costituzionale", in cui vengono espressi punti di
contatto tra la posizione del PCI, del PSI e della DC.
4 settembre 1976 Esce L’ultima
donna di Marco Ferreri
10
Settembre 1976 Angelo Rizzoli annuncia l’avvio di una nuova televisione estera
per l’Italia, Tivù Malta, costituita a Lussemburgo tra una società del gruppo
Rizzoli e il governo maltese, e
destinata a coprire, come annuncia lo stesso leder maltese Dom Mintoff,
tutta l'Italia dalla Sicilia a Trieste. "La società Tivumalta
- spiega Repubblica - è al 50% di
Rizzoli, tramite la Siee ,
e al 50% del governo maltese. Inizialmente utilizzerà, a pagamento, le attrezzature
di Telemalta, la stazione televisiva dell'isola (con un raggio di diffusione
limitato", e successivamente ne creerà di proprie. I programmi e la
gestione saranno forniti a Tivumalta dalla Siee, gratuitamente. La Siee si è impegnata, inoltre,
a impiantare da sola altre attrezzature e altri ripetitori necessari in Italia.
Ma anche il capitale di Tivumalta, in realtà, è interamente di Rizzoli. Come ha
tenuto a far capire Dom Mintoff, il governo maltese non tirerà fuori neanche un
quattrino per la sua partecipazione del 50%. Questi sono infatti i termini
economici e operativi dell'accordo: entro due anni la Siae verserà 1 milione di
sterline maltesi (due miliardi di lire) per la realizzazione delle attrezzature
nell'isola; Malta metterà a disposizione il terreno per gli impianti e la
licenza, valutati esattamente la stessa cifra"
12
settembre 1976- Per iniziativa di Ciro Niespolo nasce l'emittente locale napoletana
Radio Kiss Kiss. Nel giro di pochi anni diventerà la radio più ascoltata in
Campania.
18
settembre 1976 Bettino Craxi diventa segretario del PSI
22
settembre 1976: Eugenio Scalfari dedica al tema televisivo un commento intitolato
"Sventola il tricolore su Malta e Montecarlo". "Per chi, come il
sottoscritto, da anni è convinto che il monopolio radiotelevisivo sia
giuridicamente insostenibile, moralmente e politicamente indifendibile e
tecnicamente superato, la notizia non è di quelle che inducono alle gramaglie.
Questo monopolio ci ha dato assai più inconvenienti che vantaggi; doveva tirar
le cuoia da almeno cinque anni; è sopravvissuto a se stesso; prima se ne
sgombrerà il campo, meglio sarà. Ma ciò detto, restano almeno tre problemi: 1) che
fare della Rai; 2) come organizzare gli spazi radiotelevisivi disponibili per
la concorrenza; 3) come impedire che essi siano 'accaparrati' da oligopoli
politici ed economici che frustrerebbero il dettato costituzionale. Sul primo
punto con c'è molto da strologare: la Rai può svolgere un utilissimo ruolo di
'paragone' né più né meno di quanto accade in Gran Bretagna con la Bbc,
cercando possibilmente d'essere competitiva sul mercato in termini di costi e
di qualità di servizi. Il secondo e il terzo punto richiedono un discorso assai
più complesso, che ci ripromettiamo di approfondire nei prossimi giorni. Per
ora si può dir questo: essendosi accorta che all'interno della Rai non poteva
fare più il bello e il cattivo tempo, la DC ha pensato bene di incoraggiare due
esperimenti 'extra moenia'. Uno è Telemontecarlo, gestito da Indro Montanelli,
che serve ad ancorare alla Dc la 'maggioranza silenziosa'; l'altro è appunto la rizzoliana Telemalta ,
che dovrebbe servire a mantener agganciata la clientela democristiana dislocata
tra Piccoli e Zaccagnini. Entrambe le reti fanno perno su pubblicità illegale,
consentita da colpevoli tolleranze del governo. D'altra parte Rai, Montecarlo e
Telemalta, sommate insieme, scateneranno una tale 'bagarre' sul mercato
pubblicitario da mettere per terra quel poco che ancora resta dell'editoria
giornalistica, ad eccezione ovviamente dei giornali di Rizzoli agganciati a Telemalta
e del Giornale di Montanelli agganciato a Montecarlo. Il progetto, non c'è che
dire, è ben pensato. Mi piacerebbe proprio di conoscere in proposito l'opinione
di Craxi, di Berlinguer e di La
Malfa. Gli va bene quanto si sta preparando? E se non gli va
bene, che cosa pensano di fare? Organizzeranno dibattiti ai festival dell'Unità
e dell'Avanti!? O si dichiareranno paghi del fatto che su Telemalta e
Telemontecarlo sventola il tricolore?"
24
settembre 1976: In un articolo non firmato dal titolo "Non è tempo da Far
West", il Corriere della Sera si occupa del futuro assetto del sistema
televisivo. "L'Italia potrà scegliere la soluzione della proprietà
pubblica, o quella della proprietà privata: in un caso e nell'altro,
l'essenziale è la corretta applicazione. Un sistema misto, come quello vigente
in Inghilterra, dove accanto alla Bbc opera una televisione commerciale,
regolata da norme precise e limitative, è forse il migliore, perché garantisce
il regime di concorrenza fra i vari canali. Ogni soluzione sarà comunque preferibile
all'attuale situazione da Far West, in cui si va alla conquista di frequenze come
si andava, nelle praterie americane, alla conquista di nuovi territori. Si
abbia il coraggio di scegliere: nella speranza che la graduale maturazione
della società italiana corregga gli eventuali errori e renda più limpidi, nel
senso morale, i teleschermi"
29
Settembre 1976 Esce la
rivista Altri Media ,
rivolta alle radio democratiche. Le radio libere si rifiutano di pagare la
Siae: le rivendicazioni della società degli autori - affermano i partecipanti
alla prima assemblea della FRED, Federazione Radio Emittenti Democratiche -
porterebbero in breve al fallimento l'intero settore
Settembre
1976 - Nasce ufficialmente Radio Popolare, attorno a Piero Scaramucci e altri
collaboratori che ne faranno una concreta alternativa nel settore
dell'informazione radiofonica. Palestra di giornalisti come Gad Lerner, Lucia
Annunziata e Carlo Panella, lancerà nel mondo dello spettacolo nomi come Gino
e Michele e Gialappa's band.
Settembre 1976 I maggiori quotidiani nazionali
prendono posizione sulla questione televisiva. Il Corriere della Sera si
schiera a favore di un sistema misto come nel Regno Unito, con reti sia pubbliche
sia private. La Repubblica propone “di suddividere il territorio
nazionale in una serie di aree o gruppi di regioni, appaltando le relative reti
a società concessionarie formate dai giornali e dagli enti locali” in modo che
le redazioni giornalistiche abbiano diritto di prelazione sulle emittenti
locali.
3 ottobre
1976 Parte Domenica in ..., programma
contenitore che intrattiene i telespettatori dalle 14.00 alle 19.50 con
spettacoli vari e sport. Presenta Corrado, regia di Lino Procacci.
3
ottobre 1976 Ha
inizio una rubrica in coda al GR3 delle 7.45: Prima pagina, quotidiani del mattino letti e commentati da un
giornalista. Inaugura la trasmissione, conducendola per tutta la settimana,
Eugenio Scalfari.
3
ottobre 1976 Adriano Mazzoletti conduce Stanotte,
stamane, programma del mattino su Radiouno.
4
ottobre 1976 Prende avvio, in questa data su Radiotre, la rubrica Noi , voi,
loco: un tema di attualità svolto attraverso inchieste, dibattiti e opinioni
degli ascoltatori. Nel corso degli anni la rubrica assumerà altre
denominazioni, arricchendosi di tematiche emergenti.
4
ottobre 1976 Giovanni Gigliozzi e Anna Leonardi presentano Qui Radio 2, appuntamento
con gli ascoltatori. Musiche, lettere, poesie, quesiti, spettacolo. Regia. di
Luigi Durissi.
5 ottobre
1976 Prima trasmissione di Giochi per
l'orecchio, retrospettiva del radiodramma a cure di Dante Raiteri. Titolo
della puntata iniziale: I pionieri
francesi.
5 ottobre
1976 Su Radiotre va in onda la rubrica Succede in Italia, collegamenti con le Sedi regionali.
8
ottobre 1976 Premio Italia 1976. Va in onda Piccole
abilità, radiodramma di Franco Ruffini, vincitore per le opere
radiodrammatiche.
8
ottobre 1976 Carlo Massa cure una serie di trasmissioni su Esemplari del nuovo teatro. Oggi la prima: Dario Fo e la Comune.
9 ottobre
1976 Prende avvio un concorso per nuovi autori di rivista radiofonica condotto
da Silvio Gigli e presentato da Paolini e Silvestri La rivista rivisitata.
9 ottobre
1976 Dino Basili Comincia la
rubrica Quale famiglia?, opinioni sul vivere insieme.
Conduce in studio Dino Basili.
10
ottobre 1976 TV in radio Prima trasmissione di "Esse TV", programmi televisivi
della settimana commentati da critici e protagonisti, in collaborazione con l'Ufficio
Stampa della RAI. Conduce in studio Roberta Forte.
11
ottobre 1976 Sandro Merli presenta Primo
Nip trasmissione pomeridiana "per ridere, cantare, leggere,
partecipare", ideata e prodotta da Pompeo De Angelis. Regia di Sandro
Merli.
13
ottobre 1976 E' avviato il ciclo 50 anni
d'Europa, radio dispense di storia scritte da Marcello Ciorciolini.
Consulenza di Camillo Brezzi.
15
ottobre 1976 Storia e cronaca in prima pagina con Prisma. E' un programma a cura di Franco Monicelli e Angelo Trento
per la regia di Ida Bassignano.
15
ottobre 1976: Viene resa pubblica la "Valutazione di massima delle possibilità di
canalizzazione per stazioni televisive ad ambito locale", ossia la mappa
per le frequenze redatta dal Ministero delle Poste
18
ottobre 1976 In
diretta in seconda serata dallo Studio 11 di Roma Maurizio Costanzo riceve i suoi
ospiti nel salotto di Bontà loro,
primo talk show trasmesso sulla televisione italiana. Andrà in onda per 70
puntate ogni lunedì alle 2240
22-24
ottobre 1976 Convegno delle Regioni ad Aosta sul tema Sistema radiotelevisivo e
Regioni.
25
ottobre 1976 Dopo il graduale avviamento, i nuovi palinsesti televisivi vengono
definiti negli schemi orari unificati 12.30-14.00 e 17.00-23.30. Nasce in
questi spazi, tra l'altro,"TG2 ore tredici". In questa data fa il suo
esordio anche la rubrica pre-serale "Almanacco del giorno dopo".
25
ottobre 1976 Prende il via una rubrica settimanale sugli spettacoli del cinema
e del teatro, delta radio e delta TV: Da
vedere, sentire, sapere
25
ottobre 1976 Altra novità è La ricerca
", discussioni su problemi di attualità culturale. Prima puntata dedicata
alla Storia contemporanea da Renzo De
Felice.
25
ottobre 1976- Cesare Zavattini, protagonista della trasmissione radiofonica Voi ed io per il mese in corso,
pronuncia volutamente a Radio Rai la parole "cazzo".
26
ottobre 1976 Obiettivo della rubrica settimanale "Scatola aperta" è
quello di analizzare i fatti, le opinioni, i personaggi dell'attualità culturale.
Angelo Campanella e Gaetano Nanetti i curatori.
28 ottobre 1976 Gli editori della Federazione
Italiana Editori Giornali (fieg)
chiedono al Ministro delle Poste Vittorino Colombo di dare priorità alle
testate giornalistiche nell’assegnazione delle frequenze radiofoniche e
televisive locali.
28
ottobre 1976 Comincia Sala F, un
nuovo programma per le donne condotto in studio da Livia Bacci e Filomena
Luciani, a disposizione del pubblico per un "dialogo aperto sui problemi
della donna nella società moderna". Il numero telefonico di Sala F è 3131, già noto agli
ascoltatori.
Novembre
1976 Nasce a Roma nella zona della Balduina l'emittente Radio Dimensione Suono.
Sotto la guide di Eduardo Montefusco diverrà nel 1990 radio a copertura
nazionale raggiungendo in breve tempo i vertici delle graduatorie di assolto.
3 novembre 1976 Per Decreto il
Ministero delle Poste stabilisce il Piano Nazionale delel Frequenze
8
novembre 1976 Va in onda su Radiotre, a partire da questa data, la trasmissione Un certo
discorso. Si rivolge ai protagonisti della realtà giovanile. Gruppi di
giovani partecipano alla ideazione e realizzazione del programma che spazia dal
sesso all'occupazione, dalla famiglia alla cultura. Nelle stagioni seguenti la
rubrica subirà diversi cambiamenti nella denominazione, a seconda dei temi
trattati.
19
novembre 1976 Primo episodio dell'originale televisivo "Alle origini della
mafia" che ricostruisce, a puntate, i primi 300 anni di una piaga nazionale.
La regia è di Enzo Muzii.
19
novembre 1976 In
occasione delle celebrazioni del ventesimo anno dalla nascita della TVE i Reali
di Spagna visitano il Centro di Produzione e la Sede centrale della RTVE al
Prado del Rey.
21
novembre 1976: Intervenendo all'incontro su "Scelte politiche e futuro
della televisione", il presidente della FIEG (Federazione Italiana Editori
Giornali) Giovanni Giovannini propone che siano i giornali a gestire le
televisioni locali
25 novembre 1976 La Federazione Nazionale
della Stampa (fnsi) e la Federazione Radio
Emittenti Democratiche (fred)
dichiarano di voler difendere il servizio pubblico nazionale, sono contrarie
alle emittenti estere che operano in regime di illegalità e chiedono di
rivedere la legge 103 di riforma per dare spazio ad attività delle emittenti
locali che non siano in antitesi con il servizio pubblico radiotelevisivo.
29
novembre 1976 Alle Sedi RAI delle Regioni a statuto ordinario sono concesse, a
partire da questa data, due ore giornaliere di trasmissione radiofonica.
dicembre
1976 Introduzione, sul piano sperimentale, di trasmissioni televisive regionali
limitatamente alla Lombardia e alla Campania.
Dicembre
1976 Rafal Ansón Oliat inaugura l’emittente radiofonica Radio 4 trasmessa
integralmente in catalano.
3 dicembre 1976 Decreto ministeriale 3 dicembre 1976
approva il "Piano Nazionale delle Radiofrequenze" Stabilisce i
confini delle frequenze assegnate alle forze armate, all’aviazione civile, ai
pompieri e all’emittenza pubblica e privata. Esce nella Gazzetta Ufficiale il 22 dicembre 1977.
7 dicembre 1976 Esce Casanova di Fellini
8
dicembre 1976 "Odeon" tutto quanto fa spettacolo: proposta innovativa
di attualità e intrattenimento a cura di Brando Giordani e Emilio Ravel.
11
dicembre 1976 Un nuovo programma di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni
intitolato Radiotrionfo con Giorgio Bracardi
e Mario Marenco.
13
dicembre 1976 Per i programmi educativi per gli adulti nasce la rubrica
quotidiana "Argomenti".
13
dicembre 1976 Radio Nacional de Espana dà vita alla stazione Ràdio 4 in Catalogna in piena fase
di transizione dal franchismo alla democrazia per volontà del Presidente
dell’ente pubblico Rafael Ansón. A differenza delle altre radio di RNDE in
Catalogna (Radio 1, Radio 2 e Radio 3), Ràdio 4 trasmette interamente in
lingua catalana, e sarà storicamente la prima radio pubblica catalana, e la seconda dopo Radio Olot, risalente agli
anni della Guerra Civile.
15
dicembre 1976 In
Lombardia, per la prima volta in Italia, vengono avviate delle trasmissioni a
carattere regionale nella fascia dalle 14.30 alle 23.30.
15
dicembre 1976 Invitato da un’interpellanza del PCI a “riferire sulle misure
adottate circa l'applicazione della riforma in materia di emittenti estere o
pseudo estere”, Il ministro Vittorino Colombo di dichiara pronto a oscurare le
pubblicità delle stazioni estere
16
dicembre 1976 Per il Teatro di Radiodue, Giulietta
e Romeo da Shakespeare secondo Carmelo Bene.
21
dicembre 1976 La prima proposta di legge di regolamentazione dell’emittenza commerciale
suscita molte polemiche. Il ministro Vittorino Colombo annuncia una proposta di
legge sulla regolamentazione delle televisioni locali e delle televisioni
estere. "La bandiera -scrive Panorama
- è libertà d'espressione, rispetto del pluralismo'. Colombo prevede la concessione
di frequenze a tutti, TV estere comprese, e il diritto a sostentare le trasmissioni
con introiti pubblicitari rastrellati in Italia. 'Perfettamente in linea', è la
tesi del ministro, 'con la sentenza della Corte costituzionale che ha
dichiarato illegittima la vecchia legge che difendeva rigidamente il monopolio
e ha sancito il libero accesso dei privati ai mezzi radiotelevisivi'. ' E' un falso
problema – chiarisce Vittorino Colombo - parlare di fuga della pubblicità: in
Italia si producono 400 miliardi l'anno. 106 spettano alla Rai, e dell'altra
parte ne andrebbero solo 7 o 8, il 2% del totale. E' una sciocchezza se si
pensa alò valore del pluralismo, della possibilità di tutti di poter usare la televisione. E' una
battaglia di libertà, e stiamo semmai attenti a non farla fare solo a
Montanelli'
23
dicembre 1976 Mike Bongiorno torna in televisione con il nuovo gioco a Premi "Scommettiamo?"
per la regia di Piero Turchetti.
23
dicembre 1976 Una nuova
rubrica,"Prima pagina", fa il punto sulle tecniche dell'informazione
giornalistica.
23
dicembre 1976 Il Parlamento nomina dieci membri per il nuovo Consiglio di Amministrazione
della Rai. Tra questi i rappresentanti delle Regioni da 3 diventano 4.
30
dicembre 1976 Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica
(cipe) ratifica la scelta
del PAL stabilendo in via definitiva l’introduzione della televisione a colori.
31
dicembre 1976. In
Spagna alla fine dell’anno di avvio della transizione democratica il numero dei
ricevitori televisivi funzionanti ammonta a 8,2 milioni di cui 800 mila sono
ricevitori a colori.
31 dicembre 1976 Finiscono le trasmissioni di
Carosello.
31
dicembre 1976 Nell'esercizio 1976 prende definitivamente corpo il processo di
ristrutturazione aziendale, in attuazione della riforma del 1975, nonché l'avviamento
operativo delle nuove strutture ideative e produttive. Al termine del primo
anno della Riforma, la situazione TV è la seguente: Ore di programmazione:
6.683 (3.318 sulla Rete 1, 2.633 sulla Rete 2, 732 in rete locale).
Impianti trasmittenti: 1.304 (95 Trasmettitori e 1.209 ripetitori). Dal canto
suo, la radio aveva totalizzato 47.334 ore di programmazione circa 1000 in più rispetto al
1975, che ne aveva contate 46.313. In questo totale, le trasmissioni sulle reti
nazionali ammontavano a 18.410 ore (contro le 17.809 dell'anno precedente),
così suddivise: 76% di programmi ricreativi e culturali, 20,3% di programmi
informativi, 3,7% di altre trasmissioni. Le trasmissioni locali avevano occupato
17.514 ore (contro 17.159 del 1975), di cui 8.764 in lingua italiana
(8.437 nel 1975) e 8.750 nelle lingue delle minoranze. Le trasmissioni per
l'estero si erano sviluppate per 11.410 ore, di cui 5.576 ore in italiano e 5.834
ore in lingue straniere. Gli impianti trasmittenti ammontano a 1.966, di cui
128 impianti a onda media, 1.827 impianti a modulazione di frequenza, 10 impianti
a onda corta, 1 impianto a onda lunga.
Gli
abbonamenti alla sola radio 647.389 - di
cui 333.411 al Nord, 103.307 al Centro, 130.642 al Sud, 80.029 nelle Isole -.
Abbonamenti cumulativi televisione + radio: 12.376.612 - 6.640.621 al Nord,
2.489.656 al Centro, 2.233.278 al Sud, 1.013.057 nelle Isole- .
Gli
introiti della RAI derivano per 205 miliardi di lire da canone (62,67%), per
89,9 miliardi da pubblicità (27,35%), per 32 miliardi 2 800 milioni di lire da
fonti diverse (9,98%).
Il
personale conta un organico di 11.799 unità.
1977
Nel 1977 non cresce solo il terrorismo
inizia anche a dilagare l’offensiva
mafiosa in tutto il Mezzogiorno un’onda lunga che durerà sino al 1985 A Napoli Raffaele
Cutolo costituisce la nuova Camorra organizzata. In Sicilia prendono il
sopravento i Corleonesi e controllano l’intero sistema mafioso. Ma l’offensiva
troverà una forte reazione da parte dello Stato con la creazione del Pool
antimafia nel 1983 attorno a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che dopo aver
istruito il maxiprocesso nel 1986 che porterà alla condanna di decine di
mafiosi verranno barbaramente uccisi a distanza di pochi mesi nel 1992
Secondo un’inchiesta di Panorama del
marzo 1977 l 'ascolto
dei programmi radiofonici della Rai è calato del 20,1% nel 1976. Quello delle
radio private si è invece quadruplicato: ogni giorno, contro 23 milioni di
italiani che ascoltano i programmi delle reti tradizionali, 3 milioni e 800
mila persone si sintonizzano su una delle mille emittenti private sparse lungo la penisola. Solo un
anno prima, nel 1975, gli ascoltatori erano 1 milione 200 mila. Questo per
quanto riguarda le radio
Completamente
diversa, invece, è la realtà delle televisioni private (attualmente quelle
registrate sono 256. Solo 120 sono attive, di cui 80 trasmettono programmi
regolari, 40 mandano in onda solo il monoscopio e le altre non hanno alcun tipo
di trasmissione) che, dopo la sentenza della Corte costituzionale, hanno
incominciato a trasmettere anche via etere. I primi esperimenti via cavo sono
stati presto abbandonati perché troppo costosi
rispetto al pubblico limitato che raggiungevano. Il mondo delle TV private si sta
infatti rivelando come il vero terreno di conquista dei grandi gruppi economici
o di pressione ideologica interessati a costituire oligopoli e monopoli
dell'informazione televisiva. Alla base di questo fenomeno c'è il costo delle
attrezzature: se per una radio bastano cifre relativamente accessibili (sette
milioni per gli impianti, da tre a cinque milioni al mese in media per la
gestione), per una televisione di medio livello i costi salgono
vertiginosamente: non meno di 30 milioni al mese di gestione dopo un investimento
iniziale di almeno mezzo miliardo per l'istallazione. Le TV libere si stanno
affermando solo adesso mentre le radio private hanno già una loro fisionomia
stabilizzata. Ma questi primi passi vanno tutti nella stessa direzione, quella
della concentrazione e dell'oligopolio in alternativa al monopolio che la Rai mantiene
a livello nazionale. L'editore Edilio Rusconi, con alle spalle l'esperienza
della Rusconi elettronica (3200 milioni di capitale), trasformata recentemente
in Audio Visual Systems, ha già messo le mani su varie emittenti: a Milano
Antenna Nord, a Roma Quinta Rete, a Firenze Canale 48 e nel Veneto una quarta v
ancora senza nome. Le Edizioni Paoline (l'editore cattolico di Famiglia
Cristiana), che già possiedono a Milano una grossa stazione radio, tanto potente
da dar fastidio alla Rai che l'ha fatta chiudere per una settimana, hanno già annunciato
il varo, in Lombardia, di Telenova. Alberto Peruzzo, editore di Settimana TV,
farà partire fra poche settimana Telelibera Italiana, con impianti acquistati
per messo miliardo alla concorrenza, cioè all'Audio Visual System di Rusconi,.
A Napoli funzionano da qualche mese Canale 21, che fa capo all'armatore Achille
Lauro, e Telenapoli, il cui padrino originario, l'ala di Antonio Gava della DC,
sta cercando di venderla all'editore milanese Rizzoli (già proprietario del
quotidiano Il Mattino) così interessato al settore televisivo da cercare di
impiantare a Malta un'emittente capace di diffondere i suoi programmi in tutta
Italia. Proprio il pericolo ormai evidente di oligopoli in campo televisivo sta
spingendo i partiti politici a voler assolvere con urgenza al compito che era
stato affidato al parlamento un anno fa dalla Corte costituzionale: la
regolamentazione della libertà d'antenna. Le Camere dovranno trovare un sistema
di equilibrio tra il servizio pubblico della Rai e quello privato delle emittenti
radio e televisive locali. Un organismo pubblico dovrà dare le autorizzazioni le
trasmettere, definire i criteri di queste autorizzazioni, il raggio d'azione
delle emittenti, la potenza dei trasmettitori, lo stato giuridico dei
lavoratori del settore, le percentuali di pubblicità che si potranno
rastrellare sul mercato"
Per quanto riguarda la Rai Il passaggio tardivo
dal bianco e nero al colore se non coincide ancora con l’avvento di un sistema
televisivo misto, certamente contribuisce a seppellire definitivamente la
stagione del monopolio. A un anno
dall’introduzione delle nuove reti e testate si precisano le nuove fisionomie
dei palinsesti: il principio della complementarietà della programmazione delle
due reti si comincia ad attenuare, in quanto ognuna di esse tende ad una sua
identità. Quello che si era fatto fino a questo momento, dedicare ogni serata a
un genere diverso, integrandolo con un'altra proposta nell’altro canale. Come
osserva Menduni “La tendenza è quella di realizzare trasmissioni in cui sia
possibile soddisfare contemporaneamente i diversi gusti dei telespettatori. Non
si tratta di generi televisivi, ma di metageneri, in cui si scompongono, di
rincollano, si mixano e si narrano di nuovo generi antichi”.
Nel mese di gennaio il sovrintendente
del Piccolo Teatro di Milano Paolo Grassi diventa presidente del secondo Cda
Rai al posto di Beniamino Finocchiaro. Cambiano i rapporti di forza. Con
l’arrivo della stagione dell’Unità Nazionale i consiglieri comunisti salgono da
2 a 4 a scapito della Dc scesa da 7 a 6 consiglieri e del PSDI
che vede peraltro il proprio consigliere Orsello confermato Vice Presidente Alla
direzione generale si avvicendano al posto di Michele Pincipe dapprima il
manager esterno Giuseppe Glisenti quindi il consigliere democristiano Pier
Antonino Bertè.
Finiscono a fine gennaio i siparietti di
Carosello. La sua chiusura è stata accolta con molto disappunto dai
telespettatori. La fine di Carosello ha decretato l’abbandono della pretesa
pedagogica della Rai di poter relegare gli spazi pubblicitari all’interno di
ambiti ben definiti. Con la soppressione del Carosello la pubblicità si aprì a
modalità comunicative differenti, gli spot. La sostituzione di Carosello con i
più brevi spot coincide con l’avvento della televisione privata, che viveva di
pubblicità, al contrario della Rai che traeva gli introiti dai canoni di
abbonamento televisivo. I comunicati commerciali o spot, caratterizzeranno il
sistema misto. A differenza del modello americano, in cui grossi sponsor
investivano cifre da capogiro potendo anche determinare la programmazione, in
modo che il pubblico da casa fosse il più possibile vicino al target che si
prefiggeva di raggiungere, qui in Italia la pubblicità viene vista in modo
diverso. Tanti piccoli investitori scendono in campo, decidendo di
pubblicizzare i loro prodotti
La fine di Carosello coincide anche con
la data in cui iniziano ufficialmente il 1 febbraio le trasmissioni a colori
della Rai Con l’avvento del colore i cambiamenti sono sia di natura tecnica (
adozione di telecamere portatili Eng – Electronic News Gathering - dotate di
videoregistatori ), che culturali. Lo studio televisivo e quello dei salotti
ora deve essere curato, come il look dei personaggi che appaiono sul piccolo
schermo: dai giornalisti ai presentatori e ai politici.
Anche la radio trasmette ormai a colori
con tre fisionomie distinte mentre fioriscono le radio «di movimento» (Radio
Alice a Bologna, Radio Città Futura a Roma, Radio Popolare a Milano - l'unica
che avrà uno sviluppo professionalmente diverso legate alla realtà giovanili e
universitarie. La stagione dei centofiori si estende anche alle televisioni con
TVS legata al quotidiano il Secolo XIX di Genova e Antenna 3 Lombardia gestita
a Milano da Enzo Tortora e Renzo Villa finanziata anche attraverso un azionariato
popolare
Vittorino Colombo tenta per la prima
volta di regolamentare le emittenti private Ma non riesce nemmeno ad ottenere
l’approvazione al proprio disegno di legge in Consiglio dei Ministri. E’ il
primo tentativo dopo l’invito a legiferare presenta nella terza sentenza della
Corte Costituzionale
Anche in Spagna si vive un clima di
apertura e di speranza in attesa delle prime libere elezioni. Nell’aprile 1977
viene dissolto il partito unico del regime franchista Movimento Nacional e
vengono definitivamente legalizzati i partiti politici. Nasce a destra Alianza
Popular sotto la guida di Manuel Fraga Iridarne che raggruppa larga parte della
destra post-franchista (anche se alla sua destra rimangono la Falange e Fuerza
Nueva di Blas Pinar ostili alle riforme politiche), l’Union de Centro
Democratico di Adolfo Suarez che raggruppa democristiani, liberali
socialdemocratici e altri segmenti moderati di destra e sinistra e altri
partiti giudicati centristi come il Partido Nazionalista Vasco PNV, il Pacte
Democratic per Catalunya PRC guidata dalla Convergencia Democratica de
Catalunya di Jordi Pujol e Miquel Roca e l’Unió Democratica de Catalunya (UDC), e a sinistra Il PSOE, e, a partire dal
9 aprile, anche il PCE viene legalizzato
dopo ricorso al Tribunale Supremo.
1977
1977
Esce Candido, ovvero un sogno fatto in
Sicilia è un romanzo di Leonardo Sciascia,
ispirato all'omonima opera di Voltaire.
1977
Esce postumo Il giorno del giudizio è
un romanzo del giurista Salvatore Satta. un'anonima voce narrante a
condurre la storia (è facile intravvedervi l'autore stesso). Tornato nella
città natale in tarda età, col sentimento della fine prossima, il narratore
decide di fare una visita al cimitero. Questo semplice episodio scatena in
lui il vortice dei ricordi. Alle vicende familiari dei Satta si accompagnano, a
volte sovrapponendosi, a volte in parallelo, quelle della città di Nuoro e
dei suoi personaggi, il tutto racchiuso in un contesto cronologico che va dagli
ultimi anni del XIX secolo sino a quelli successivi alla Prima
guerra mondiale. Nella narrazione non c'è alcuna pretesa naturalistica o mimetica, bensì
fondamentalmente la resa di un'anima aristocratica (un
po' alla Giuseppe Tomasi di Lampedusa) al nichilismo e
alla mancanza di senso dell'esistenza. Una sorta di Antologia di Spoon River in prosa, in
cui i destini di tutti, giovani e vecchi, ricchi e miserabili, intellettuali e
matti del villaggio si intrecciano e trovano compimento nell'inevitabile
destino comune della morte.
1977
Esce Pinocchio: un
libro parallelo di Giorgio Manganelli: l’autore sta al fianco
delle parole, parallele appunto, dà loro un’altra luce, fa diventare il testo
di Collodi ancora più allegorico e in queste allegorie, che permettono che il
testo possa aprirsi, il burattino di legno diventa adulto; al di là dei giochi
verbali e degli esercizi linguistici con cui Manganelli rivede questa opera,
l’universo di Pinocchio è infatti, nello spirito di angoscia esistenziale dello
scrittore, un attraversamento della morte; attraverso riti e liberazioni
durante la sua crescita, coperti dalla maschera dell’ironia, una maschera che
svela, una lingua di giochi, errori ed equivoci: «C’era una volta… Un re… No…».
1977
Bompiani pubblica Le parole
abbandonate di Luigi Malerba. Lo scrittore restituisce la voce ai
contadini che popolavano un tratto di campagna isolato e diffidente persino nei
confronti della lingua italiana che distingueva i forestieri e le autorità
costituite. Nel libro ancora una volta Malerba analizza le parole che
appartengono al lessico contadino, cadute in disuso proprio a seguito
dell'abbandono delle campagne. Malerba stesso dichiara tra le pagine che il suo
è un tentativo di ricomporre l’immagine di una cultura contadina in disgregazione,
mettendo insieme parole dialettali alle quali corrispondono, o corrispondevano,
altrettanti oggetti, strumenti, funzioni. Il repertorio lessicale, nel quale le
parole sono esaminate e raggruppate in capitoli tematici (la casa, la terra, il
lavoro, le bestie, gli uomini, il cibo), è lo specchio di una società che ha un
passato millenario quasi immobile, tutto al di qua della meccanizzazione
dell’agricoltura e delle scoperte tecnologicamente più avanzate
1977
ABC diventa il network nazionale con maggiori indici di ascolto
1977
Giovanni Leone nomina Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi cavalieri del lavoro
1977
Nasce a Parigi la European
Telecommunications Satellite Organization (Eutelsat)
come organismo intergovernativo delle amministrazioni delle PTT per lo sviluppo
di servizi di telecomunicazioone via satellite
13
gennaio 1977 "L'esercito di Scipione", film televisivo in tre puntate
che Giuliana Berlinguer ha tratto dal libro di Giuseppe D'Agata. Si tratta di
una produzione con tecnica cinematografica realizzata a costi contenuti.
Interpreti principali Piera degli Esposti e Pietro Biondi.
16
gennaio 1977 Il dramma di Ignazio Silone Ed
egli si nascose inaugura il ciclo Teatro
contro l’intolleranza . La regia è di Guglielmo Morandi. Seguiranno Il crogiuolo di Atyhur Miller, L'istruttoria di Peter Weiss e altri
lavori.
18
gennaio 1977 Al Piemonte è dedicata la prima serie del programma Una regione alla volta, realizzato con l'apporto
diretto delle Sedi RAI.
20
gennaio 1977 Si perfeziona la lottizzazione orizzontale secondo la formula del
numero 643111. Si insedia il nuovo Cda Rai che designa il socialista Paolo
Grassi Presidente confermando il socialdemocratico Orsello Vice Presidente. Tra
i consiglieri spiccano i nomi di Elena Croce per i repubblicani, di Enzo Cheli
e Walter Pedullà per i socialisti, di Giorgio Tecce, Adamo Vecchi, Leonardo
Raffaelli e Paolo Volponi per i comunisti,
e di Pietro Adonnino, Pier Antonio Bertè (poi sostituito da Roberto Zaccaria ) e
Nicola Lipari fra i democristiani Confermato nei due anni successivi rimarrà in
carica sino al 12 giugno 1980
27
gennaio 1977 Si dimette Michele Principe. Al suo posto Giuseppe Glisenti viene
nominato nuovo Direttore Generale della Rai. Rimarrà in carica solo pochi mesi
27
gennaio 1977 Carmelo Bene in TV con il recital in due parti "Bene! Quattro
diversi modi di morire in versi" accompagnato dalle musiche di Vittorio Gelmetti.
29
gennaio 1977 Dalla sede di Napoli va in onda (ore 12.30) il primo numero di
"Check - up", programma di medicina dovuto a Giorgio Conte, Luciano
Lombardi e Biagio Agnes
1° febbraio 1977 Avvio ufficiale in Italia delle
trasmissioni televisive a colori. Sono consentite per un massimo di 42 ore
settimanali, corrispondenti a sei ore quotidiane
2
febbraio 1977 Prendono il via i Viaggi
impossibili di Corrado Bologna, con Leo Gullotta e Piero Nuti. Prima
trasmissione: Platone: Atlantide e la
Repubblica.
3
febbraio 1977 Nuova rubrica d'orientamento culturale per i ragazzi della scuola
media: La bussola
6
febbraio 1977: Il neo presidente Rai Paolo Grassi sostiene sul Radiocorriere:
"Penso che attuando la seconda fase della riforma la concorrenza delle
emittenti straniere e private si vinca difendendo il monopolio, applicando
rigorosamente la legge di riforma e la legge protettiva del monopolio. Si vince
anche, e soprattutto, non con la fortezza accerchiata del monopolio, bensì con
un monopolio inteso dialetticamente come servizio pubblico nella più ampia
accezione del termine, al servizio dell'intera società nazionale e di quel
tanto di civiltà che il nostro paese ritiene ancora di rappresentare. La
concorrenza, cioè, non si affronta con le sole tutele legislative o con
l'abbattimento dei ripetitori, ma si vince soprattutto con la credibilità
dell'informazione e con la qualità della proposta culturale. La battaglia più
autentica va vinta dentro la nostra coscienza, acquisendo la consapevolezza che
il nostro prodotto è migliore, che il nostro sacrificio è maggiore, che
lavoriamo meglio e più dei colleghi delle televisioni straniere o private"
7
febbraio 1977 Per il ciclo Radiodrammi in
miniature va in onda La verità
innanzitutto di Paolo Modugno. Gli autori propongono, in questo ciclo,
lavori della durata di 20' su temi specifici: l'onore, la fantascienza, il
giallo, lo spionaggio.
7
febbraio 1977 Vittorino Colombo ne La discussione ammette che “E' maturata la convinzione
che l'oscuramento della pubblicità nei programmi esteri sia una battaglia di
retroguardia rispetto ai principi ormai acquisiti largamente nella coscienza popolare
di un pluralismo integrale che deve valicare le barriere nazionali e che trova
ormai un riscontro positivo nella collocazione europea del nostro paese e nelle
norme internazionali concretamente recepite dall'Italia in ordine alla libera circolazione
delle persone, delle merci e dei servizi. Per questo motivo io credo che la
nuova legge di riforma dovrà correggere e integrare la precedente norma"
14
febbraio 1977 Prima trasmissione de I
programmi dell'accesso a cura di Jader Jacobelli. Si attua, così, uno dei
punti innovatori delta riforma RAI. La Caritas Ita liana 'accede' per prima con
"Handicappati: dall'esclusione all'accoglienza".
14
febbraio 1977 con 1'inizio dei Programmi dell'accesso sotto il titolo
"Spazio libero", alle 18.30, si attua uno dei punti della riforma
RAI. Curatore Jader Jacobelli.
16
febbraio 1977: Presa di posizione del consiglio di amministrazione della Rai su
TV straniere ed estere: il documento pone in rilievo la situazione che si sta
determinando a danno del servizio pubblico radiotelevisivo in conseguenza della
progressiva 'occupazione abusiva' di frequenze televisive da parte di emittenti
private e di ripetitori di programmi irradiati da stazioni straniere o che
straniere sono solo di nome. 'E' una situazione - è detto nel comunicato – che rischia
seriamente di pregiudicare l'attuazione dei piani di sviluppo delle
trasmissioni previste dalla legge di riforma, con particolare riferimento al
prossimo avvio della terza rete televisiva'. Il Consiglio di Amministrazione è
dell'opinione che questo processo di occupazione abusiva di proporzioni ormai
rilevanti sia stato favorito non solo dai ritardi che si sono verificati nel
varo della nuova disciplina delle emittenti locali - che una sentenza della
Corte costituzionale imponeva senza indugi - ma anche dalla mancata previsione,
nel piano nazionale recentemente approvato in sede ministeriale, delle
frequenze e degli spazi assegnati in esclusiva alle esigenze di sviluppo del
servizio pubblico"
26
febbraio 1977 Prende il via "Apriti sabato", nuova rubrica di
curiosità e spettacolo dedicata ai ragazzi. Conduttore Paolo Frajese.
27
febbraio 1977 Prima parte del racconto
di Michail Bulgakov "Le uova fatali" realizzato per la TV da Ugo Gregoretti con nuove
tecniche di lavorazione. E' una satira sui mostri generati dalla burocrazia.
Marzo 1977 Francesco Di Stefano
promuove una radio e una televisione ad Avezzano Centro Italia Trasmissioni e
Telecentro Italia Trasmissioni
Marzo
1977: Nasce il Consorzio Nazionale delle TV Libere. "Il preciso intento - spiega
il presidente Paolo Romani - è di mettere un po' d'ordine nel caos che si è determinato
negli ultimi mesi con l'indiscriminato assalto alle frequenze disponibili in ogni
città d'Italia". Al consorzio possono partecipare solo le emittenti in
grado di "trasmettere con professionalità e continuità". Sono escluse
le emittenti "che non siano realmente e completamente libere da vincoli di
dipendenza, anche di fatto, da oligopoli e concentrazioni economiche in genere
5-6
marzo 1977 - Si tiene a Roma il Congresso delta FRED (Federazione radio
emittenti democratiche). Al termine dei lavori, dopo scontri fra diverse linee
politiche, viene riconosciuta la necessità di un congresso nazionale che si
svolgerà alla fine di maggio.
12
marzo 1977 - Forze dell'ordine irrompono
nei locali di Radio Alice di Bologna. Sequestrano gli impianti e arrestano i
redattori. Radio Alice, una radio di sinistra, aderente alla FRED, stava trasmettendo
in diretta gli scontri che avvenivano in tutta la città.
14
marzo 1977 - Le forze di polizia di
Bologna disattivano gli impianti di Radio Lara perché ospita uno trasmissione
effettuata da Radio Alice sfuggita alla cattura. II proprietario viene
arrestato.
14
marzo 1977 La nuova rubrica GR 3 –
culture va in onda tutti i giorni tranne la domenica, condotta in studio da
un giornalista.
17 marzo 1977 Esce Un borghese piccolo piccolo di Mario
Monicelli
22
marzo 1977 Un’ordinanza delta Prefettura
di Roma intima la chiusura delle radio private operanti nella capitale per il
giorno successivo, giorno dello sciopero generale del Lazio. In serata il
ministro annulla l'ordinanza.
27
marzo 1977 Primo episodio del Gesù di
Nazareth di Franco Zeffirelli. Sceneggiatura di Zeffirelli, Anthony Burgess
e Suso Cecchi D'Amico. Interpreti principali Robert Powell e Olivia Hussey. Lo
sceneggiato – frutto di una coproduzione italo-inglese, ha mantenuto un ascolto
medio di 26,7 milioni di telespettatori con punta massima di 28,3 milioni.
29
marzo 1977 Si insedia il secondo governo Raymond Barre. Rimarrà in carica sino
al 31 marzo 1978. Ministre de la Culture et de l’Environnement : Michel d'Ornano (FNRI) Secrétaire d’État
aux Postes et Télécommunications rimane Norbert Ségard
Aprile
1977 . Viene costituito l’Ente Autonomo Medios de Comunicación Social del
Estado che riprende i giornali e le radio del movimiento.
15
aprile 1977 "Tam - Tam" nuovo
rotocalco dedicato all'attualità. Nino Criscenti coordina il programma cui
collaborano giornalisti già noti ai telespettatori: Arrigo Petacco, Mino
Damato, G. Vannucchi e Bruno Vespa.
15
aprile 1977: Il consiglio dei ministri vara la proposta di una nuova regolamentazione
per le TV private: il disegno di legge di Vittorino Colombo prevede: "1)
Non potranno essere trasmessi film vietati ai minori di 18 anni (...). 2) I
film trasmessi dovranno avere un'anzianità di almeno 4 anni; 3) Salvo deroghe,
non potranno essere trasmessi film italiani o doppiati in italiano dalle
emittenti estere (Questa norma non si applica alle emittenti situate nei paesi
della CEE, a ameno che non vi siano specifici accordi). "Così - commenta
il Corriere - si colpirebbero emittenti come TV Svizzera e Capodistria. 4) Il
numero massimo dei film da programmare mensilmente sarà stabilito con accordi
specifici dalle organizzazioni di categoria (Allora alla Rai era concessa la
trasmissione di due film per rete alla settimana) 5) In ogni caso non sarà
consentita la programmazione di film alle TV nelle giornate festive o in quelle
precedenti le festività 6) Lo stesso film non potrà essere replicato nell'arco
della stessa giornata. 7) Gli esercenti delle emittenti dovranno tenere un
registro dei film trasmessi; 8) Sono previste sanzioni da 200 mila lire a 32
milioni per chi contravviene alle precedenti norme
21
aprile 1977 "Testimoni
oculari",un programma di Gianni Bisiach, prende il via con la prima serie
di cinque puntate. Il programma si propone di rievocare alcuni drammatici fatti
della politica, della cultura e del costume attraverso le testimonianze dei
protagonisti.
18 aprile 1977 Il Pretore di Pescara concede a Tele
Adriatica il diritto di cronaca televisiva con la possibilità di diffondere per
pochi minuti le partite che si svolgono nel locale stadio di calcio. La Lega Calcio è critica,
avendo concesso le partite in esclusiva alla Rai. Tre giorni dopo, il 21 aprile
1977, la Lega consente a Tele Adriatica di trasmettere in differita una sintesi
della partita Pescara-Como.
22
aprile 1977 Dario Fo torna sul video con quindici serate, metà delle quali
andranno in onda nel prossimo autunno, registrate alla palazzina Liberty di
Milano. Oltre "Mistero buffo", andranno in onda "Settimo: ruba
un po’ meno", "Isabella, due caravelle e un cacciaballe",
"Parliamo di donne", "La signora è da buttare", "Ci
ragiono e canto".
Maggio 1977 Inizia la battaglia legale – mai
conclusasi - fra la SIAE e le emittenti locali per i pagamenti dei diritti
locali.
Maggio
1977 Un decreto legge riconosce il diritto alla libertà di informazione
sospendendo gli articoli della Legge Fraga del 1966 che permettevano sequestri
e sospensioni delle pubblicazioni.
2 maggio 1977 Edilio Rusconi dà vita alle trasmissioni di
Antenna Nord
3
maggio 1977 Un Decreto regola gli spazi gratuiti di propaganda elettorale” su
TVE e RNE in vista delle prime elezioni libere dopo la dittatura franchista.
3
maggio 1977: Contro il canone. Una "rivolta di teleutenti" scrive
Panorama, è guidata dall'Unione Nazionale Consumatori. Dal momento in cui la
Corte costituzionale ha ammesso l'esistenza di emittenti private, dice Vincenzo
Dona, segretario dell'Unione, "è venuto a cadere il rapporto diretto tra
possesso di un apparecchio e obbligo di pagare il canone". Chi non volesse
più pagare il canone, secondo la proposta dell'UNC, dovrebbe "sigillare i
canali nazionali e comunicare all'Urar la disdetta dell'abbonamento".
7 maggio 1977 Interferenze dovute alla presenza di
una radio libera impediscono le comunicazioni con la stazione di controllo
dell’aeroporto di Caselle a Torino
9 maggio 1977 il Pretore di Pescara consente a Tele
Adriatica di trasmettere il filmato dell’intera partita domenicale.
21
maggio 1977 Per la regia dl Corrado Pavolini la radio trasmette El Cid, tragedia in 3 atti di Pierre
Corneille tradotta da Eugenio Montale.
27
maggio 1977 Portobello, mercatino del venerdì. Nuovissimo come impostazione e
come realizzazione questo programma segna il ritorno in TV di Enzo Tortora.
Andrà in onda su Rai Due in prima serata in sei edizioni sino al 1983 e dal 20
febbraio al 26 giugno 1987
Giugno 1977 Inizia a trasmettere TVS emittente
televisiva locale promossa dall’editore del quotidiano il Secolo XIX a Genova
Giugno 1977 La Società Impianti
Televisivi (sit)
dei fratelli Marcucci mette in funzione una catena di ripetitori a tre reti:
una per Capodistria che diffonde in Lombardia e nel Veneto, una per la tsi nella sola Lombardia, mentre la
terza ripete in ambito locale i programmi di cinque emittenti di proprietà sit: Tele Ciocco (Lucca), Tele Nord
Milano, Tele San Marco (Padova), Telexpress (Bologna) e Tele Navona (Roma
3
giugno 1977 All’indomani della gambizzazione da parte delle Brigate Rossi di
Indco Montanelli, il direttore del TG1 Emilio Rossi viene crivellato di
pallottole. La responsabilità del TG1
ricade sul vice direttore Emanuele Milano
6
giugno 1977 Fabiano Fabiani presenta una relazione sulla Terza Rete.
sottolineando nella premessa sugli obiettivi come “La legge 103 e la Convenzione
[dell’agosto 1975], con l’obbligo per la concessionaria di avviare un
decentramento regionale ideativo e produttivo in campo radiotelevisivo e di
realizzare la Trza Rete
Televisiva regionale, costituiscono corollari, per la radiotelevisione, della
nuova organizzazione politica regionale. Si può individuare nella disposizione
legislativa, se non il porogramma, almeno l’ipotesi di un arresto nella
tendenza di accentramento, di risorse e di mediaizone culturale, favorita
dall’espansione del mezzo radiofonico in un momento particolare della vita
nazionale consolidata nel dopoguerra da fenomeni sociali ed economici di genere
diverso ma di eguale risultato: il progressivo depauperamento dei patrimoni
locali”
9
giugno 1977: Il Consiglio d'Amministrazione della Rai vara ufficialmente la Terza Rete televisiva
che, come prevede l'art.14 della legge di riforma, dovrà "assicurare un
effettivo decentramento" delle trasmissioni. Fabiano Fabiani, in
un'intervista a Panorama, spiega che
da ogni capoluogo si potrà trasmettere solo entro i confini della regione, e
commenta: "Un sistema così frazionato non esiste in nessuna parte del
mondo: in Germania hanno una rete regionale che raggiunge i nove Laender con cinque
stazioni televisive. I francesi hanno 11 stazioni per tutte le loro regioni.
Noi invece prevediamo la creazione di 20 stazioni televisive, una per regione".
Quanto ai tempi, Fabiani dichiara: "Entro il '78 la terza rete potrà
raggiungere il 19% dei telespettatori, all'inizio del '79 la percentuale
dovrebbe salire al 35% ed entro tre anni si dovrebbe arrivare al 55%"
15 giugno 1977 Prime elezioni
libere dopo la dittatura franchista danno vita alla Legislatura Costituente. La
TVE trasmette la notte elettorale. Primo partito risulta l’Union de Centro
democratico con il 34,52% e 165 seggi, mentre il PSOE lo tallona al secondo
posto con un buon risultato (24,44% e 103 seggi - ai quali occorre sommare il
4,76% e 15 seggi raccolti dai socialisti dai Socialistes de Catalunya e il
4,47% e 6 seggi ottenuti dal Partido Socialista Popular (psp) di Tierno Galvan
- raggiungendo complessivamente il 34,67%) distanziando largamente il Partito
Comunista Espanaol (PCE) che sommato al Partit Socialista Unificat de Catalunya
(psuc), è fermo al 9,37%, e la nuova destra post franchista di Manuel Fraga che
con Alianza Popular (ap) raccoglie l’8,05% e 16 seggi.
26
giugno 1977 Nel centenario della nascita di Sam Benelli (1877-1949), la radio
propone Adamo ed Eva
nell'interpretazione di Lucia Catullo e Mario Feliciani.
30
giugno 1977 Camerati di August
Strindberg nella realizzazione di Mario Missiroli, con Francesca Benedetti e
Maria Grazia Antonini.
3
luglio 1977: Il ministro Vittorino Colombo concede un'intervista all'Espresso in cui, ovviamente, si parla di
TV private ed estere. "Nel piano che ho presentato agli esperti dei
partiti è stata ipotizzata questa ripartizione: per ogni 100 frequenze
destinate alle comunicazioni radiotelevisive, ben 75 verranno riservate alla
Rai, e della quota rimanente i due terzi saranno affidati alle TV locali e un
terzo alle TV estere. Dovrebbero nascere cento fiori, ma non so quanti riusciranno
a sopravvivere dopo i primi esperimenti"
4
luglio 1977 Adolfo Suárez González, a capo di una coalizione eteroclita di partiti
(UCD), giura fedeltà al Re formando il I governo costituente, il primo eletto
democraticamente dalla vittoria del Fronte Popolare il 16 febbraio 1936. Nella
formula di giuramento scompare qualsiasi riferimento al Movimento Nacional.
Scompare il Ministero dell’Informazione e del Turismo. Pio Cabanillas Gallas
diventa Ministro della Cultura e del Benessere. Eletto capo del Governo, Adolfo
Suárez González concede l'amnistia ai prigionieri politici baschi e forte
dell’appoggio dei partiti nazionalisti i Catalogna e Paesi Baschi consente la
creazione di istituzioni preautonomiche.
5
luglio 1977 Nuovo programma musicale di Franco Bracardi e Cesare Pierleoni, con
la partecipazione di Solforio: Tandem.
9
luglio 1977 Elena Doni raccoglie testimonianze tra i giovanissimi nella rubrica
Linea verde
10
luglio 1977 Prende il via la rubrica Quadrante internazionale, settimanale di politica
estera realizzato in collaborazione con il servizio italiano della BBC.
10
luglio 1977 Il ciclo Teatro e costume
è aperto dalla commedia di Achille Torelli I
mariti. Seguiranno Marito e moglie,
Le ali della colomba, Le cugine, Ti ho
sposato per allegria: una panoramica sulla condizione della donna oggi.
12 luglio 1977 Pier Antonino Bertè viene nominato
direttore generale della Rai in sostituzione di Giuseppe Glisenti
15
luglio 1977 Parte "Ping pong", rubrica giornalistica di confronto a
cura di Andrea Melodia .
18
luglio 1977 Silvio Gigli presenta Botta e
risposta trent’anni dopo, pioggia di indovinelli attraverso paesi e città
d’Italia.
22
luglio 1977 Diretta dal Palacio de las Cortes della sessione inaugurale della
Legislatura costituente.
28
luglio 1977 La Spagna presenta richiesta di adesione alle Comunità Europee.
8
agosto 1977 Biagio Agnes viene nominato direttore della testata della
costituenda terza Rete a capo di una redazione nazionale e di 21 redazioni
regionali
12 agosto 1977 Esce Una giornata particolare di Ettore Scola
15 agosto 1977 Nella mattina di
ferragosto, Herbert Kappler, aiutato dalla moglie, Kappler fugge verso la Germania e si rifugia
presso la casa della moglie a Soltau, dove ricevette visite di amici e
ammiratori e rilasciò diverse interviste. La beffarda fuga, scoperta poco dopo
le 10:00 del mattino da una suora che prestava servizio infermieristico nel
reparto presso cui Kappler era ricoverato e della quale ella avvis i militari
dell'Arma addetti alla sua sorveglianza, avvenuta in una giornata festiva da
una struttura di sanità militare, causa profonda rabbia ed emozione presso
l'opinione pubblica italiana . Scoppia una crisi nei rapporti tra Italia e
Germania (il ministro della Difesa in carica, Vito
Lattanzio deve rassegnare le proprie dimissioni, venendo però
nominato pochi giorni dopo al dicastero della Marina Mercantile), alla
quale il governo italiano chiede invano di restituire il fuggiasco
18
agosto 1977 L’Italia formalizza la richiesta di
estradizione di Herbert Kappler al governo tedesco: le autorità tedesche,
nell'opporre il loro diniego a quelle italiane, possono replicare che Kappler,
in quanto dichiarato proprio dal governo italiano prigioniero di guerra, aveva
esercitato il proprio diritto alla fuga, garantitogli dal suo status.
L’opinione italiana a oltre 30 anni
dagli eventi che si erano configurati non genericamentecomeazioni di guerra ma
come crimini in violazione alleleggi vigenti e alle convenzioni internazionali
rimane scossa. Dei 400 casi di stragi
naziste accertate solo una decina hanno dato luogo a processi con condanne
esemplari come quele inflitte a Kappler per le fosse ardeatine ea Walter Reder
per Marzabotto. Per il resto tutti i procedimenti sono insabbiati e le 15 mila
vittime non ottengono giustizia
31
agosto 1977 A
questa data sono stati concessi, in Italia, 1964 impianti radiotrasmittenti locali,
369 impianti locali di diffusione televisiva e 417 ripetitori che irradiano
programmi esteri.
1° settembre 1977 Va in onda GR2 - economia a cura della Redazione di Milano.
23-25
settembre 1977 Convegno sulla repressione a Bologna. Vi partecipano 250 mila
giovani. Fra di essi alcuni intellettuali francesi. Il ruolo di gendarme del
PCI viene duramente contestato dalle varie anime dell’ultrasinistra. E’ la
manifestazione culminante del movimento del 1977
29
settembre 1977 Un decreto legge ristabilisce l’autonomia della Catalogna
ripristinando la Generalità di Catalogna espressione della legalità della II
Repubblica.
30 settembre 1977 Una società impegnata nel marketing
diretto Amway acquista
Mutuial Broadcasting System
3
ottobre 1977 Finisce il monopolio informativo di Radio Nacional de Espana. Un
Regio Decreto de libertad de información general para las emisoras autorizza le
emittenti radiofoniche che lo desiderino a realizzare loro propri programmi a
carattere informativo. L’informazione politica non è più limitata alla radio
nazionale.
.
3
ottobre 1977 In
diretta dal teatro Bolshoi di Mosca va in onda "Boris Godunov" opera
in un prologo e quattro atti di Mussorgsky. L'edizione e firmata da
Rimsky-Korsakov.
4 ottobre 1977 Si costituisce la Federazione Italiane
Emittenti Locali (fiel),
di area cattolica.
7
ottobre 1977 L 'età dell'oro è una rubrica di incontri
con la terza età a cura di Lino Matti.
12
ottobre 1977 Renzo Montagnani presenta " Tredici personaggi in cerca di attore. Sotto la regia di Massimo
Ventriglia sfilano Giulio Cesare, Robin Hood, Zorro, Maigret e altri.
13
ottobre 1977 Attuazione della ristrutturazione aziendale. Il Consiglio di
amministrazione approva i primi provvedimenti riguardanti le 21 Sedi
regionali, i 5 Centri di produzione e i loro rapporti con le Reti nel quadro
del decentramento ideativo - produttivo. Il primo passo verso il decentramento
- scrivono i quotidiani - è il riconoscimento alle sedi di numerosi poteri:
partecipazione alla programmazione nazionale, proposte ed eventuali realizzazioni
di programmi, rapporti con gli organi regionali, mezzi e personale necessari a
tradurre in fatti questi compiti
.
14
ottobre 1977 In
assenza di accordo fra la maggioranza della “non sfiducia” il disegno di Legge
Vittorino Colombo non arriva in Consiglio dei Ministri. Questo primo tentativo
di disciplina dell’etere prevede la liberalizzazione in un ambito locale di 12-15 chilometri per
bacini i utenza non superiori a 300-500 mila abitanti, l’obbligo di trasmettere
almeno 4-5 ore al giorno e la possibilità di inserire spot pubblicitari pari
all’8-12% della programmazione autoprodotta
19
ottobre 1977: In gran parte della Lombardia e del Piemonte vengono oscurate la TV Svizzera e
Capodistria. Il motivo è che le frequenze utilizzate interferivano con quelle
riservate all'assistenza di volo dell'Aeronautica militare
21
ottobre 1977 Prende il via Le grandi
firme, autobiografie di giornalisti provocate da Anna Maria Mori.
24
ottobre 1977 Nuovo quindicinale di incontri e appuntamenti con il teatro vivo,
a cura di Lucio Romeo: Sipario aperto.
27
ottobre 1977 Prima trasmissione di "Non stop", spettacolo in 6
puntate per la regia di Enzo Trapani. E' una trasmissione, senza soluzione di
continuità, che vuol dare l'opportunità di farsi conoscere ad artisti di cabaret
all'inizio della carriera.
28
ottobre 1977 un Regio Decreto rende Television Espanola indipendente
dall’amministrazione statale. Television Espanola prende la forma di un Ente
autonomo, ovvero di un organismo autonomo dallo Stato, operante nell’ambito delle
competenze del Ministero della Cultura
29
ottobre 1977: Paolo Grassi, intervenendo a un convegno su "Rai-Tv oggi e domani
servizio pubblico", dichiara: "Per l'Italia si apre una ipotesi nuova
e interessante: un sistema di informazione a tre livelli. I primi due livelli,
quello nazionale e quello regionale, garantito dalla presenza pubblica, il
terzo livello ad estensione locale, affidato all'iniziativa privata. Non c'è
quindi una prospettiva di concorrenza, ma la possibilità di un sistema armonico
e non conflittuale da realizzare non in contrasto con i fini di pubblica
utilità. Ma perché questo si realizzi è necessario provvedere rapidamente a
regolare legislativamente le emittenti locali"
31
ottobre 1977 Il Dipartimento scolastico-educativo presenta Fare teatro, programma di sperimentazione e creazioni teatrali
gestite dai giovani. A cura di Gabriele La Porta ed Egidio Luna.
Novembre 1977 Secondo la Rai sono attivi 188
impianti televisivi sul suolo nazionale.
3
novembre 1977 Con un secondo Decreto Regio viene costituito il Consejo Rector
Provisional de Radio y Television Espanola, composto da rappresentanti del
Parlamento e del Governo, con funzioni di controllo. Sarà incaricato di
elaborare il progetto definitivo dello Statuto della Radio e della Televisione
Espanola
3 novembre 1977 A Legnano iniziano le trasmissioni di
Antenna 3 promossa da Renzo Villa e da Enzo Tortora che ne diventa
Presidente
Novembre 1977
Fininvest acquista una partecipazione ne Il
Giornale nuovo di Indro Montanelli
12 novembre
1977 Per motivi di ordine pubblico vengono chiuse temporaneamente Radio Onda
Rossa e Radio Città futura
19 novembre 1977 Il Pretore di Roma consente a Tele
Regione di riprendere integralmente il derby Roma-Lazio in quanto “la partita
di calcio, oltre che costituire spettacolo, rappresenta anche un fatto di
cronaca quanto meno locale in rapporto all’interesse del cittadino sportivo a
seguire le vicende di questa o quella squadra”. La durata della trasmissione in
differita non deve superare i 3 minuti.
19
novembre 1977 Viene nominato Fernando Arias Salgado nuovo Direttore Generale
per la Radiodiffusione e la
Televisione. E ’ figlio del Ministro Gabriel che aveva
inaugurato TVE 21 anni prima. Torna la vecchia guardia
22
novembre 1977 Cesare Zavattini ha sceneggiato per la RAI le tre puntate del film Ligabue interpretato da Flavio Bucci e
diretto da Salvatore Nocita.
24
novembre 1977 Per Teatro di Radiodue va in onda La Salomé di Oscar Wilde secondo Carmelo Bene che ne ha curato
anche la regia.
26
novembre 1977 Eliot/Pizzetti: Assassinio
nella cattedrale, dramma di T.S. Eliot con musica di Ildebrando Pizzetti
(che anche lo dirige), è interpretato da Nicola Rossi Lemeni.
26
novembre 1977 Carlo Casalegno è il
primo giornalista e scrittore italiano ucciso da terroristi
durante gli anni di piombo
dicembre
1977 Il CdA prende provvedimenti riguardanti la Terza rete TV.
1°
dicembre 1977 Nasce il canale per bambini Pinwheel per iniziativa della Warner
Communications. Dal 31 marzo 1979 diventerà Nickelodeon
1°
dicembre 1977 Prende il via Europa '78,
settimanale europeistico in collaborazione con il Servizio italiano della BBC.
6
dicembre 1977 Pasolini/Ronconi Il
laboratorio di progettazione teatrale presenta Calderon di Pier Paolo Pasolini per la regia di Luca Ronconi.
6
dicembre 1977 Un originale radiofonico in sei episodi di Domenico Meccoli è
dedicato alla figura di Martin Luther
King. Ne è protagonista Sergio Graziani e regista Dante Raiteri.
7
dicembre 1977 Diffuso tre volte alla settimana GR2-Europa assumerà crescente rilievo con l'approssimarsi delle
elezioni per il Parlamento europeo.
16
dicembre 1977 Attuazione della ristrutturazione aziendale. Prosegue con
provvedimenti che riguardano la
Terza rete TV. Nella stessa data viene approvato il Piano
triennale di investimenti 1978 - 1980 che corona, di fronte alla legge, gli
impegni di sviluppo della RAI concernenti ristrutturazione, servizio e
programmazione nel periodo finale della Convenzione del 1975.
18-20
dicembre 1977 Primo sciopero della TVE.
22
dicembre 1977: Cgil-Cisl e Uil intervengono su radio e TV private, con un comunicato:
"L'imprescindibile esigenza di procedere a una rapida regolamentazione
delle emittenti radiotelevisive che operano in ambito locale è attestata, oltre
che dal perdurante 'caos nell'etere' che caratterizza la situazione nazionale -
unica al mondo, giova ricordarlo - anche dai seguenti dati obiettivi: al 31/8/77
sono stati concessi, in Italia, 1964 impianti radiotrasmittenti locali, 369 impianti
locali di diffusione televisiva e 417 ripetitori che irradiano programmi
esteri. Se ne deduce che, nell'arco dei primi otto mesi dell'anno in corso, la
percentuale di incremento degli apparati radiofonici privati è stata pari al
68%, mentre quella degli apparati televisivi privati ha raggiunto il 96%. Le
confederazioni sindacali dei lavoratori ritengono irrinunciabili, oltre
all'immediatezza dell'accennata regolamentazione legislativa, anche le seguenti
connotazioni prioritarie di essa:
a)
l'assegnazione delle frequenze deve essere effettuata con un piano nazionale elaborato
dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulla base di piani regionali approntati
dalle singole assemblee regionali;
b)
trasferimento del potere di assegnare le frequenze dall'area dell'esecutivo a
quella delle grandi assemblee elettive, in coerenza con lo spirito della legge
di riforma;
c)
ampia percentuale delle limitate disponibilità delle frequenze riservate
all'utilizzazione in ambito locale, alle grandi aree culturali del paese, alle
forze sociali, all'associazionismo, alla cooperazione., nonché, ovviamente,
precedenza assoluta per le articolazioni locali dello Stato-comunità (Regioni,
Province, Comuni) e per il servizio pubblico decentrato;
d)
delimitazione dell'area di servizio di ogni trasmettitore, intesa sia come
raggio dell'area stessa sia come numero totale di abitanti potenzialmente serviti;
e)
univoco ed esplicito divieto delle interconnessioni tra le singole emittenti (eliminazione
della premessa per la formazione di oligopoli) e rigoroso accertamento che
ciascuna iniziativa privata, operante nel settore, disponga di una sola autorizzazione,
tanto nell'ambito di una Ragione, quanto dell'intero territorio nazionale,
prevedendo anche il divieto dei consorzi di produzione, al fine di evitare potenziali
concentrazioni, necessità, tra le condizioni essenziali per l'ottenimento delle
autorizzazioni, che le singole imprese assicurino una quota maggioritaria di propria
produzione nel complesso della programmazione quotidianamente diffusa da ciascuna
di esse"
31
dicembre 1977. In
Spagna televisione raggiunge il 93% delle famiglie spagnole. L’esercizio della
TVE si conclude con una crescita nell’ultimo anno del 25% degli introiti
pubblicitari rispetto all’anno precedente.
31
dicembre 1977 Nel 1977 la programmazione televisiva complessivamente è di 7.256
ore, di cui 6.538 sulle reti nazionali e 718 in rete locale. Per le "nazionali"
è da notare l'adeguamento quantitativo della Rete 2 alla Rete 1 sviluppatosi
nell'arco dell'intero anno fino a risultati di equilibrio grazie alle modifiche
di palinsesto dell'autunno 1976: 3.276 ore (contro 3.318 dell'esercizio
precedente) sulla Rete 1 e 3.262 ore (contro 2.633) sulla Rete 2.
1977
Programma dell’anno è Bontà loro, il
primo talk show di Maurizio Costanzo
1978
Nell’anno del rapimento e
dell’assassinio di Moro nasce Tele Milano International, il canale televisivo
di Radio Milano International. La programmazione è basata quasi esclusivamente
su film e sulle riprese dei programmi radiofonici. La notte invece vengono
trasmessi programmi pornografici. Proprio per questo nel 1979 il canale
televisivo verrà chiuso dalla buoncostume. Il giovane
Berlusconi dagli studi di Milano 2 dà vita a Tele Milano irradiata su onde
terrestri grazie ad un’antenna sul grattacielo Pirelli. La Rai dal canto suo
realizzata nel mese di giugno una ristrutturazione interna alla quale sono
interessate le reti, le testate giornalistiche, il Dipartimento Scuola
Educazione, mentre viene istituita la Testata per l’Informazione Regionale
Fallisce il secondo tentativo di
disciplina del sistema televisivo privato da parte del ministro Gullotti. E’
destinato a fallire in quanto DC e PCI in un primo tempo favorevoli
all’ingresso di emittenti a loro favorevoli (come sembra in un primo momento
TMC)si accorgono che diventano sempre meno controllabili rispetto alla Rai e
sotto la spinta del fanfaniano Bubbico decidono di utilizzare le loro forze per
ribadire la presenza nella concessionaria pubblica evitandone il
ridimensionamento. L’accordo fra DC e PCI diminuisce di conseguenza lo spazio
dei socialisti nella televisione pubblica
Nel 1978 le emittenti televisive private
sparse in giro per la nostra nazione avevano superato quota 400. Le televisioni
private, per la ricchezza della loro programmazione, battono i palinsesti della
Rai riformata nonostante la forte spinta al decentramento ideativo e produttivo
che si intende esercitare progettando una terza rete. Mentre la Rai si attiene ad alcune
disposizioni di legge, come non mandare in onda programmi vietati ai minori, le
piccole emittenti riescono a farlo godendo degli scarsi controlli di quel
tempo. In più, la Rai, per arginare la registrazione illecita dei film che
puntualmente le televisioni locali mandavano in onda “usufruendo del servizio
pubblico della Rai”, l’azienda mette il logo in un angolo del teleschermo. Sul
versante sportivo, durante le partite di calcio, si verificavano insistenti
richieste per poter trasmettere gli incontri, ricevendo secchi rifiuti.
L’informazione televisiva privata inizia a farsi sentire, facendo qualche scoop
e buona inchiesta. Il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Br, fu
ripreso da una piccola televisione privata e non dalla Rai. Nelle televisioni
locali, le aste televisive ( di oggetti per la casa, gioielli, corredi, ecc…)
si evolvono in televendite (ad esempio di appartamenti sul Mar Rosso ), con
relative truffe anche note e le telepromozioni, in cui il banditore deve
convincere il telespettatore a venire a
vedere di persona la merce per acquistarla, manifestano la natura commerciale
delle televisioni private.
Come ricorda Menduni Grazie alle
televisioni locali si può conoscere un’Italia fatta di creatività, curiosità e
di localismo, che nel programma Portobello trovano la massima espressione di
questa cornice. Enzo Tortora, il presentatore, porta sul piccolo schermo, dal
1977 al 1983, inventori, inserzionisti, disperati e poeti. Il cuore del
programma è dato dagli inserzionisti che propongono ai telespettatori le
invenzioni più curiose, spettacolarizzando il quotidiano.
In Spagna nel 1978 viene approvata la
Costituzione e predisposto lo statuto alla base delle Comunità Autonome
Regionali. La Costituzione configura due distinti livelli iniziali di
autogoverno e altrettante vie di accesso alle autonomie. Nasce lo Stato delle
autonomie formato da 17 Comunità Autonome con una corsia preferenziale per quei
territori come la Catalogna, i Paesi Baschi e la Galizia che avevano sottoposto
a referendum uno statuto di autonomia e
che al momento dell’approvazione della Costituzione godevano di uno statuto
pre-autonomistico. La
nuova Monarchia parlamentare riconosce le lingue regionali
che diventano lingue co-ufficiali unitamente al castigliano.
La Costituzione spagnola non impone
esplicitamente una configurazione della radiotelevisione come servizio
pubblico. L’inquadramento delle competenze statali è contenuto nell’articolo
149.1.27 che prevede la competenza dello Stato in ordine alla predisposizione
della disciplina fondamentale del settore della comunicazione, facendo
rientrare in tale ambito sia la stampa sia i mezzi di comunicazione
radiotelevisivi. In virtù della nuova
costituzione ogni regione potrà disporre i un proprio canale radiofonico e
televisivo. Le regioni pioniere in questo campo sono i Paesi Baschi, la
Catalogna e la Galizia, le cosiddette comunità storiche, che trasmetteranno
nella lingua tradizionale (o propria) del posto. Successivamente si
aggiungeranno le Comunità di Madrid, Valencia e altre.
Viene elaborato un Piano Tecnico della
radiodiffusione e viene proseguito il processo di riorganizzazione della
radiofonia retaggio del regime franchista. Assistiamo alla fusione di Radio Juventud con le emitenti Voz de...che
dà luogo a Radio Cadena Española (RCE), che incorpora le emittenti
precedentemente appartenenti alla Falange española alle Juntas JONS: la Red
de Emisoras del Movimiento (REM), la Cadena Azul de
Radiodifusión (CAR), originata dalle emittenti del Sindicato Español
Universitario (SEU), e della Cadena de Emisoras Sindicales (CES). La Cadena Azul CAR viene
integrata nel nuovo organismo denominato
RTVE.
Negli Stati Uniti nel 1978 Nasce l’UUCP
che consente ai computer la copia dei file .Il mondo televisivo rimane peraltro
solo marginalmente interessato. L’ascesa di ABC è irresistibile e il network
storico sembra esserne la principale vittima: NBC soffre le defezioni di varie
stazioni televisiove affiliate: perde una
decina di stazioni storicamente a lei affiliate fra le quali la WSB-TV di Atlanta, la WBAL-TV di Baltimore, la KSTP-TV a Minneapolis-St. Paule
la KGTV di San
Diego. Molte di esse diventeranno affiliate di ABC, che sarà leader fra la fine degli anni
Settanta e I primi anni Ottanta. A San Diego viene sostituita dalla stazione
KNSD sin o ad allora affiliata all’ABC.
1978
1978
Con il titolo di Appunti partigiani
1944-1945 è pubblicato nel 1978, a cura di Lorenzo Mondo,
l'abbozzo di un romanzo di Beppe
Fenoglio. Il testo ha un carattere manifestamente autobiografico (il
protagonista si chiama "Beppe") e contiene svariati riferimenti a
episodi e personaggi ricorrenti in altre opere narrative di Fenoglio (Il partigiano Johnny, I ventitré giorni della città di Alba, Una questione privata, ecc). Secondo
il curatore, l'abbozzo sarebbe tra i primissimi testi composti da Fenoglio, a
ridosso della fine della guerra
partigiana, intorno al 1946.
1978
Esce Un altare per la madre d
Ferdinando Camon Il romanzo è la conclusione ideale di quello che Camon ha
intitolato «il ciclo degli ultimi», in cui un mondo contadino immobile da
sempre rivive nella sua miseria e grandezza
1978
Esce La chiave a stella è un
romanzo di Primo Levi, che rinnova il filone della letteratura industriale in
voga negli anni Sessanta. Con quest'opera Primo Levi si aggiudica il Premio Strega del 1979. In essa si narrano
le imprese di un operaio specializzato, Libertino Faussone, detto Tino, che le
racconta a un amico scrittore. L'operaio lavora in proprio e viene chiamato in
tutte le parti del mondo, dove fa esperienze e vive avventure che a volte
mettono a repentaglio la sua vita per la durezza del lavoro, sempre con i suoi
attrezzi da montatore e la fiducia nelle proprie capacità. Faussone è una sorta
di personaggio epico che
lotta contro le forze della natura con il solo bagaglio delle sue esperienze e
delle sue abilità.
Gennaio
1978 Orchestre e cori della RAI Nel quadro del decentramento, il Consiglio di
amministrazione approva un documento su Orchestre e cori della RAI,
riconosciuti "patrimonio aziendale destinato a promuovere la cultura
musicale, attraverso programmi diffusi sulle reti e attività concertistiche a
livello regionale e interregionale". I complessi sinfonico-corali risultano
inquadrati nelle Sedi, che li gestiscono sotto il coordinamento della Direzione
Generale. RAI-Radiotelevisione Italiana, Relazione e Bilancio 1978, p. 21.
Gennaio
1978 Iniziano le trasmissione di Radio Exterior de Espana REE
1°
gennaio 1978 Va in onda la
domenica No , non e la BBC, programma di Renzo
Arbore e Gianni Boncompagni, con Giorgio Bracardi e Mario Marenco.
2
gennaio 1978 Antonella Steni e Elio
Pandolfi presentano Settantottissimo,
radio rivistina di Dino Verde affidata al regista Riccardo Mantoni.
3
gennaio 1978 Invito all'ascolto della
musica folk è una rubrica settimanale di Ugo Gregoretti
7
gennaio 1978 Claudio Abbado con il Don
Carlos di Giuseppe Verdi in diretta dal teatro alla Scala di Milano.
10
gennaio 1978: Come preannunciato alla fine del '77 dal democristiano Mauro Bubbico,
i partiti raggiungono un accordo sulla regolamentazione delle TV private
13
gennaio 1978 I problemi dell'emarginazione Il
quarto diritto è il titolo di una rubrica settimanale, riferita ai problemi
della emarginazione, a cura di Alfonso Alfonsi, Costanzo Capini, Guido Cimatti,
Susanna Palombi. Regista Catherine Charnaux.
16
gennaio 1978 Un viaggio di realtà e fantasia, voci e suoni, musiche e rumori immaginato da Giorgio Bandini, Loris Barbieri,
Paolo Modugno - è proposto da Radio
anch'io che va in onda dal lunedì al venerdì {fascia 9.00-12.00), con
l’interruzione del GR1-flash e dello
speciale Controvoce.
20-22
gennaio 1978: Si svolge ad Ariccia un seminario di studio organizzato da PCI su
radio e TV locali, che segna una svolta netta nell'atteggiamento del partito sull'emittenza
locale, "passato - come scrive Mario Luzzatto Fegiz sul Corriere della Sera - in poco meno di
due anni da un'aperta diffidenza ad una sorta di intervento Programmato
25 gennaio 1978 Esce in
Francia il film esordio girato in 8
mm Io sono un
autarchico di Nanni Moretti
13
febbraio 1978 Nuova intervista di Vittorino Colombo sulla propria proposta di
legge: La ricetta, secondo il ministro, è "quella del pluralismo, che la Corte costituzionale ha convalidato.
Al monopolio legislativo a favore della Rai-Tv si sostituisce il pluralismo sulla
base del diritto soggettivo e inalienabile di ricevere e trasmettere. Viene
deciso uno spazio preciso alle libere iniziative, sia pure in ambito locale,
cioè complementare e non concorrenziale con la Rai-Tv. Io sono senza
esitazioni per il pluralismo 'delle' istituzioni. Ritengo insomma che, a fianco
della Rai-Tv, debbano esistere decine di televisioni, centinaia di radio,
libere ed efficienti". Quanto alle regole, Colombo spiega: "Radio e
TV libere non potranno che vivere sulla pubblicità, poiché non avranno la
possibilità di richiedere canoni. C'è per loro, realisticamente parlando, una
'torta' di 40-50 miliardi all'anno, il che significa far vivere una cinquantina
di televisioni e alcune centinaia di radio. Ma perché ciò avvenga, occorre
assicurare a queste 'antenne' uno spazio di utenza adeguato e non soffocarle in
un ambito troppo ristretto o, addirittura, come vorrebbe qualcuno, negare loro
il diritto a trasmettere messaggi pubblicitari o vincolarle ad assurdi programmi
che, ingigantendo i costi, ne decreterebbero l'asfissia economica". Affrontando
il tema delle TV estere: "Altro problema. Grossissimo. Secondo me le TV estere
devono avere il loro spazio, pur negli ambiti del 'razionamento'. La libertà
mal si concilia con l'autarchia. Quindi, poiché sono per la libertà, nessuna
autarchia. Le modalità saranno da vedere, ma per le TV estere, assolutamente, e
dico assolutamente, uno spazio deve esserci". Nodo centrale, comunque, il
problema dell'assegnazione delle frequenze. Colombo affronta il problema da un
punto di vista tecnico, affermando che, a seconda anche della situazione
orografica del paese, a Milano potrebbero funzionare 5 o 6 televisioni private,
a Roma una dozzina, a Torino 4 o 5. Le radio portano invece "possibilità
praticamente illimitate". Sui criteri per le assegnazioni delle frequenze
televisive Colombo afferma: "Pensiamo di arrivare a una ripartizione in
base alla consistenza delle diverse forze culturali, sociali e politiche
presenti. Un'assegnazione, termine brutto ma necessario, secondo le 'aree culturali',
insomma. Che possono essere espresse da movimenti d'opinione, da giornali,
oltre che dalle forze politiche". Lottizzazione, obietta G.Galli,
l'intervistatore: "Altro termine brutto -risponde il ministro - ma che non
mi fa vomitare. Se le disponibilità sono poche, fino all'arrivo - e che venga
presto - del satellite, qualche criterio bisogna pur sceglierlo, se non si
vuole l'immobilismo e il caos. La lottizzazione, intesa in senso nobile, non è
poi che la derivata del suffragio universale. Prendiamo Milano, che è la mia
città. Come negare ce esistano un'area cattolica, un'area marxista, un'area di
borghesia laica attorno al 'Giornale' di Montanelli, un'area gruppuscolare. E
sono già quattro televisioni..."
23
febbraio 1978 Il Dottor Zivago di
Boris Pasternak, in radio nell'adattamento di Gennaro Pistilli e con la regia
di Vittorio Melloni.
24 febbraio 1978 Esce Ciao
Maschio di Marco Ferrerri
25
febbraio 1978 Si insedia il II governo Costituente Adolfo Suárez González (UCD)
rimane Presidente del Governo. Pio Cabanillas Gallas rimane Ministro della
Cultura
4
marzo 1978 Prima puntata di “Ma che sera", varietà di Gianni Boncompagni,
Gino Landi e Dino Verde con la partecipazione di Raffaella Carrà, Alighiero
Noschese, Bice Valori e Paolo Panelli.
8 marzo 1978 Esce Ecce bombo di Nanni Moretti
9
marzo 1978 16 e 35 è una nuova
rubrica televisiva quindicinale cinematografica a cura di Tommaso Chiaretti. Conduce in studio
Beniamino Placido
12 - 19 marzo 1978 (VIe législature).. La gauche est
arrivé en tête en nombre de voix au premier tour, mais c'est la droite qui a
obtenu la majorité de sièges à l'issue du second1con 277 deputati contro 199 di
socialisti e comunisti
16
marzo 1978 In
un’inchiesta di Repubblica sull’emittenza privata milanese per la prima volta
appare il nome di Silvio Berlusconi: "L'ultima grossa realtà - conclude
Gabriele Porro - è Telemilano- Canale 58, in via di allestimento, di proprietà
dell'industriale edile Berlusconi (gruppo Edilnord) che si varrà della
collaborazione di Mike Bongiorno
16
marzo 1978 Aldo Moro è rapito dalle Brigate Rosse Nell’azione a via Fani sono
uccisi due carabinieri e tre uomini dell’auto di scorta. Il drammatico giorno del rapimento di Aldo
Moro si insedia il IV governo Andreotti, monocolore DC con il sostegno esterno
del Partito Comunista Italiano. Il Governo Andreotti IV rimarrà in carica sino al 20 marzo
1979, per un totale di 374
giorni, ovvero 1 anno e 9 giorni. Antonino Pietro Gullotti diventa Ministro
delle Poste e Telecomunicazioni.
Sottosegretari rimangono Giuseppe Antonio Dal Maso ed Elio Tiriolo Carlo Pastorino diventa Ministro
del Turismo e Spettacolo. Sottosegretarioo Marcello Sgarlata
16
marzo 1978 Via Fani: rapimento di Aldo Moro e strage della scorta Alle 9.04 un
gruppo di terroristi rapisce il Presidente della Democrazia Cristiana, Aldo
Moro, e uccide i cinque agenti della sua scorta. La RAI e il primo mezzo a
diffondere, per radio, la drammatica notizia (alle 9.25) con un flash del Giornale Radio di 1'30". A un'ora
di distanza, le Brigate Rosse rivendicano l'attentato. L'agguato di Via Fani a
Roma segna l'inizio di una disponibilità dei mezzi RAI, sia radiofonici sia
televisivi, tesa a seguire e commentare gli episodi che drammaticamente si
accavalleranno durante i 54 giorni di prigionia fino al tragico epilogo di Via
Caetani (9 maggio). Dai collegamenti-fiume iniziali fino al 9 maggio i
Telegiornali, come pure i Giornali Radio, “si sono distinti per obiettività,
completezza e responsabilità in linea con i principi del servizio pubblico”.
TG1 di Emilio Rossi e TG2 di Andrea Barbato sposano subito la linea della
fermezza Craxi con Sciascia sostiene la piena lucidità e autonomia delle
lettere scritte da Moro
16
marzo 1978 - Viene rapito l'onorevole
Aldo Moro. Due ascoltatori segnalano che la radio libera romana Radio Città
Futura ha dato notizia dei rapimento mezz'ora prima the questo accadesse. Renzo
Rossellini, all'epoca direttore dell'emittente spiega the la trasmissione aveva
riportato solamente le "voci di corridoio" sentite all'interno dei
movimento. Tutte le radio libere italiane seguiranno l'evento con attenzione.
17
marzo 1978 Attraverso appositi decreti legge il processo di autonomia viene
esteso a Galizia, Aragona, Valencia e Canarie. Dominata dai parlamentari
dell’UCD, viene creata la Giunta di Galizia. Il governo dialoga con le
assemblee dei parlamentari, instaura le pre-autonomie e nomina i presidenti
eletti da queste assemblee
18 marzo 1978 - Fausto Tinelli e Lorenzo Jannucci
vengono uccisi a Milano vicino al centro sociale Leoncavallo per mano di un
gruppo di neofascisti. Radio Popolare segue l'evento in diretta aprendo un
microfono aperto che durerà per l'intera notte. La situazione mostra la forza
di Radio Popolare come fulcro dei dibattito politico milanese.
30
marzo 1978 Va in onda Un uomo, un
problema, programma di Gabriele La
Porta per il Dipartimento scuola-educazione. Nel corso di 12
trasmissioni, interviste in diretta con protagonisti della cultura. Il ciclo
si apre con Elemire Zolla, che affronta alchimia, misticismo e rapporto
fantasia/immaginazione.
30 marzo - 2 aprile 1978 Il XLI Congresso socialista
a Torino vede riconfermato Craxi alla segreteria col 65% di voti (cifra mai
raggiunta da un segretario socialista) grazie a un'alleanza con la sinistra
lombardiana di Claudio
Signorile e la "benedizione" dell'ex segretario Giacomo
Mancini. L'opposizione interna è guidata da Enrico Manca. Il partito si rinnova
nell'immagine e nell'ideologia: nuovo simbolo del partito diventa (accanto alla
tradizionale falce e martello) il garofano rosso in omaggio alla portoghese Rivoluzione
dei garofani del 1974
1°
aprile 1978 Programma tv di divulgazione scientifica Indagine sulla parapsicologia a cura di Piero Angela. Prima
puntata.
3
aprile 1978 Si insedia il terzo governo Raymond Barre. Rimarrà in carica sino
al 13 maggio 1981. Ministre de la Culture et de la Communication : Jean-Philippe
Lecat Secrétaire d’État aux Postes et Télécommunications rimane Norbert Ségard
5
aprile 1978 Claudio Abbado dirige i giovani musicisti europei. In collegamento
con il Teatro dell'Opera in Roma debutto italiano della ECYO-European Community
Youth Orchestra, la prima che riunisce i giovani musicisti della Comunità
Europea. Dirige Claudio Abbado.
7
aprile 1978 Va in onda lo sceneggiato Madame
Bovary tratto dal romanzo di Flaubert per la regia di Daniele D'Anza. Tra i
protagonisti Carla Gravina, Paolo Bonacelli, Ugo Pagliai.
aprile 1978 Il gruppo Rizzoli-Corriere della Sera
acquista l’intero pacchetto azionario di Tele Alto Milanese. Da maggio la Gestione Radiotelevisiva (grt) ne raccoglie la pubblicità mentre
gli impianti sono trasferiti a Cologno Monzese presso gli studi cinematografici
Icet De Polis, centro di Produzione della Rizzoli Tv. Dal mese di settembre
1978 le news di Tele Alto milanese sono curate dalla redazione de Il
Corriere d’Informazione. L’emittente trasmette su tutta la Lombardia.
30
aprile 1978 Jazz band, sceneggiato
originale televisivo in tre puntate scritto da Pupi e Antonio Avati, Maurizio
Costanzo e Gianni Cavina. E' diretto da Pupi Avati al suo esordio televisivo.
Interpreti principali Lino Capolicchio, Gianni Cavina e Carlo Delle Piane.
Maggio 1978 L’imprenditore edile Silvio Berlusconi,
dopo aver acquisito nel 1975 da Giacomo Properzi e Alceo Moretti l’emittente
via cavo Tele Milano Cavo poi tramutata in emittente terrestre, da vita a Tele
Milano che trasmette in città e nell’hinterland grazie a un ripetitore
collocato sul grattacielo Pirelli. I programmi sono prodotti negli studi di
Milano 2.
6
maggio 1978 La serie Le memorie e gli anni di Guido Levi presenta storie raccontate in
prima persona dai protagonisti.
9
maggio 1978 - Nel giorno dei ritrovamento dei corpo di Aldo Moro viene trovato
a Cinisi in provincia di Palermo anche quello di Peppino Impastato. Nel 1976
Impastato aveva fondato Radio Aut, uno radio libera che denunciava i delitti e
gli intrecci fra politici e mafiosi della sua città. La trasmissione di maggior
successo della radio, Onda Pazza, non risparmiava neppure Gaetano Badalamenti,
boss mafioso riconosciuto mandante dell'omicidio di Impastato.
13
maggio 1978 Viene approvata la legge 180 detta anche Legge Basaglia sugli “Accertamenti
e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”. Impone la chiusura dei
manicomi e regolamenta il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i
servizi di igiene mentale pubblici.
18
maggio 1978 A Tribuna Elettorale Marco
Pannella si presenta imbavagliato e rimane così tutti i dieci minuti del
programma. Imperturbabile anche il conduttore Jader Jacobelli
26
maggio 1978 Franco Malatini e Paolo Modugno propongono, con Operazione teatro, un'azione
promozionale affidando a vari registi-autori la trasposizione radiofonica (e
non la riduzione) dei testi più rappresentativi da Eschilo ai contemporanei. Sono
compresi testi che, per particolari circostanze, non furono mai realizzati in
palcoscenico.
26 maggio 1978 Sandro Perrone crea Rete Televisiva
Italiana – Distribuzioni (rti-d),
una società di acquisto e vendita programmi con un catalogo di 90 film, 49 ore
di telefilm e 86 ore di sceneggiati di produzione americana.
29
maggio 1978 Viene approvata le legge 194 “Norme per la tutela sociale della
maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” che consente
l’aborto.
giugno
1978 Si attua la ristrutturazione aziendale della Rai. Si riorganizzano le
Reti, le Testate giornalistiche e Il Dipartimento Scuola Educazione, ognuno
beneficiando della propria autonomia editoriale e gestionale. E' istituita la Testata per 1'informazione
regionale radiofonica e televisiva.
6 giugno
1978 Franziska di Frank Vedekind,
adattamento radiofonico e regia di Giancarlo Nanni, ha per protagonista Manuela
Kustermann.
7-22
giugno 1978 Attuazione della ristrutturazione aziendale. Sono interessate le
Reti televisive, le Testate giornalistiche, il Dipartimento scolastico-educativo.
E' inoltre istituita la
Testata per l'informazione regionale.
13
giugno 1978: Il progetto di legge di Nino Gullotti per la regolamentazione
televisiva è pronto. Gli esperti dei sei partiti (i liberali sono rimasti nella
commissione anche dopo il passaggio all'opposizione) hanno concluso il loro
lavoro. Prevede per l’emittenza locale un raggio di 15-20 chilometri nelle
aree metropolitane e un massimo di un milione e mezzo di persone servite nelle
aree extra-urbane. La pubblicità non potrà superare il 10% della programmazione
mentre le emittenti estere non potranno diffondere nessuno spot. Chiunque,
giornali compresi può chiedere l’autorizzazione a trasmettere purché il 50%
della programmazione sia autoprodotta. Dopo un anno di trattative, scrive l'Unità, c'è un "grosso nodo ancora
da risolvere: le norme per evitare le concentrazioni". Restano da
risolvere il problema del collegamento tra ambiti (ovvero tra le zone entro cui
ogni emittente può trasmettere) e la possibilità per un'impresa di possedere
più stazioni radio o TV. Il PCI è contrario a entrambe queste possibilità, che
aprirebbe altri varchi alla "concentrazione delle antenne" Se
entrasse in vigore il DDL Gullotti razionalizzerebbe le emittenti locali
portandole dalle attuali 380 ad un centinaio
14
giugno 1978: In un'intervista rilasciata al Corriere
della Sera, il neoresponsabile cultura del PSI Claudio Martelli parla di TV
private. "C'è chi ha voluto difendere il monopolio radiotelevisivo fino
alla sconfitta, e chi è convinto invece, come il Partito Socialista, oggi e
come la sua corrente autonomistica da sempre, dell'utilità di un sistema
d'informazione che sia competitivo tra la sfera pubblica e quella privata. In ogni
caso, dopo la sentenza della Corte costituzionale in obbedienza dell'art.21
della costituzione, il monopolio ormai non esiste più, anche se il servizio
pubblico conserverà una posizione preminente. E poiché l'etere non è infinito e
le possibilità sono quindi limitate, dobbiamo fare molta attenzione a come saranno
ripartite (...). Ricordiamoci che non c'è pluralismo culturale e politico se
non c'è anche pluralismo economico, inteso in chiave sia pubblica che privata.
Con la differenza che ciò che è pubblico ha come fine un servizio, ciò che è
privato ha come fine un utile. E il diritto dell'impresa privata a perseguire
l'utile nel quadro della legge è anch'esso previsto dalla costituzione e va
quindi tutelato". Si parla di pubblicità: "Partiamo da un dato di fatto
- risponde Martelli - la Rai ha il canone, ed è giusto che l'abbia; i privati
no. Dunque i privati potranno vivere soltanto dei proventi pubblicitari. E
allora ecco le due riserve fondamentali che noi socialisti abbiamo sulla legge,
come è stata impostata fin qui. In primo luogo riteniamo che il problema delle
emittenti locali e quello della terza rete Rai vadano considerati insieme,
perché non si può dare e togliere la stessa cosa in momenti diversi: se
assegniamo ai privati l'ambito locale, non possiamo permettere che il servizio
pubblico faccia concorrenza proprio in quell'ambito. E perciò la terza rete non
deve avere pubblicità. Le emittenti private debbono avere la pubblicità,
proprio perché non debbono avere il canone. Beninteso bisognerà anche, come per
la stampa, evitare le concentrazioni monopolistiche. La legge ipotizza un
limite massimo di cinque stazioni, io mi batterò invece per un criterio
percentuale. Propongo il 10%, anziché il 20 previsto come limite alle concentrazioni
dei giornali".
Quanto
al rilascio delle licenze, Martelli propone "una specie di authority che
sia responsabile esclusivamente di fronte al Parlamento e la cui funzione sia
soltanto di applicare la legge (..), un'authority di esperti, la quale conceda
le licenze esclusivamente in base alla serietà e all'economicità nelle imprese
richiedenti"
15
giugno 1978 Repubblica denuncia la “schiavitù d’antenna” che si verrebbe a
creare se venisse approvata la proposta di legge: Sono esposti 10 punti
essenziali:
1)
La Corte costituzionale ha a suo tempo sentenziato che non esiste più ragione
di mantenere il monopolio pubblico delle informazioni radiotelevisive ed ha
affermato che anche i privati possono 'teletrasmettere' a determinate
condizioni.
2)
Le condizioni riguardano due principi basilari: l'autosufficienza economica
delle varie emittenti e il divieto alle posizioni di oligopolio. Stabiliti
questi due principi la corte avrebbe dovuto fermarsi. Invece ha stabilito che -
per evitare il formarsi di oligopoli privati - le emittenti private avrebbero dovuto
trasmettere entro un ambito locale, non superiore a 15 Km .
3)
I partiti maggiori - DC, PCI e PSI - hanno colto al volo le prescrizioni della
sentenza e su
quella
base hanno cominciato a lavorare. essi hanno infatti notevole interesse a impedire
la nascita di vere e proprie imprese radiotelevisive, con caratteristiche di alta
professionalità, poiché sarebbero un serio concorrente alla Rai, dentro alla quale
i partiti continuano a mantenere una posizione dominante. E per impedire la nascita
d'imprese seriamente concorrenti basta agganciarsi a quanto indicato – aldilà delle
proprie competenze - dalla Corte, cioè limitare il raggio di trasmissione.
4)
E' infatti dimostrato da tutte le esperienze straniere e anche da quelle più o
meno dilettantesche in corso in Italia, che un'emittente radiotelevisiva con un
buon grado di professionalità, per raggiungere l'autosufficienza economica deve
poter trasmettere i propri programmi su scala interregionale e per di più in condizioni
di concorrenza relativamente limitate. Se su un gruppo di regioni operano la
Rai-Tv e due-tre emittenti private è forse possibile che queste ultime riescano
a produrre buoni programmi e a far quadrare i loro conti; ma se le emittenti
private sono dieci, venti, quaranta, ogni ipotesi di autosufficienza economica
è preclusa in partenza. Figurarsi poi quando le emittenti private, anziché
operare su scala interregionale, siano costrette al vincolo dei 15 Km .
5)
La sentenza è quindi contraddittoria: le sue indicazioni rendono infatti
impossibile l'autosufficienza economica delle emittenti private. Rendono
possibili soltanto emittenti 'dilettanti'. In tal modo la libertà e la
concorrenza con la Rai diventano una burla: la corte avrebbe fatto assai meglio
a confermare il monopolio pubblico anziché prendere in giro i cittadini.
6)
Il Parlamento tuttavia non ha alcun obbligo di rispettare le indicazioni della
Corte quando essa ecceda dai suoi poteri (è questo è il caso) ed invada il terreno
legislativo.
7)
Il Parlamento però riflette, ovviamente, le decisioni dei partiti e s'è visto
che i partiti maggiori non hanno interesse a consentire una seria concorrenza
alla rai. recentemente tuttavia il partito socialista ha mutato posizione e si
sta avvicinando alle tesi qui esposte da sempre sostenute dal partito repubblicano.
9)
La pubblicità così raccolta verrà tolta non solo alle emittenti private (che
quindi non si capisce come potrebbero vivere) ma anche ai giornali locali, completando
in tal modo definitivamente l'opera di strangolamento della stampa italiana.
10)
Nel frattempo Telemontecarlo, emittente pirata collocata all'estero e quindi
libera da tutti i vincoli suddetti, continua allegramente ad operare su tutto
il territorio nazionale e a raccogliere miliardi di pubblicità in palese
contravvenzione a una legge che nessuno fa rispettare. Questa è la situazione. Dire
che è una vergogna è dir poco"
15 giugno 1978 Il Presidente della Repubblica
Giovanni Leone annunci agli italiani in un messaggio televisivo a reti
unificate le sue dimissioni. Esse avvengono 14 giorni prima dell'inizio del
cosiddetto "semestre bianco",
ossia il periodo durante il quale il presidente della Repubblica non può
sciogliere anticipatamente le Camere
23
giugno 1978: Il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge sulle radio
e televisioni private presentato dal Ministro Nino Gullotti che estende il
raggio d’irradiazione delle emittenti locali . "La legge -spiega La Stampa - che ora passerà al vaglio
del Parlamento, ribadisce il monopolio delle trasmissioni radiofoniche e
televisive su scala nazionale, in quanto servizio pubblico essenziale, ma
assicura un largo spazio alle emittenti private locali. Il piano di
assegnazione delle frequenze sarà predisposto oltreché dagli organi tecnici del
ministero anche con l'intervento delle regioni e delle provincie autonome. Nel
determinare i criteri per il rilascio delle autorizzazioni ai privati si è
cercato di garantire, nella misura massima possibile, l'esercizio del diritto
di iniziativa privata sancito dalla Costituzione. L'ambito in cui potranno
irradiare le TV locali sarà suddiviso in aree metropolitane ed extrametropolitane.
Le emissioni potranno raggiungere i 15 Km , elevabili a 20. Negli 'ambiti'
extrametropolitani una emittente potrà servire un'area comprendente un milione
di abitanti, in casi eccezionali un milione e mezzo. Per quanto riguarda le licenze,
il disegno di legge stabilisce che ciascun titolare potrà avere da una a quattro
concessioni purché il numero delle domande sia inferiore a quello delle frequenze
disponibili e perché con esse non sia servita più del 15% della popolazione
nazionale. La pubblicità non potrà superare il 10% delle ore di trasmissione".
Ma
la maggioranza è divisa: Giorgio Bogi., PRI: "La legge è una proposta
autonoma d governo. Il testo cioè non è stato concordato tra i partiti, sicché
non siamo impegnati a difenderlo in Parlamento. Questo per dire che, in sede di
dibattito, faremo di tutto perché sia ben definita, ad esempio, la distinzione tra
ambito pubblico (Rai) e quello privato. La legge tende, infatti, a ipotizzare
un sistema unitario, presupponendo l'ipotesi generale di 'servizio', nel senso
che dovrebbero essere fissati anche per le emittenti private obiettivi
predeterminati. E questo noi non lo accettiamo. L'art.1 della legge stabilisce
che l'iniziativa privata non può svolgersi in contrasto con i fini di utilità
sociale che devono essere perseguiti dal mezzo televisivo. Questo è in
contrasto con l'art.21 della Costituzione". Indro Montanelli, direttore de
Il Giornale definirà il progetto di legge Gullotti “vergognoso, ipocrita e falso”. Dopo 16 mesi
di discussioni infinite tra i partiti, 14 diverse stesure, la proposta di Legge
Gullotti verrà presentata alle Camere nel luglio del 1978 ma la discussione rimarrà ferma a partire dal 12
dicembre dello stesso anno
2
luglio 1978 Antonio De Robertis e Paolo Testa presentano Il Calderone. In diretta da Radiouno: ospiti e giochi, musica e
collegamenti, per trascorrere il pomeriggio domenicale. Il Calderone che traduce la formula informazione-spettacolo,
assumerà nel corso dell'anno la fisionomia del contenitore in cui troveranno
posto via via Carta bianca, Tutto il
calcio minuto per minuto, Stadioquiz, Radiouno per tutti e Tuttobasket.
3
luglio 1978 Su Radiodue, Spazio X, offre
proposte musicali a confronto per tutti i gusti e tutte le età. Trasmissione
affidata a Susanna Napolitano, Diego Cugia e Michele Maiorano.
8
luglio 1978 Sandro Pertini è eletto Presidente della Repubblica italiana. Succede
a Giovanni Leone che aveva presentato le dimissioni. La radio segue le
votazioni parlamentari che portano per la prima volta un socialista al
Quirinale.
15
luglio 1978 Silvio Berlusconi dichiara a Repubblica di voler mettere Tele
Milanocavo 58 “a disposizione di uomini politici della destra democristiana e
anticomunista”
21
Luglio 1978 Dopo una lunga discussione in Commiosione poi in aula per la
redazione della nuova Costituzione, le Cortes ne approvano il testo finale con
il consenso di tutte le forze politiche comprese Alianza Popular a destra e
Partido Comunista de Espana a sinistra.
31
luglio 1978 Il balletto Spartacu di
Anna Khaciaturan dà il via a Maratona
d’estate, rassegna di danza proposta da Vittoria Ottolenghi alle 13.00 nei
giorni feriali.
Luglio
1978 L’Ufficio di studi sull’audience
della RTVE pubblica uno studio sui gusti televisivi.
Agosto 1978 Si costituisce la Rusconi Editori
Associati (rea),
una società che si occupa dell'acquisto di programmi televisivi in Italia e
all'estero e della loro commercializzazione sul mercato italiano. L’Audiovisual
System abbandona la sua attività di produzione di programmi continuando a
presidiare il mercato degli apparati video.
agosto 1978 Con un lungo articolo su L'espresso, titolato "Il Vangelo
Socialista" il PSI di Craxi
sancisce la svolta ideologica, con lo smarcamento dal marxismo, appannaggio di
un percorso culturale distinto da quello del PCI e che prende le mosse da Proudhon
evolvendosi col socialismo liberale di Carlo Rosselli.
6
agosto 1978 Muore Paolo VI La radio e gli altri mezzi di comunicazione
annunciano al `mondo la morte di Paolo VI. Durante il suo pontificato, durato
15 anni, Papa Montini ha portato a conclusione il Concilio Ecumenico Vaticano
II, che era stato convocato da Giovanni XXIII e ne ha attuato la prima
applicazione.
Agosto
1978 Accordo della maggioranza DC PCI PSI PSDI e PRI: per due anni la terza
rete non dovrà fare pubblicità né fare spese e assunzioni che non siano
compatibili con le precarie condizioni del bilancio aziendale.
26-agosto
1978 Il Cardinale Albino Luciani è proclamato Papa con il nome di Giovanni Paolo
1, dopo un conclave di un solo giorno. Il Pontefice morirà improvvisamente solo
un mese dopo il 30 settembre.
7
settembre 1978 Prima trasmissione televisiva del gruppo Fininvest Telemilano, acquistata
dell'allora presidente Fininvest Silvio
Berlusconi diventa Tele Milano 58. Con tal nome
inaugura ufficialmente le trasmissioni.
21 settembre 1978 Esce L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi
25
settembre 1978 Fernando Arias Salgado annuncia un ritorno del canone. Il futuro
Statuto prevede questa possibilità per i possessori di ricevitori televisivi.
26
settembre 1978: Il PSI esprime critiche al progetto di legge Gullotti. Queste le
richieste sul fronte Rai-Private espresse da Martelli in un intervista al Corriere della Sera a nome del partito:
"a) sia garantito l'equilibrio tra la Rai e la stampa e tra la Rai e il
settore privato: proprio per questo il PSI critica il progetto di legge su
Radio e TV presentato dal governo; b) la terza rete, alla quale il PSI non è
pregiudizialmente contrario, va realizzata su un piano di grande economicità e
lungo linee nuove: per esempio di servizio, espandendosi nel settore educativo,
e di sostegno delle autonomie locali; c) si definisca il concetto di pluralismo
che, per i socialisti, deve esserci tanto tra 'pubblico' e 'privato' che all'interno
dell'azienda; d) si pensi ad un modello nuovo dell'azienda, come il PSI si accinge
a fare con il convegno 'Informazione e potere in Italia'"
1°
ottobre 1978 Prende il via su Radiodue Domenica
con noi, programma della Sede di Milano condotto da Franco Nebbia dalle
15.50 alle 19.30.
1°
ottobre 1978 Pippo Baudo presenta Stadioquiz,
gioco a premi di Pippo Baudo, Nino Amante, G.A. Rossi sulla giornata
calcistica.
1°
ottobre 1978 In
questa data comincia anche Radiouno per
tutti rubrica di colloqui con il Direttore della rete.
2
ottobre 1978 Debutta Noi, voi, loro donna,
temi della condizione femminile a cura di Licia Conte. In onda la mattina, dal
lunedì al venerdì, su Radiotre. Paola Piva (il lavoro), Rossana Rossanda (le
parole della politica), Dacia Maraini (noi e il nostro corpo), Letizia Paolo
(sentimenti) si alternano al microfono nel corso della settimana. Venerdì, trasmissione
aperta a un confronto più libero con gli ascoltatori.
6
ottobre 1978 Notizie e musica dal cinema Cinema:
ieri, oggi, domani presenta notizie e musica dal mondo del cinema. Collaborano
al settimanale Guglielmo Biraghi, Callisto Cosulich, Gian Luigi Rondi, Cesare
Barese e Claudio Triofera
7
ottobre 1978 Una storia della radiofonia in Italia dal 1911 al 1945 è proposta
da Fernaldo di Giammatteo con i ricordi di Maria Luisa Boncompagni. Titolo Alle origini della radio. Periodicità
settimanale.
7
ottobre 1978 In
diretta da Roma e da Milano Di tasca
nostra, nuova rubrica tv al servizio del consumatore e del contribuente.
Conduce in studio Giovanni Perego.
11
ottobre 1978 La Sede
Regionale di Trieste presenta Italo Svevo 50 anni dopo Il programma è curato da Bruno Maier e
Roberto Damiani. Prima trasmissione: Da
Ettore Schmitz a Italo Svevo, regia di Ugo Amodeo.
13
ottobre Comincia la fase sperimentale dei modelli produttivi della Terza rete
TV.
16
ottobre 1978 La radio annuncia: Karol Wojtyla, Arcivescovo di Cracovia, 58
anni, e il nuovo Capo della Chiesa. Dopo 465 anni s'interrompe una tradizione che
vedeva il Pontefice eletto tra i membri italiani del Sacro Collegio.
19
ottobre 1978 In
una nota rivolta alla Rai il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni invita
la concessionaria, nel corso dell’istituzione della terza rete, a voler
controllare che le caratteristiche tecniche degli impianti non siano tali da provocare
fenomeni di saturazione di segnale nei ricevitori degli utenti, invito
interpretato due anni dopo da un Pretore come monito alla Rai a tutela delle
trasmissioni delle emittenti private.
25
ottobre 1978 Storie allo specchio di
Franco Biancacci e Guido Levi riflette attraverso il singolo caso, sui più urgenti
problemi sociali. La regia è di Luigi Faccini.
30
ottobre 1978 Incontri radiofonici su temi diversi in Errepiuno Presenta Stefanella Giovannini. Regista Romano Bernardi.
Novembre
1978 In
Spagna viene pubblicato un Plan Técnico de Radiodifusión, in base al quale
assistiamo ad una prima riorganizzazione della radiofonia ereditata dal regime franchista. Radio Juventud si fonde con le
emitenti Voz de..., dando luogo a Radio Cadena Española (RCE), che incorpora le
emittenti precedentemente appartenenti alla Falange española alle Juntas JONS:
la Red de Emisoras del Movimiento (REM),
la Cadena Azul
de Radiodifusión (CAR), originata dalle emittente del Sindicato Español
Universitario (SEU), e della Cadena de Emisoras Sindicales (CES). La
Cadena Azul CAR viene
integrata nel nuovo organismo denominato
RTVE.
7
novembre 1978 Gulliver è un nuovo settimanale televisivo di
informazione culturale. Curatori Ettore Masina e Giuseppe Fiori.
10
novembre 1978 Il ciclo Il cinema dei
fratelli Taviani (ricerca-invenzione-spettacolo), parte con la produzione RAI Padre padrone, autobiografia di Gavino Ledda,
pastore analfabeta diventato uomo di cultura. Il film dei Taviani ha vinto il
Festival di Cannes 1977.
12
novembre 1978 Walter Tobagi promuove la Lega per la libertà d’informazione,
patrocinata dal Club Turati di Milano e
da Mondoperaio, nel corso di un appassionato dibattito alla vigilia del
congresso nazionale della FNSI a Pescara allo scopo di organizzare, intorno ad
una dichiarazione di principi liberl-democratici, una larga mobilitazione di giornalisti e
intellettuali dell’area socialista, per vincere il clima giudicato “chiuso e soffocante”
di quella che tacciano polemicamente come “gestione cattocomunista del
sindacato dei giornalisti”.
14-
16 novembre 1978 Convegno all’ Hotel
Parco dei Principi di Roma promosso dal Club Turati e dalla Direzione del PSI
sul tema Informazione e potere in Italia:
4 le relazioni introduttive di
Claudio Martelli, di Franco Bassanini su “L’assetto della stampa e la legge di
riforma dell’editoria”; di Giuliano Amato “Rai: la riforma interrotta” e di
Massimo Pini su “Decentramento, privati, terza rete”. Enrico Manca spiega “A
che punto è la riforma della Rai” Infine il presidente Paolo Grassi traccia un contributo su “Efficienza e
qualità nel ruolo del servizio pubblico”. Nella relazione introduttiva, Claudio
Martelli delinea una proposta immediatamente giudicata "inedita e
dirompente": Il responsabile cultura del PSI propone infatti la realizzazione
in Italia di una Quarta Rete televisiva concepita come un "consorzio di emittenti
televisive private". Il consorzio, immaginato sul modello inglese, entrerebbe
nell’ambito di un servizio pubblico dove assisteremmo alla “pacifica
concorrenza fra un’azienda di Stato che per tre reti verrebbe gestita dalla Rai,
e una quarta rete commerciale di questo consorzio sottoposto al controllo di
un'authority indipendente. Il consorzio dovrebbe raccogliere le forze più
consistenti dell'emittenza privata e avere la possibilità di trasmettere su
scala nazionale. Il consorzio, all'interno del progetto, è distinto dalle piccole
emittenti locali, che dovrebbero continuare a vivere, e dalla Terza Rete Rai, cui
andrebbero - come già espresso altre volte da esponenti PSI – compiti principalmente
educativi, culturali e di servizio. Commenta Panorama: "E' il modello inglese rivisto e corretto
con il marchio del garofano rosso socialista. Si chiama: quarta rete televisiva
nazionale. Nella stanza dei bottoni, ammessi a far parte del consorzio
destinato a gestire il nuovo canale TV, dovrebbero sedere non più di dodici tra
grandi editori, industriali, rappresentanti della Lega delle cooperative,
gruppi televisivi privati che decideranno liberamente i programmi da mandare in
onda in base a una sola parola d'ordine: il profitto. Le uniche regole (partecipazione
al consorzio, tetto e spazi pubblicitari) dovrebbero essere stabilite e fatte
applicare dalla commissione parlamentare di vigilanza e di indirizzo dei
servizi radiotelevisivi. Immagini e suoni verrebbero registrati su videocassette
nei centri di produzione TV di proprietà dei partecipanti al consorzio. I programmi
dovrebbero quindi essere trasmessi a uno dei supersatelliti che entro pochi
anni rivoluzioneranno le telecomunicazioni mondiali rendendo superflui ripetitori
e ponti radio e superando così ogni confine geografico. Chi vorrà ricevere le trasmissioni
della quarta rete TV non dovrà pagare nessun canone: gli basterà piazzare una
nuova antenna sul tetto". Di fronte ai rischi di sviluppo senza regole (aregulation)
e dal momento che “i grandi gruppi editoriali si stanno organizzando per
aggirare e snaturare l’ambito del decentramento, connettendo gli ambiti e
attrezzando alle spalle di tutti i centri di produzione di programmi e di
informazione con già innestato il messaggio pubblicitario da distribuire poi
alle proprie o alle altrui stazioni
emittenti” con il rischio dunque di
cannibalizzare l’emittenza locale, una
razionalizzazione più limpida e più
adeguata sarebbe quella di “enucleare i grandi gruppi dall’ambito locale e dal
regime di libera antenna assegnando quest’ultimo, interamente, all’iniziativa
dei minori, di impegnare i grandi gruppi editoriali privati ma anche le
cooperative o altre esperienze legate alla presenza pubblica- in un consorzio nazionale detto “Quarta Rete”
inscritto nel servizio pubblico (è ormai chiarita la distinzione
essenziale tra servizio pubblico e
azienda pubblica Rai) sotto il controllo della Commissione Parlamentare di
Vigilanza. In tal modo – chiarisce Martelli
- i grandi gruppi verrebbero messi in concorrenza non con i minori in
ambito locale ma con le tre grandi reti nazionali della Rai. I socialisti
propongono in questo modo un riassetto del sistema che verrebbe così
organizzato: un servizio pubblico nazionale distinto in tre reti nazionali ed
una rete i n concessione ad un consorzio di privati sottoposto alla vigilanza
della Commissione parlamentare. Un regime di libera antenna in ambito locale
sottoposto alla disciplina di legge e regolato da un’autorità o magistratura
indipendente piuttosto che a un comitato politico. Facoltà di accesso alla
Terza rete Rai, futura rete di decentramento e dei programmi educativi
essenziali al servizio pubblico, per le espressioni locali che riconosciute
meritevoli venissero, per ragioni tecniche, escluse dal rilascio delle licenze.
Il PCI con Quercioli viene accusato di voler affossare il servizio pubblico
contrapponendo la necessità di ridiscutere il progetto Gullotti e di mantenere
fede ai precedenti accordi di Governo che di fatto sono seppelliti dai
socialisti che si liberano le mani nel correre incontro all’imprenditoria
privata. L’editore Feltrinelli pubblica gli atti nel 1979
22
novembre 1978 Dopo quattro puntate, Storie
allo specchio inizia un ciclo di 6 trasmissioni dal titolo Dietro il processo dedicate ai grossi
casi della cronaca giudiziaria. Curatore Franco Biancacci.
23
novembre 1978 Da oggi, con cadenza quindicinale, Primo Piano di Ivan Palermo e Stefano Munafò: fatti di cronaca e
avvenimenti politici e sociali con particolare riguardo all'attualità italiana.
24
novembre 1978 Osvaldo Bevilacqua e Marcello Casco propongono con Sereno variabile modi e itinerari per il
tempo libero.
27
novembre 1978 In
occasione del Terzo centenario della nascita di Vivaldi (1678-1741), è
trasmesso l'originale radiofonico di Giuseppe Maffioli Antonio Vivaldi, il prete rosso.
Dicembre 1978 Comincia la sua attività la
Publihertz, concessionaria di pubblicità nazionale e locale per le tv private.
È una emanazione della concessionaria di pubblicità Publikompass (capitale fiat), controllata dall'ifi, finanziaria del gruppo Agnelli.
4
dicembre 1978 Vengono soppresse le emittenti radiofoniche retaggio del
franchismo. Radiocadena Española (RCE) radio di proprietà
pubblica nasce dalla fusione fra la Red de Emisoras del Movimiento,
la Cadena Azul de
Radiodifusión ( Radio Juventud) e la Cadena de Emisoras
Sindicales.
15
dicembre 1978 Tecnica di un colpo di
Stato, sceneggiato originale di Massimo Felisatti e Fabio Pittorru, narra
in quattro puntate l'ascesa del fascismo. Regia di Silvio Maestranzi,
interprete principale Pietro Biondi.
29
dicembre 1978. Juan Carlos promulga la nuova Costituzione
democratica ponendo fine alla transizione sul piano giuridico formale e
istituzionale.
31 dicembre 1978 La Rai documenta 434 impianti televisivi attivi in
Italia.
1978 Portobello,
il “mercatino del Venerdi” di Enzo Tortora, è il programma dell’anno con una
media di 25 milioni di telespettatori su Rai Due
1979
1979
La proposta socialista di creare una
quarta rete televisiva nazionale a carattere consortile su cui fare affluire in
modo regolamentato soggetti privati finanziati dalla pubblicità sul modello
della Independent Television nel Regno Unito fece molto discutere ma trovò
ferma opposizione nel Partito Rai alle sue prime uscite e nel PCI Come osserva
Chiarenza “Il nuovo assetto che scaturì dal triennio di fuoco 1976-1979
lasciava insoluti molti problemi, tanto da far parlare subito della necessità
di una “riforma della riforma”. Le forze politiche…pagato il prezzo della
demagogia imperante, si accontentarono di spartirsi le spoglie della Rai nel
modo più clientelare possibile. Di quello che nel bene o nel male era comunque
un progetto di politica della comunicazione di ampio respiro non restarono che
rovine ingombranti. Il prezzo da pagare alla neutralità sostanziale del PCI
consistette nel trasferimento del controllo sul servizio radiotelevisivo al parlamento
perché questo era l’unico modo di mascherare l’effettivo passaggio di potere.
Che non era tra governo e parlamento, bensì tra i partiti della sola
maggioranza e quelli del cosiddetto arco costituzionale, dal PCI al PLI. L’avvicinamento
del PCI al Governo determinò all’interno della Rai conseguenze immediate: la
lottizzazione venne estesa gradualmente ai comunisti, utilizzando a tale scopo
la terza rete, da tempo in fase di costruzione per realizzare il decentramento
regionale, essa venne trasformata in rete nazionale centralizzata, anche se di
capienza e potenza ridotte rispetto alle altre due, e sottoposta nel giro di
pochi annui al controllo del PCI nella programmazione nazionale, mentre gli
spazi delle emittenti regionali restarono saldamente in mano alla DC” (Chiarenza, pp. 217-219.)
Nello stesso tempo la proposta
socialista per la prima volta prospetta l’idea di un’emittenza privata
organizzata su scala nazionale sia pure nell’ambito della forte limitazione
rappresentata dalla Quarta Rete sul modello ITV. Ma c’è chi nel frattempo
comincia a riflettere su forme alternative di collegamento nazionali.
A partire dal 1979 i grandi editori
puntano alla costruzione di reti commerciali su scala nazionale. Silvio
Berlusconi, dopo aver costituito nel 1978 Fininvest spa,
pone le radici del suo futuro impero
costituendo nel gennaio 1979 Rete Italia per la compravendita dei programmi sui
mercati internazionali e nel settembre 1979 Publitalia la concessionaria
pubblicitaria che in questa prima fase – come osserva Davide Giacalone “ non
costituiscono il collante di reti nazionali ma società di servizi cui ciascuna
emittente può rivolgersi”. In ogni caso nel 1979 la tv commerciale è ormai in
forte slancio mentre arrancano le emittenti autenticamente locali e si sta
esaurendo la forte progettualità esercitata nella fase iniziale dalle Regioni.
Il 6 settembre 1978 iniziano
ufficialmente le trasmissioni terrestri di Telemilano 58. Silvio Berlusconi
intuisce che il mercato della pubblicità è in grossa espansione. Nuovi soggetti
premono per ottenere spazi pubblicitari in televisione, il medium più fruito
dagli italiani. Ma la Sipra ,
muovendosi in una logica di monopolio, sceglie chi ammettere come proprio
inserzionista nelle reti Rai, lasciando fuori tutti gli altri. È una logica da
"numero chiuso" che limita di fatto le enormi possibilità del
mercato. Gli «altri» sono soprattutto le aziende della media distribuzione,
che, non possedendo appoggi politici, non vengono ammesse tra le beneficiarie
degli spazi pubblicitari della Rai. Berlusconi vuole conquistare il mercato
degli inserzionisti della media industria. Per raggiungere questo scopo,
introduce un modo di raccogliere pubblicità contrario a quello della Sipra.
Invece di aspettare che gli inserzionisti si facciano avanti e poi scegliere,
va egli stesso dalle aziende e contratta direttamente con loro. Per questo
motivo Telemilano deve avere una concessionaria di pubblicità interna.
Berlusconi è il primo imprenditore televisivo ad intuire che la pubblicità deve
essere raccolta in proprio. Si sgancia dalla Publipei, l'agenzia di pubblicità,
tra gli altri, del settimanale Famiglia Cristiana e, da una costola
di Reteitalia, fonda Publitalia '80. Controllando direttamente la raccolta
pubblicitaria, può ora confezionare programmi in cui ha già inserito gli spot:
nasce il metodo della «cassettizzazione» passando rapidamente da televisione
locale a canale nazionale. Per assicurarsi gli spot dei grandi inserzionisti
nazionali, è necessario raggiungere una dimensione nazionale. Berlusconi si
accorda quindi con numerose emittenti locali affinché entrino nel circuito di
trasmissioni e pubblicità che sta creando. Il suo obiettivo è creare una rete
nazionale, sul modello del network americane. In questo modo il
bacino di utenza delle emittenti affiliate si allarga enormemente ed il
network può vendere i propri spazi pubblicitari a investitori di carattere
nazionale (per esempio, la grande
distribuzione).Il palinsesto dell'emittente comincia a dipendere dal
tipo di «prodotto» da vendere agli inserzionisti. Nella televisione commerciale
il «prodotto» è il pubblico. Berlusconi confronta il proprio palinsesto, fatto
di film, serie televisive e qualche documentario, con quello della Rai. La Rai
ha tutto: i migliori film, i migliori programmi, tutto lo sport e tutta
l'informazione. Berlusconi non può puntare a fare programmi migliori della Rai:
non ne avrebbe i mezzi. Ragionando in un'ottica di marketing, può mirare a
sottrarre pubblico all'ente di Stato. Comincia la «campagna acquisti» dei divi
della Rai. La prima star ad arrivare a Canale 5 è, nel 1979, il noto
presentatore di quiz Mike Bongiorno, sottopagato nella Rai
monopolista, che viene ingaggiato per una cifra altissima; poco dopo Telemilano
strappa alla televisione di stato anche Corrado, Gigi
Sabani, Sandra Mondaini Raimondo Vianello.Per idee così ambiziose un
nome a dimensione "locale" come Telemilano va stretto: il 30
settembre 1980 il logo di Canale 5 appare sugli schermi in
sostituzione di quello di Telemilano 58.
La terza rete della Rai nasce alla fine
degli anni Settanta quando sono ormai evidenti i limiti del decentramento
voluto dal legislatore.
Come osserva Menduni “I centri
televisivi nei quali registi, attori e autori preferivano lavorare sono quelli
di Roma. Sono più grandi, dotati di maggiori mezzi per lavorare rispetto a
quelli di cui la Rai si è dotata in tutte le regioni d’Italia. Economicamente,
il decentramento (o coinvolgimento delle regioni), contemplato in uno dei punti
del patto della Camilluccia, rischiava di infliggere un duro colpo all’azienda,
se non attuato nella giusta direzione. Non era fattibile, come pretendevano
alcuni, che si producesse un programma diverso in ciascuna delle sedi Rai
sparse in giro per l’Italia, quando se poteva realizzare uno solo e mandarlo su
scala nazionale. I costi sarebbero stati insostenibili e la qualità ne avrebbe
risentito enormemente. Dobbiamo ricordare che in quel periodo c’erano solo due
canali, la Rete 1 e la Rete 2 dove nel 1979 rispettivamente il democristiano
Emmanuele Milano subentra al democristiano Mimmo Scarano e il socialista Pio de
Berti Gambini al socialista Massimo Fichera.
Ma i fautori del decentramento non si
rendevano conto di queste pretese poco pratiche, oltre che enormemente
dispendiose. Solo per i telegiornali la cosa era fattibile, in quanto per
realizzare l’informazione locale bisognava avere la redazione in ogni regione”.
Facendo un bilancio sui programmi
dell’accesso, che avevano riservato tante aspettative per quel 5% riservato a
sindacati, associazioni ed enti religiosi, sono stati realizzati in minuta
molto inferiore alle attese.
E’ in questo stato di cose che prendono
il via alla fine dell’anno le trasmissioni di Rai tre “per indicazione di legge
e impegno di convenzione con l’obbligo di estendere il servizio, entro il 31
dicembre 1980, a
non meno del 55% della popolazione italiana. La rete viene affidata al
fanfaniano Giuseppe Rossini, mentre la testata TG 3 – istituita insieme alla Testata
Giornalistica per l’Informazione Regionale, viene conferita a Biagio Agnes
della sinistra democristiana. Condirettore è il comunista Sandro Curzi. Lo
stanziamento iniziale è di 11 miliardi e 600 milioni di lire. In questa nuova
emittente, che sette anni dopo andrà al partito comunista, trovano collocazione
altre persone che non avevano trovato una sistemazione nelle altre due
emittenti. Offerto in clima consociativo all’opposizione politica il TG3 sconta
nei primi anni la penuria dei mezzi tecnici configurandosi come giornale basato
sulla rapida lettura delle notizie, con pochi filmati o immagini di
accompagnamento. Offre un’informazione di tipo radiofonico e provinciale poiché
le notizie fornite dalle sedi regionali rivestono scarso interesse a livello
nazionale non riuscendo a catturare l’attenzione dei telespettatori registrando
nel primo anno un ascolto medio alle 19.00 di soli 400 mila telespettatori
Negli Stati Uniti nel 1979 nasce UNIX
sistema di reti di comunicazioni fra computer che darà vita alle USENET NEWS:
fonderanno con Arpanet dando vita a Internet. Nascono anche i primi Newsgroup
(forum di discussione) da parte di studenti americani
1979
1979 Esce Se una notte d'inverno un viaggiatore, romanzo di Italo Calvino.
Narra la storia di un Lettore che, nel tentativo di leggere un romanzo (intitolato
appunto Se una notte d'inverno un
viaggiatore), è per ragioni sempre differenti costretto a interrompere la
lettura del libro che sta leggendo e intraprendere la lettura di un altro.
L'opera diventa quindi una riflessione sulle molteplici possibilità offerte
dalla letteratura e sulla possibilità di giungere a
una conoscenza della realtà. Il romanzo ha avuto un notevole successo in Italia e
all'estero, specialmente negli Stati Uniti, dove è stato letto
immediatamente come esempio di letteratura postmoderna. Appartiene quindi
al genere del metaromanzo, un romanzo che si interroga sulla sua stessa natura.
1979 Esce Un uomo
di Oriana Fallaci dedicato al suo compagno Alekos
Panagulis, eroe della lotta contro la dittatura dei colonnelli in Grecia. Ha
venduto 3 milioni e mezzo di copie. La storia prende avvio dal tentativo di
uccidere il tiranno della Grecia Georgios Papadopoulos da parte di
Panagulis. Il tentativo fallisce e questi viene dapprima torturato, poi
condannato a morte. Tuttavia, la sentenza non viene mai eseguita. Uscito dal
carcere per via di una grazia concessagli, incontra appunto la Fallaci che si è
recata a fargli visita per intervistarlo. Da quell'incontro, prende avvio la
loro storia d'amore. Panagulis non rinuncia, durante il libro, a progetti
sovversivi contro il tiranno, ma non riesce a metterne in pratica nessuno. I
due scappano in Italia con una fuga rocambolesca. Lì, cercano aiuto nei
politici italiani ed europei nel vano tentativo di rovesciare il dittatore
greco. In Italia matura definitivamente l'amore tra Panagulis e la Fallaci,
tant'è che lei rimane incinta ma perde il bambino in un litigio proprio con
lui. La storia d'amore attraversa fasi alterne di idilliaca gioia e di
allontanamento fra i due. Successivamente, il dittatore Papadopoulos cade e
Panagulis rientra in patria e riesce a farsi eleggere deputato, ma lui, da
sempre anticonformista, dedicherà gli ultimi anni della sua vita a cercare di
rovesciare colui che viene definito il nuovo Papadopulos, ovvero il ministro
della difesa Evangelos Averoff. Quando Panagulis riesce a
provare l'implicazione del ministro nei vari Golpe succedutisi, è ucciso da dei
sicari in un incidente stradale. Negli ultimi mesi della sua vita, Panagulis
insiste con la scrittrice affinché lei scriva un libro sulla sua vita, una
volta morto. L'autrice adempie pienamente a questo compito, traducendo in una
storia romanzata la fiaba dell'eroe che si batte per la libertà, per la verità,
contro tutte le dittature e contro il Potere, di qualunque colore esso sia.
1979. Con Dopo il pescecane una serie di racconti,
Luigi Malerba vince il Premio
Brancati
1979
La chiave a stella di Primo Levi
vince il Premio Strega In questo romanzo industriale si narrano le imprese di
un operaio specializzato, Libertino Faussone, detto Tino, che le racconta a un
amico scrittore. L'operaio lavora in proprio e viene chiamato in tutte le parti
del mondo, dove fa esperienze e vive avventure che a volte mettono a
repentaglio la sua vita per la durezza del lavoro, sempre con i suoi attrezzi
da montatore e la fiducia nelle proprie capacità. Faussone è una sorta di
personaggio epico che
lotta contro le forze della natura con il solo bagaglio delle sue esperienze e
delle sue abilità. Per questo La
chiave a stella è un romanzo ottimista: Levi in questo suo primo
romanzo di invenzione dimostra una straordinaria fiducia nell'uomo. Il lavoro
in questo romanzo è un attributo positivo per l'uomo: l'uomo che fa,
che agisce, realizza se stesso ed è con il lavoro che si nobilita anche
nella sua parte spirituale. Faussone, uomo del fare, dimostra, raccontando al
narratore, una profonda conoscenza degli uomini e una grande intelligenza
riflessiva.
1979: Amway, la società che controlla Mutual, acquista la stazione
radiofonica WCFL
dalla Chicago Federation of Labor per
trasformarla in stazione di bandiera del network Mutual che raggiunge ormai ben
950 stazioni affiliate e sembra riprendersi dalla crisi che lo ha scosso dalla
fine degli anni cinquanta.
1979
Turner Communications Group proprietaria di una
stazione televisiva ad Atlanta dopo nove anni diventa Turner Broadcasting
System Inc.
Gennaio
1979 Su Critica marxista Giuseppe
Vacca osserva: “Anche accogliendo e applicando il disegno di legge Gullotti, delle
1394 TV private esistenti sul territorio, ne rimarrebbero appena 397. In realtà occorre
riconsiderare globalmente tutto il settore, a partire dal ruolo stesso del servizio
pubblico. in sintesi, la proposta di Vacca, dopo lunga analisi è questa: Il servizio
pubblico articolato in due reti nazionali, il cui vero habitat è l'arena
mondiale delle radiodiffusioni e dell'industria culturale, una rete articolata
con strutture ideative e produttive regionali, suscettibile di far da cerniera
con la emittenza locale. Un settore privato articolato localmente ed
eventualmente integrato nel circuito nazionale sotto il controllo pubblico.”
1
gennaio 1979 La scienza e un'avventura
è un programma di Gabriele La
Porta e Franca Lipparoni, con la consulenza di Edmondo Mondi.
Prima puntata: La scienza nelle favole
dei bambini.
4
gennaio 1979 Programma del Dipartimento scolastico-educative: Il sinistrese nel linguaggio giovanile.
Realizzazione di Ennio Gregori nell'ambito della serie Un uomo, un'idea a cura di Gabriele La Porta.
5
gennaio 1979 : Enzo Tortora annuncia di farsi promotore di una legge di
iniziativa popolare contro l'attuazione della Terza Rete Rai e contro gli
introiti pubblicitari, che riducono gli introiti delle TV private.
9
gennaio 1979 - Poco prima dell'inizio della trasmissione RadioDonna dell'emittente
romana Radio Citta Futura, tre giovani armati e mascherati fanno irruzione
nella sede della radio. Gli impianti vengono dati alle fiamme mentre le cinque
donne che stanno iniziando la trasmissione vengono tenute ferme sotto la
minaccia delle pistole. Quando cercano di scappare, gli aggressori esplodono
29 colpi che feriscono gravemente le donne senza però causarne la morte. Gli aggressori
fanno parte dei Nuclei armati rivoluzionari (NAR), organizzazione eversiva di
estrema destra.
21
gennaio 1979 Il passato da salvare
presenta ricerche e proposte sui beni e sulle attrezzature culturali in
Italia. Programma di Augusta Monferini, realizzazione di Priscilla Contardi.
22 gennaio 1979: Il PCI è
favorevole all'approvazione delle legge Gullotti sull'emittenza privata in
tempi brevi
22 gennaio 1979 Esce Prova d’orchestra di Federico Fellini
27
gennaio 1979 E' avviato Palcoscenico in
cantina un programma di Daniela Sbarrini sull’avanguardia teatrale,
coordinate da Dino De Palma. Regia di Claudio Sestrieri. Alla prima
trasmissione prende parte Carmelo Bene.
29
gennaio 1979 Un programma della Sede regionale di Napoli realizzato da Romano
Costamagna: UFO: ipotesi sonore
semiserie di Beppe Palomba e Giorgio Verdelli.
30
gennaio 1979 Silvio Berlusconi costituisce Rete Italia, società per la
compravendita di programmi sui mercati italiani ed esteri. Presidente lo stesso Berlusconi,
amministratore delegato Marcello Di Tondo. Prima operazione rilevante la firma
di un contratto con la Titanus in base al quale la casa cinematografica incassa
due miliardi per un pacchetto di 325 film.
Gennaio 1979 In seguito a un accordo tra la Televisione
della Svizzera italiana (TSI) e la Mondadori, comincia la distribuzione in
Italia di programmi prodotti dalla televisione svizzera. Un contratto salva
comunque l'accordo internazionale che privilegia la prima scelta dei programmi
in distribuzione agli enti televisivi di Stato, in questo caso alla Rai.
31
gennaio 1979 Il IV governo Andreotti si dimette dopo un dibattito parlamentare
che sancisce la fine della solidarietà nazionale
3
febbraio 1979 Il ciclo Dimensione Europa
settimanale di fatti e problemi internazionali a cura di Mario Arosio, in vista
delle elezioni per il Parlamento europeo, presenta una serie di monografie
dedicate ai Paesi comunitari.
10
febbraio 1979 All'informazione sportiva e dedicata la rubrica Mondo-motori a cura di Arnaldo Verri.
20
febbraio 1979 Primissima: rubrica di
attualità culturale in onda alle ore 13.00.
Febbraio
1979 Iniziano le trasmissioni radiofoniche del Tercer Programa poi diventato
Radio 3 un canale culturale e musicale che presenta un'offerta alternativa
rispetto alle programmazioni convenzionali e alle formule radiofoniche musicali
(tradizionali).
1
marzo 1979 Nuove elezioni legislative generali In Spagna. Nella prima
legislatura, pur subendo un aumento dell’astensione e crescendo il cosiddetto desencanto fra i cittadini, l'UCD conserva la maggioranza relativa nel
Congresso (con il 35,08% e 168 seggi) e quella assoluta nel Senato. Il PSOE
raggiunge il 30,54% e 121 seggi (127 seggi se si aggiungono i 5 seggi (pari all’1,82%
ottenuti dai socialisti andalusi), mentre il PCE ottiene il 10,82% e 23 seggi.
Un’altra formazione moderata Coalición Democratica composta in maggioranza da
Allianza Popular (ap) ottiene il 5,97% e 9 seggi. L’estrema destra della Union
Nacional di Blas Piňar rimane ferma al 2, 12% con 1 solo seggio
1°
marzo 1979 In
prima esecuzione mondiale La bottega
dell'orefice, meditazioni sul sacramento del matrimonio sotto forma di
poema drammatico in tre parti di Andrzej Jawien (pseudonimo di Karol Wojtyla).
Adattamento radiofonico di Siro Angeli. Tra gli interpreti Luca Del Fabbro,
Claudia Della Seta, Roul Grassilli, Milena Vukotic. Regia di Aleksandra
Kurczab.
5
marzo 1979 Amnesty International per il
rispetto e la difesa dei diritto dell'uomo, conversazione tra Enzo
Forcella e Marcostefano Vitiello moderata da Niccolò Zapponi.
6
marzo 1979 Inizia Accadde ad Ankara,
originale televisivo in tre puntate di Fabio Pittorru e Mario Landi. Tra gli
interpreti Walter Maestosi, Marianella Laszlo, Stefano Satta Flores.
7
marzo 1979 Prende il via Europa con noi
rivista di Stefano Maggiolini e Franco Poletto interpretata da Isa Di Marzio,
Enzo Guarini, Mariella Montemurri, Silvio Spaccesi. Musiche originali di Franco
Riva, regia di Vittorio Lemmore.
7
marzo 1979 In casa e altrove è un radiodramma di
Fabio Carpi e Luigi Malerba, per la regia di Gilberto Visintin.
13
marzo 1979 Entra in vigore il Sistema Monetario Europeo approvato nel 1978 da
tutti i Paesi Membri all’eccezione del Regno Unito
18
marzo 1979 Storia di un italiano
propone, attraverso spezzoni di film interpretati da Alberto Sordi nel corso
della sua carriera, le vicende dell'Italia dall'inizio del secolo ai nostri
giorni. Questo primo ciclo di 6 puntate sarà seguito, a novembre, da un.
secondo.
20 marzo 1979. Si insedia il quinto Governo
Andreotti che prelude alla fine della stagione di unità nazionale con una
maggioranza tripartita DC PRI PSDI.
31
marzo 1979 Negli Stati Uniti il canale per bambini via cavo Pinwheel cambia
nome diventando Nickelodeon .
1
aprile 1979 Negli Stati uniti il canale per bambini Pinwheel diventa Nickelodeon
2
aprile 1979 Prima puntata di Dentro
l'università come scegliere guardando al dopo. E' un programma di Mariella
Serafini Giannotti con la consulenza di Federica Olivares. Regia di Roberto
Anselmi. Prima trasmissione: Le facoltà
che offrono migliori prospettive di lavoro.
3
aprile 1979 Si insedia il III Governo
costituzionale. Adolfo Suárez González (UCD) rimane Presidente del Governo.
Manuel Francio Clavéro Arevalo diventa Ministro della Cultura, sostituito il 17
gennaio 1980 da Ricardo de la Cerva y Hoces.
3
aprile 1979 Prime elezioni municipali. Grazie ad un’alleanza con i comunisti i
socialisti conquistano i comuni delle grandi aree metropolitane di Madrid,
Barcellona, Valencia, Malaga e Saragozza. Il Partito Nazionalista Basco ottiene
Victoria Bilbao e San Sebastian. I comunisti conquistano Cordova. E’ la prima
sconfitta per l’UCD di Suarez che riesce a conquistare soprattutto i piccoli e
medi centri urbani.
7
aprile 1979 - Radio Sherwood, radio libera nata net 1977 e vicina ad Autonomia
Operaia, viene accusata di insurrezione armata. Nell'inchiesta viene arrestato
anche uno dei fondatori nonché prima direttore della radio Emilio Vesce
8
aprile 1979 Una novità è Panorama europeo:
fatti, personaggi e problemi dei Paesi della Comunità.
12
aprile 1979 Annarita Varischi e Giulio Pirarba presentano Frecce sonore: critica, storia e attualità delle sigle sonore in un
programma di Umberto Santucci e Gianfranca Montedoro, diretto da Claudio Viti.
19
aprile 1979 Attuazione della ristrutturazione aziendale. Viene estesa ai
Supporti, alla Segreteria del Consiglio di Amministrazione, alle strutture di
staff.
24
aprile 1979 Per l'Europa, quotidiano
in Euroradio con i Paesi della Comunità, è curato da Luciano Lombardi (da
Napoli) e da Maurizio Giuffrida (da Milano) .
25
aprile 1979 Ha
inizio una serie dedicate a I grandi
reportages da Luciano Chitarrini con la collaborazione di Carlo Giovetti.
Ripropone eventi storici attingendo alle testimonianze di scrittori e
giornalisti che li hanno vissuti in prima persona. Nelle prime trasmissioni gli
scritti di Alessandro Dumas padre "raccontano" l'impresa dei Mille.
26
aprile 1979 Per la
serie Riprendiamoci la vita va in onda su Rai Due Un processo per stupro, programma
realizzato da sei donne nel corso di un processo svoltosi nel 1978 a Latina. Otterrà il
Premio Italia 1979 per la sezione documentari televisivi.
Primavera
1979 Pochi mesi prima delle elezioni politiche dei giugno 1979 Radio Radicale
inizia la diffusione a livello nazionale
Maggio
1979
Simposio sulla Televisione e l’Autonomia della Catalogna organizzato dalla
Facoltà di Scienze dell’Informazione di Barcellona.
8
maggio 1979 Per Radiodrammi in miniature
va in onda Un contrabbasso in cerca
d'amore di Maria Filippone Colonna, con Gastone Moschin e Lucia Poli. Regia
di Lorenzo Salveti. Il radiodramma riceverà, a Lecce, il riconoscimento
speciale RAI nell'ambito del Premio Italia 1979.
16
maggio 1979 Nuovo programma di musica leggera: Disco contro… di Giuseppe Barbieri e Aldo Tirone.
22
maggio 1979 Controfavole per bambini e
adulti è una serie di brevi radiodrammi. Il primo è La risata del diavolo di Luigi Malerba, per la regia di Piero
Formentini.
26
maggio 1979 Gianni Minà presenta Dal rock
al rock, storia e testimonianze sui protagonisti della musica giovanile
negli ultimi venticinque anni.
29
maggio 1979 Pupi Avati e conduttore e regista di un concerto dall'Auditorium
del Foro Italico, a Roma, alla presenza del Capo dello Stato, Sandro Pertini.
La radio trasmette in diretta questo concerto the intende evidenziare le
diverse realtà musicali delle nuove nazioni europee che il 10 giugno, per la
prima volta nella storia, eleggeranno un Parlamento europeo a suffragio
diretto.
30
maggio 1979 E’ deliberato l'aumento del capitale sociale della RAI da 10 a 40 miliardi.
3
giugno 1979 Elezioni per l’ottava legislatura. Segnano la fine dei governi di
unità nazionale La DC rimane il partito di maggioranza relativa con il 38,3%
dei voti. I comunisti, di nuovo
all’opposizione per la prima volta arretrano di 4 punti attestandosi al 30,4,
mentre i socialisti del PSI rimangono stazionari al 9,8%. Il MSI si conferma quarta forza politica
nazionale, ma scende al 6,1% Seguono in lieve crescita i socialdemocratici al
3,8% seguiti dai radicali che ottengono il loro massimo storico con il 3,4%, i repubblicani
stazionari al 3,1%, e i liberali che risalgono sfiorando il 2%,
superandoli Partito democratico di Unità
Proletaria che conquista il 1,4% mentre agli estremi rimangono esclusi dal
Parlamento Nuova Sinistra Unita e Democrazia Nazionale. Si afferma la prima
lista civica autonomista del Melone La lista per Trieste che conquista un
seggio.
8
giugno 1979 Un Decreto Regio approva il Plan Técnico Transitorio de
Radiodifusión Sonora en Ondas Métricas
7 10
giugno 1979 A
una settimana dalle politiche si svolgono le prime elezioni a suffragio
universale diretto del Parlamento europeo Tramite notiziari, fili diretti e
commenti, la radio assicura una copertura completa delle elezioni per il
Parlamento europeo. La DC rimane il primo partito con il 36,45% seguito dal PCI
in calo con il 29,57%, dai socialisti in crescita con l’11,03%, il MSI-DN con
il 5,45%, il PSDI con il 4,32%, i radicali con il 3,67%, i liberali con il
3,63% e i repubblicani con il 2,56%. Entrano anche con un seggio PDUP,
Democrazia Proletaria e SVP.
giugno
1979 I socialisti promuovono a Roma un convegno intitolato Quella parte di cinema chiamata TV. Verso l’integrazione del sistema
audiovisivo Il convegno partendo da due presupposti: a) cinema e
televisione sono parte di un unico sistema espressivo; b) fra cinema e
televisione è già in atto un ampio processo di integrazione produttiva,
proponeva: una razionalizzazione dell’intervento pubblico nella politica
cinematografica e televisiva attraverso il superamento delle sovvenzioni
assistenziali e la formulazione di piani di investimento e di intervento intesi
come stimolo all’imprenditorialità pubblica e riferimento all’imprenditorialità
privata, la costituzione di una società con capitale misto RAI-gruppo
cinematografico pubblico per la realizzazione, attraverso strutture pubbliche e
private, di telefilm, la promozione di
un progetto europeo per un intesa fra catene televisive nazionali e produttori
pubblici e privati, l’istituzione di un servizio pubblico per la distribuzione
del prodotto cinematografico, la trasformazione delle strutture
cinematografiche pubbliche in un istituto nazionale degli audiovisivi con
compiti di finanziamento alla produzione, alla distribuzione, ecc.,
l’abolizione della censura, la liberalizzazione delle licenze, l’introduzione
di incentivi fiscali (tax-shelter), il sostegno alle strutture cooperative, e infine, la
regolamentazione della programmazione televisiva sotto il profilo della
remunerazione economica e della tutela del diritto d’autore
giugno
1979 Rete Italia compra 300 film dalla Titanus e 200 dalla Fida
1
luglio 1979 Radio Nacional de Espana dà vita a Radio 3 come sezione
notturna de El Tercer Programa. a
partire dalle 22.00.
4
luglio 1979 Con Adulterio scientifico
di Enzo Mancini, regia di Francesco Dama, ha inizio il ciclo Audiodrammi d'amore.
12 luglio 1979 Si costituisce la Compagnia
Televisioni Associate
(cta). Racchiude una ventina di emittenti di ambito regionale, collegate
quasi tutte a un quotidiano locale: Tele Torino, collegato a La Stampa; tvs – II secolo XIX; Telealtomilanese – Corriere
di informazione; rtr Veneto – II
Gazzettino; Tele Piccolo – II Piccolo; tva delle Alpi – Alto Adige; Video Bologna e Tv
Centro Marche – II Resto del Carlino; Rete A e Teleaia – La Nazione;
Video Uno – Paese Sera; Tele Roma Europa – Corriere della Sera, II
Tempo, II Messaggero; Telestudio 50 – II Mattino; AntennaSud
– La Gazzetta del Mezzogiorno; Antenna Sicilia – Gazzetta del Sud,
La Sicilia; Telegiornale di Sicilia – Giornale di Sicilia;
Videolina – L'Unione Sarda. La CTA fornisce pubblicità, alcune ore
giornaliere di programmazione comune e strutture tecniche come i collegamenti
via satellite.
Luglio 1979
Inizia le trasmissioni a Roma Rete Televisiva Italiana RTI nata per iniziativa
di Carlo Perone (figlio di Alessandro ex direttore e comproprietario de Il Messaggero), unitamente a Mondadori e
a Caracciolo. E’ la prima a darsi un palinsesto e una fisionomia nazionale. E’
capofila di Progetto 1 messo a punto da RTI distribuzione e la concessionaria
di pubblicità GPE: 23 emittenti mandano in onda programmi comuni. Riscuote un
notevole successo diventando Rete Quattro. Verrà acquistata da Berlusconi nel
1984
Agosto 1979
Le emittenti del circuito Elefante (sit-Marcucci),
attraverso la catena di ripetitori sit,
cominciano a trasmettere in interconnessione. I programmi sono realizzati
dall’emittente toscana Teleciocco
Agosto
1979 In
una sua risoluzione la Dirección General de
Radiodifusión richiede che tutte le emittenti dipendenti dalla Comisión
Episcopal si riuniscano nell’ambitro di una società anonima titolare unica elle
concessioni. La COPE si integra nella Radio Popular SA.
4 agosto 1979 In base al risultato delle elezioni che segna
un arretramento del PCI, Francesco Cossiga è Presidente del Consiglio dei
Ministri, a capo di una maggioranza tripartita DC-PSDI-PLI.
8
agosto 1979 In
Spagna sulla Gazzetta Ufficial viene pubblicato il primo accordo di collaborazione
fra l’industria cinematografica e TVE. Complessivamente gli investimenti dello
Stato e della TVE nella produzione cinematografica ammontano a 1300 milioni di
pesetas.
Estate-autunno
1979 Nasce l'emittente televisiva TV Parma emanazione dell'esperienza radiofonica
di Radio Parma. Pochi anni dopo le due esperienze saranno unificate sotto il
nome di Radio TV Parma.
Settembre 1979 La società calcistica Roma vende per
90 milioni i diritti televisivi sulle partite che giocherà all'Olimpico, a un pool
di emittenti romane (Tele Regione, tvr
Voxson e Teleroma 56). Queste si assicurano cosi il diritto in esclusiva di
trasmettere le partite il lunedì sera. Fino all'anno precedente la Rai aveva
l'esclusiva su tutta la serie
A sino al martedì incluso.
7 settembre 1979 Nasce
The Entertainment and Sports Programming Network, ESPN.
13 settembre 1979 Silvio Berlusconi crea due nuove
società: Videotecnica e Publitalia, che insieme alle altre componenti del
settore televisivo, Rete Italia e Videoprogram, sottopone al controllo di
un'unica finanziaria la Compagnia
Finanziaria Televisiva (cofint).. Apre alle medie
imprese sino a questo momento ignorate dalla televisione nazionale
17
settembre 1979 Nuovo settimanale di divulgazione del GR3 dal titolo I fatti della scienza
25
settembre 1979 Inizia Il processo di
Catanzaro collocato, per la rilevanza del tema, in prima serata. E' un film
dal vero di Wanda Amodei e Maria Bosio, commentato in studio da Angelo
Campanella e Piero Ottone. Per la prima volta le telecamere entrano in un'aula
di giustizia per riprendere interamente un processo.
Ottobre
1979. In
Spagna il numero dei ricevitori televisivi funzionanti è stimato in 10 milioni
di cui circa 2 milioni a colori.
Ottobre 1979 I socialisti reduci dal congresso
in cui rinunciano esplicitamente al marxismo, propongono che la RTVE affidi
alle Comunità Autonome la gestione, la produzione e la programmazione del
secondo canale uhf e di una parte della radio statale (Radio Cadena Española).
6
ottobre 1979 La trasmissione televisiva abbinata alla Lotteria Italia torna netla
tradizionale collocazione del sabato sera. Fantastico,
in dodici puntate,e condotto da Beppe Grillo 4 Loretta Goggi, con la partecipazione
di Heather Parisi. Coreografie di Gisa Geert e Franco Miseria, regia di Enzo
Trapani.
6
ottobre 1979 "Prego, gradisce un po'
di riflusso? propone divagazioni di Silvano Ambrogi su certi
"incorreggibili ritorni". Regia di Nella Cirinnà
8 ottobre 1979 Ventitre emittenti mandano in onda i
programmi di Progetto 1.realizzzato in collaborazione tra la concessionaria di
pubblicità GPE e la RTI distribuzione di Perrone.
15 ottobre 1979 La Sede regionale RAI per l'Abruzzo
presenta: Col sudore della fronte: per
una storia del lavoro umano programma di Angelo Trento in collaborazione
con Rita Burdin
25
ottobre 1979 Egidio Luna e Maria Grazia Rinaldi conducono la nuova trasmissione
del Dipartimento scolastico-educativo Pianeta
scuola, un programma di Egidio Luna con la collaborazione di Guerrino
Gentilini e Antonella Proietti Venturini. Prima trasmissione: I nuovi programmi della scuola media: la
didattica dell’italiano.
25
ottobre 1979 Due referendum popolari approvano gli statuti dell’autonomia della
Catalogna e dei Paesi Baschi. Dal referendum promosso dal governo spagnolo per
lo Statuto dell’Autonomia dei Paesi Baschi sono esclusi la Navarra e
(ovviamente) i Paesi Baschi francesi. Il "sì" prevale di stretta
misura. “La
Generalitat potrà istituire, gestire e regolamentare una propria televisione,
radio o giornale, e in generale qualsiasi mezzo di comunicazione sociale”
(articolo 16.3).
29
ottobre 1979 Nasce Radiodue 3131. In onda tutti i giorni tranne sabato e domenica (dal
9.32 alle 11.30 e dalle 15.00 alle 16.30), costituisce un lungo dialogo con
pubblico che può telefonare (al famoso 3131) e parlare dei propri problemi.
Conducono in studio Maria Luisa Algini, Angiolino Lonardi, Flaminia Morandi,
Fabrizio Ravaglioli. Regia di Maddalena Kemeny.
29
ottobre 1979 Tutte le mattine Nantas Salvalaggio intrattiene il pubblico nella
rubrica I giorni, in diretta da Via
Asiago in Roma dalle 6.00 alle 9.00.
29 ottobre 1979 Il Ministero delle
Poste istituisce una Commissione per l’assegnazione delle frequenze.
30
ottobre 1979 Dalle 22.00 fino alla chiusura delle trasmissioni, Nottetempo un programma della Sede
regionale Lombardia per la regia di Fabrizio Caleffi. In onda tutti i giorni
dal martedì al venerdì.
Novembre 1979 L 'editore Mondadori costituisce la
Telemond spa, una società prevalentemente a carattere commerciale per
distribuire programmi acquistati all’estero. Essa, infatti, cura l'acquisto di
programmi all'estero e la loro commercializzazione in Italia. Tra il 1979 e il
1980, con una serie di operazioni finanziarie, la Telemond controlla o
acquisisce partecipazioni in una dozzina di emittenti rilevando al 100 per
cento Televerona e Video Delta (Bergamo), mentre acquista quote minoritarie di
Telecolor tvp (San Benedetto del
Trento), di tca (Pescara) e di
Tele Europa (Napoli).
3
novembre 1979 Prende il via Sabato e
domenica ", ipotesi per un viaggio inconsueto di due giorni attraverso
l'Italia, presentato da Massimo Oldoni per la regia di Paolo Leone.
5
novembre 1979 Nasce una fascia pomeridiana esclusiva per i giovani. E' Patchwork insieme di "toppe"
musicali e non, che si snoda nell'arco dell'intera settimana. Il martedì e il
giovedì, lo spazio è raccolto in un programma unico gestito dalla Sede di
Napoli: Al rogo ... al rogo,
collegamenti con concerti di musica pop e rock, con radio private e con le Sedi
di Pescara e Milano. Il lunedì, tre argomenti diversi legati fra loro: La carrozza di Hans (musica e
psicanalisi), Combinazione suono e Bi come Babele (discorso sulla lingua).
Mercoledì e venerdì, uno spazio per le donne, un racconto privato quasi vero e
musica folk.
5
novembre 1979 TVE 2 inizia a trasmettere Dallas
9
novembre 1979 Giovanni Gigliozzi presenta In
diretta dal Caffè Greco, incontri e scontri con personalità del mondo
artistico e culturale.
23
novembre 1979 Sandro Bolchi ha sceneggiato in quattro puntate per la RAI il romanzo di Guy De
Maupassant Bel Ami. Corrado Pani,
Raoul Grassilli e Rada Rassimov i principali protagonisti:
1
dicembre 1979 Per iniziativa di Warner nasce The Movie Channel destinato a
fondersi con il canale di Viacom Showtime
Dicembre 1979 Venti
ripetitori diffondono in ambito regionale i programmi delle emittenti
consorziate con Tele Milano 58. La
Videotecnica, in seguito ad accordi con l'Elettronica industriale di Lissone
(al cui capitale sociale parteciperà Silvio Berlusconi) e con la Società Elettronica
Romana (sero),
installa e mette in funzione venti trasmettitori che ripeteranno in ambito
regionale i programmi delle emittenti consorziate a Canale 5
Dicembre 1979
Rusconi dà vita ad Antenna Nord Emilia Romagna. Ripete quasi tutti i programmi
di Antenna Nord
6 dicembre 1979 Ventidue emittenti, tra cui le
emittenti in gestione pubblicitaria gpe
(Gestione Pubblicità Editoriale) costituiscono le Televisioni Indipendenti
Consorziate (tic). L'intento è
quello di unificare l'acquisto di impianti a bassa e alta frequenza al fine di
ottenere condizioni di acquisto più vantaggiose e, inoltre, di gestire la
manutenzione degli impianti attraverso una struttura comune.
15
dicembre 1979 Arriva la Terza Rete TV
Un punto di riferimento. In questa data sono avviate le trasmissioni della Terza
rete televisiva che raggiungono, inizialmente, tutti i capoluoghi di regione e
il 45% della popolazione italiana. 15 dicembre 1979 Nelle 21 sedi regionali di Rai Regione- TG3
quasi 350 giornalisti sono già pronti al via. Per sabato 15 dicembre, alle ore
19, assicurano, saranno tutti in ottima forma per far partire il primo
telegiornale a struttura regionale. La sigla è stata realizzata dal pittore
tedesco, naturalizzato romano, Alfred Hohenegger. Musica dl Piero Piccioni.
15
dicembre 1979 Il TG3 Rai Regione va in onda alle 19.00 con un’edizione di 10
minuti realizzata dalla redazione nazionale del TG3 di Roma (di cui tre minuti
per notizie flash di carattere nazionale e internazionale, sette per quelle
interregionali) e diffusa a livello nazionale. Segue Rai Regione ovvero 20-25
minuti realizzati dalle 21 redazioni regionali (Trento e Bolzano, però, faranno
il TG bilingue insieme) e diffusi a livello regionale. In chiusura dei
programmi va in onda una replica del TG 3 alle 22.00. La domenica la replica
del TG 3 è preceduta dalle 20,30 alle 21,30, da un’ora dedicata alle notizie
sportive. Direttore della nuova Testata è il democristiano di sinistra Biagio
Agnes, con-direttore il comunista Sandro Curzi. A partire dal 1982 il TG3
nazionale viene ridotto e proposto in diretta alle 21.30 seguito dal Rai
Regione.
18
dicembre 1979 Una legge organica approva
l’Estatuto de Autonomía de Cataluña.
24
dicembre 1979 Dopo la Palma
d'oro ottenuta al Festival di Cannes l'anno precedente, L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi arriva sui teleschermi. Il film,
prodotto dalla RAI, ha avuto un rapporto tra costi e incassi da vendite
altamente favorevole.
26
dicembre 1979 Va in onda "Prova d'orchestra",film realizzato da
Federico Fellini per la
RAI. Musiche di Nino Rota.
26
dicembre 1979 Va in onda Vi piace
Toscanini?, profilo del musicista a cura di Luciana Corda. Il programma ha
vinto il 1 ° Premio al Concorso internazionale Pro-musica 1979 indetto dalla Radio ungherese.
31
dicembre 1979 L 'anno
della Terza rete si conclude con queste posizioni acquisite dalla RAI in campo
televisivo: Ore di programmazione: 7.854 (di cui 6.860 sulle reti nazionali e
994 di trasmissioni regionali e locali) Impianti: 1.636 (127 trasmettitori e
1.509 ripetitori nel complesso, 26 e 20 per la Rete 3) Abbonamenti: 13.170.117 (di cui
11.128.447 per la TV
bianconero e 2.041.670 per quella a colori) Personale RAI: 13.211.
31
dicembre 1979 A
tre anni dalla sentenza delta Corte Costituzionale, secondo la rivista specializzata
Altrimedia, le radio private in
Italia sono arrivate a quota 1800.
1979
Il contenitore Domenica in… giunto in autunno alla sua quarta edizione con la
conduzione di Pippo Baudo è secondo Aldo Grasso il programma dell’anno. Baudo
rappresenta in qualche modo la consacrazione di quel modello dominante di
espressione del mezzo che è stato definito come
tv nazional-popolare.